FORUM Club Italiano del Colombaccio

Picchi52

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Risposta #2 il: 11/09/2014 - 01:14
Ottima iniziativa del capogruppo della Lega Nord, Paolo Guerra, per aver organizzato un dibattito pubblico di rilevante interesse per i titolari di appostamenti fissi finalizzato a trovare un equilibrio fra la tutela del paesaggio e il rispetto delle tradizioni romagnole. La partecipazione al dibattito di esponenti locali del Club Italiano del Colombaccio sarebbe quantomai opportuna per conoscere più da vicino le problematiche inerenti il tema del dibattito. Dobbiamo fare in modo, a mio avviso, che il Club Italiano del Colombaccio, ove sia presente, sia esso per primo a promuovere e stimolare iniziative di questo genere, Firenze lo ha già fatto con una buona dose di coraggio, coinvolgendo persone qualificate e gli Enti interessati. Se vogliamo davvero ambire ad un ruolo importante nel panorama delle associazioni venatorie che hanno una loro identità, un loro peso, non possiamo fare altro che intraprendere questa direttrice per tentare di difendere veramente le nostre tradizioni, la nostra passione. Un saluto a tutti.

Vasco

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Risposta #1 il: 10/09/2014 - 22:14
Caccia: Ravenna, dibattito sul tema “Capanni, regolamento e concessioni” organizzato da Paolo Guerra, capogruppo della Lega Nord in consiglio comunale il 12 settembre 2014.

Paolo Guerra, capogruppo della Lega Nord in consiglio comunale, ha organizzato per venerdì 12 settembre alle ore 20.30 presso la Sala Buzzi in Via Berlinguer, un dibattito pubblico sui principali adempimenti a seguito della recente approvazione del Regolamento sui Capanni e sugli scenari che si aprono per prossimo Regolamento sulle concessioni.

Al dibattito è invitata tutta la cittadinanza e hanno dato la loro adesione: l'Assessore all'Ambiente Guido Guerrieri e l'Assessore all'Assetto del Territorio Libero Asioli nonchè i rappresentanti delle Cooperativa Fruitori degli Ambiti naturali ravennati. Guerra motiva così la necessità di tale incontro: "Fra le tradizioni romagnole a dir poco rilevanti, trovano ampio spazio l'attività della pesca, della caccia e la frequentazione delle pinete e delle zone umide vallive, compresi i tratti terminali dei fiumi prima che sfocino a mare. Dopo 40 anni, ad agosto del 2014 è stata approvata la nuova regolamentazione edilizia sui capanni che, pur oggetto di forti discussioni, ha tentato di trovare un equilibrio fra la tutela dell'ambiente e il rispetto delle tradizioni e dei fruitori.

Dopo anni di colpevole silenzio, in assenza di controlli adeguati, nelle valli ravennati sono emerse le situazioni più disparate e controverse. Ma non solo quelle relative ai capanni privi di un titolo per il loro insediamento, come alcuni in modo superficiale hanno evidenziato. Il nuovo regolamento coinvolge difatti anche tutti gli insediamenti autorizzati ovvero in possesso di titoli (edilizi o concessori) definendo le nuove dimensioni, i materiali impiegabili e le pertinenze ammissibili ai quali dovranno adeguarsi. Superato però lo scoglio edilizio resta ora il passaggio sulle concessioni.

Ritengo di essere stato il primo, con un Odg del 2012 e, successivamente, con un secondo Odg del 2013 entrambi approvati all'unanimità dal Consiglio Comunale, a far notare che qualsiasi intervento di riqualificazione sui capanni potrà essere intrapreso solo quando sarà chiaro lo scenario sulle concessioni. Effettuare interventi di riqualificazione ed affrontarne i relativi costi richiede che il conduttore disponga di un tempo congruo di fruizione dell'insediamento. E mentre il Regolamento edilizio dei capanni è già in vigore dai primi di settembre, sulle concessioni non si è ancora affrontata alcuna discussione nelle Commissioni competenti".

( 10 settembre 2014 )

 Fonte: RavennaNotizie