FORUM Club Italiano del Colombaccio

koala

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Risposta #2 il: 03/08/2014 - 12:27
dottor cavina siamo da nobel sulla ricerca ornitologica mi sembra un discorso molto interessante e come sempre professionale al midollo, la leggo sempre con attenzione ed eventuialmnete potrei farle alcune domande sulla migrazione post-nuziale del 2013 al quale ancora in parte da Lei ho avuto risposte. la ringrazio nelo mio piccolo per l'attenzione  che questo forum composto anche da professionisti che vogliono consocere come me e la saluto

Enrico Cavina

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Risposta #1 il: 03/08/2014 - 09:26
MIGRAZIONE e PRESSIONE ATMOSFERICA : nota preliminare

NB: premessa a Lavoro Scientifico per Letteratura Internazionale  dopo allargamento della Ricerca retroattiva ( la collaborazione di tutti è auspicabile per la raccolta di dati statistici Regionali e Nazionali ) ecavinaster@gmail.com & rinaldo.bucchi@hotmail.it


Il rapporto tra Pressione Atmosferica e Migrazioni non risulta ancora esaurientemente studiato nella Letteratura Ornitologica  ( vedi Bibliografia – Aggiornamento 1 Agosto 2014 –www.labeccacciascientifica.it ) .
Al di là del luogo comune che i Migratori prevedono ed anticipano l’arrivo del brutto tempo ( basse pressioni ) non si rilevano nella Letteratura corrente Lavori di vera Ricerca che abbiano studiato come i fattori “abiotici” (vedi http://it.wikipedia.org/wiki/Fattori_ambientali ) del “cattivo tempo” agiscono nel determinismo del volo migratorio vero , sia –all’inizio- dalle aree di nidificazione , sia – durante il viaggio migratorio- dalle aree di soste ( stopover) più o meno prolungate.

Già in precedenza ( Forum Club Colombaccio “Colombaccio Scientifico” 14/12/2013 e www.labeccacciascientifica.it. Aggiornamento 11/11/2013 ) erano state introdotte e discusse le evidenti relazioni che esistono tra “innalzamento della Pressione Atmosferica (PA) “ e “ Picco Migratorio “ ( Colombaccio e Beccaccia ) traendo spunto da un preliminare approccio di analisi su dati –numerosi- di censimento (“census”) dei transiti migratori dei Colombacci quali consultabili liberamente sul WEB in archivi di registrazione in Svezia ed in Francia .

Più recentemente abbiamo approfondito questa consultazione e vera Ricerca retroattiva  ( Svezia,Pirenei) realizzando un Lavoro di Ricerca tuttora non pubblicato del quale comunque riportiamo qui di seguito l’Abstract (criptato) . N.B  I dettagli della Ricerca e del Lavoro non possono essere al momento pubblicati – per prudenza- avendo richiesto Autorizzazione ai Websites di nostra consultazione , coperti da “proprietà intellettuale e/o copyright “ .

Il “momento decisionale” per l’involo migratorio autunnale nel Colombaccio ( Columba palumbus ) in Europa : analisi dei fattori abiotici  e “focus” sulle variazioni della Pressione Atmosferica. ABSTRACT 
<. In questo lavoro di approfondimento abbiamo cercato di rilevare tutti i dati abiotici possibili su due aree di transito dei Colombacci ( Columba palumbus) in migrazione autunnale  (SVEZIA - Pirenei FRANCIA ) , elaborando e relazionando tra loro i dati..
Il "focus" principale è stato quello di identificare il fattore abiotico meteorologico  che possa essere definito come “il dito che preme il bottone “ per il take-off  al volo di migrazione autunnale sia da aree di nidificazione sia da aree di transito ( stop-over )  . L’analisi è stata condotta sui dati di censimento in transito , negli Archivi disponibili sul WEB .La base di quantità globale di Colombacci censiti nelle migrazioni di 40 anni ( 1973-2014 ) è di 38.105.479 Colombacci ( Columba palumbus) e più specificatamente in oggetto di studio negli ultimi 15 anni ( 1999-2013 ) 32.468.985 Colombacci: sono stati identificati 47 picchi (1-5 gg) migratori in Svezia e 42 picchi sui Pirenei . E’ stato possibile comparare questi picchi con le condizioni meteo tratte giorno per giorno ed ora per ora dagli Archivi METEO  dettagliati. L’analisi svolta prevalentemente con i dati percentuali d’incidenza dei fattori abiotici  ha permesso di rilevare che il verosimile “dito che preme il pulsante” può essere identificato nell’innalzamento della Pressione Atmosferica  : questo innalzamento è una costante ( 92,62 % Svezia – 92,85 % sui Pirenei ) e più in particolare è stato con variazioni  superiori  a 10 hPa nel 75,80% dei picchi per il settore “36/24 h” e 76,19% per il settore “18 h “ precedente il take-off.
L’analisi globale di tutti i fattori abiotici permette di costruire alcune ipotesi d’interpretazione del “perché” questo avvenga . Viene anche sottolineato che il sensore terminale delle variazioni della Pressione Atmosferica è ben individuabile nell’Organo Para-Timpanico ( PTO ) di Vitali.>

Detto questo ci è sembrato utile e stimolante coinvolgere i Responsabili del Club Italiano del Colombaccio per cercare di trasferire la metodologia di Ricerca ( Svezia,Pirenei) retroattiva “census dei transiti / dati meteo “ sui Picchi Migratori rilevati in Italia .
Quello che qui segue è quindi a nome di AUTORI  come qui in Titolazione


“ Il “momento decisionale” per l’involo migratorio autunnale nel Colombaccio ( Columba palumbus ) in ITALIA : analisi dei fattori abiotici  e “focus” sulle variazioni della Pressione Atmosferica. “

NOTA PRELIMINARE di :

- Enrico Cavina – www.labeccacciascientifica.it
- Rinaldo Bucchi – Responsabile Progetto Colombaccio ( Club Italiano  del Colombaccio) 1998-2007

Nel periodo 1998-2007 ( dieci anni ) con la collaborazione di 115 Rilevatori (media annuale) del Club del Colombaccio , sono stati censiti in transito 4.831.380 Colombacci ( media annuale 483.831)  e sono stati individuati 10 PICCHI migratori ( min.1g.-max.6gg) in Ottobre e 10 Picchi in Novembre ( qui utilizzati  due ) .
Gli orari di Passo  sono stati : alba-ore 9 ( 52 %) ,h 9-14 (25%), h 14-sera ( 23 % )
Consistenza dei Voli osservati : da 1 a 50 ( 82%) , da 51 a oltre 300 ( 18%)
Numero medio annuale per punto di osservazione : 3.963 Colombacci
Età ( solo da carniere ) : giovanissimi 20 % , giovani 28 %, adulti 52 %
Le “onde di passo” (furia) rappresentano il 15-20% di tutta la migrazione  ( dato discutibile ed approssimativo) .
Il valore massimo (annuale) di avvistamenti è stato in Veneto-Friuli ( porta d’ingresso delle migrazioni Centro-Orientali) nel 2002 : 18.683 Colombacci ;  ed il valore minimo in Basilicata  nel 2003 : 416 Colombacci
Tutti i dettagli del censimento sono verificabili sulle due Pubblicazioni del Progetto Colombaccio ( 2005-2007) vedi Bibliografia ( Aggiornamento 01/08/20014 www.labeccacciascientifica.it).

L’analisi qui svolta è consistita nel mettere in relazione tra loro la cronologia dei Picchi  ( date specifiche del primo giorno di Picco ) e l’analisi dettagliata delle condizioni meteo corrispondenti alle aree di provenienza dei flussi migratori  ( Europa Centro-orientale da “Porta Morava” in Latitudine 50° 15’ , Balcani sino a Latitudine 43°50’ ) tenendo anche in conto le aree costiere o interne significative per gli involi di massa ( Ungheria.Slovenia,Istria,Costa Croata ) .
Tutti i dati disponibili sono stati raccolti in oltre 500 schede in cartaceo , confrontabili tra loro e con i dati ornitologici .,analogamente alla metodologia svolta per “Svezia,Pirenei” ( dati non pubblicati ).
L’analisi è stata condotta per diversi fattori abiotici quali  condizioni Meteo generali ( nuvoloso,sereno,pioggia,nebbia ecc.) ,Temperatura ( Media,Min.Max.) ,Visibilità,Venti ( forza,direzione) ,lunghezza della luce diurna,Umidità,fasi lunari e “ % “ illuminata della Luna .
Di questi dati è in corso approfondita stesura ed analisi ( work in progress)

In questa  NOTA PRELIMINARE  riportiamo i dati essenziali relativi a :

-   VARIAZIONI della Pressione Atmosferica (PA) a 48/36/24 h prima dell’involo nelle aree di provenienza
-   VALORI assoluti  di base della PA nelle 12 h prima dell’involo nelle aree medesime

RISULTATI

- VARIAZIONI : nelle aree più lontane ed interne continentali la PA nelle 48/36/24 h prima dell’involo e del giorno di rilevamento del Picco ( in ITALIA) s’innalza di oltre 10 hPa nel 91,66 % dei Picchi
- idem : nelle aree intermedie e più vicine costiere , più significative dell’”involo di giornata”  ( alle latitudini 47°30’,46°03’,45°20’,41°53’) l’innalzamento è al 100 %

-VALORI assoluti : nelle aree più lontane ed interne i valori di base  della PA – 12h prima – risultano superiori a 1010 hPa  nel 75-100 %
- idem : nelle aree intermedie i valori di base superiori a 1010 hPa risultano nel 50%-66 %  e nelle aree più vicine costiere 83,33 %

- nell’area di arrivo ( ITALIA ) i valori assoluti di base nel primo giorno del Picco risultano superiori a 1010 hPa nel 100 %

La lettura dei dati appena esposti deve tener conto dei percorsi di crociera dall’area d’involo all’Italia ed in particolare della velocità di crociera che per il Colombaccio è definibile per 50-80 Km orari sec.le condizioni dei venti all’inizio e durante il percorso .

Tutti questi elementi statistici  - rilevati ,come già detto,con precisione di dettagli ( giorno per giorno,ora per ora) tratti dai siti Meteo ( archivi storici) di libera consultazione su Internet , e trasferiti in schede cartacee utili all’esame comparato – ci sembra che indichino con attendibile chiarezza che il fattore abiotico più determinante all’involo migratorio di massa ( furor) è ben identificabile nello “sbalzo” – più o meno progressivo o repentino , ma sempre tale – superiore a 10 hPa  48-12h prima dell’involo .

Ai Colombacci piace volare sicuri in condizioni di Pressione Atmosferica alta .

E’ significativo che questi dati “ITALIA” ( census 4.831.380 colombacci  - 1998-2007 – 12 Picchi ) – in particolare per l’inizio dell’innalzamento 48-36 h prima – si allineano con analogo riscontro sui Pirenei ( census 27.354.388 Colombacci 1999-2013 – 42 Picchi ) essendo le aree d’involo del primo giorno di Picco , tutte aree di prevalente stopover più o meno prolungato .

Nell’area nordica più propriamente di nidificazione ( Svezia ) ( census 10.760.141 Colombacci -1999-2013 – 47 Picchi ) lo “sbalzo”  di PA è più repentino e più vicino al momento del primo involo migratorio di massa ( 12-24 h prima ) .

Va sottolineato che tutti i dati rilevati sono tratti da una base globale ( Svezia-Pirenei-Italia) di 42.945.909 Colombacci effettivamente censiti in volo di transito in 10-15 anni  e caratterizzati da 101 occasioni d’involo di Picco migratorio ( 1-6 gg ) .

Ovviamente rimane tutto da analizzare e discutere  “il perché” questo sbalzo della PA rappresenti verosimilmente “il dito che preme il pulsante”  , ciò anche in rapporto a tutti gli altri fattori abiotici ( inclusi temperatura e venti ) che dall’analisi statistica ( Svezia-Pirenei-Italia) non si offrono mai come fattori così esclusivi nel determinismo della decisione d’involo , così come invece appare statisticamente quasi esclusiva la variazione “in su” della PA  ( “lo sbalzo”) .
Questo affascinante argomento del “perché” sarà oggetto di ulteriore aggiornamento anche se si possono già ora anticipare alcuni elementi :
-   il bersaglio della variazione di PA è ben identificabile nella base anatomica e cioè l’Organo Paratimpanico (PTO) di Vitali *
-   la condizione di PA che va innalzandosi offre condizioni di volo quasi sicuramente con assenza di turbolenze
-   il gioco di PA alta sopra e sotto le ali , crea condizioni ideali all’aerodinamica propria del volo migratorio prolungato **

FIGURE

* Organo Para-Timpanico (PTO) di Vitali nel Colombaccio ( figure)
https://plus.google.com/photos/103942035281038458760/albums/5952413426147196337

PTO nella Beccaccia  (figure)
https://plus.google.com/photos/103942035281038458760/albums/5819115742956206561?authkey=CPvroqCRw9XBWw


Anatomia del Colombaccio (figure)
https://plus.google.com/photos/103942035281038458760/albums/5802439903337176049

** Ala del Colombaccio : misurazione  ( inerente aerodinamica e territorio di origine : Long-Medium-Short Migration )

https://plus.google.com/photos/103942035281038458760/albums/5951675145634750097


Questa “Nota di Ricerca” retroattiva è qui presentata come Nota Preliminare è dovuta nel rispetto dell’informazione e del lavoro svolto in oltre 10 anni dai Rilevatori del Club Italiano del Colombaccio e dei Responsabili del Progetto Colombaccio .
Le risultanze ottenute su base d’iniziale documentazione statistica , si offrono all’allargamento dettagliato della Ricerca stessa , per cercare di arrivare alla compilazione di un Lavoro Scientifico da presentare per la pubblicazione su Rivista Scientifica Internazionale , a testimonianza che il contributo culturale e di “lavoro sul campo “ dei Cacciatori ( nello specifico il Club del  Colombaccio ) può anche essere determinante nello sviluppo degli studi sulle Migrazioni .


BIBLIOGRAFIA ( molto vasta e documentativa )  su Aggiornamento 1 Agosto 2014 www.labeccacciascientifica.it


FIGURE

Organo Para-Timpanico (PTO) di Vitali nel Colombaccio ( figure)
https://plus.google.com/photos/103942035281038458760/albums/5952413426147196337

PTO nella Beccaccia  (figure)
https://plus.google.com/photos/103942035281038458760/albums/5819115742956206561?authkey=CPvroqCRw9XBWw


Anatomia del Colombaccio (figure)
https://plus.google.com/photos/103942035281038458760/albums/5802439903337176049

Ala del Colombaccio : misurazione  ( inerente aerodinamica e territorio di origine : Long-Medium-Short Migration )

https://plus.google.com/photos/103942035281038458760/albums/5951675145634750097
Enrico Cavina
ecavinaster@gmail.com