Da qualche anno il nostro parlamento è chiamato a dover intervenire con una legge Europea per adeguarsi alle direttive comunitarie e dare le risposte necessarie al superamento della messa in mora per le infrazioni di ogni genere fatte dall'Italia. Dopo l’approvazione della legge Europea 2013, anche nel 2014, a seguito di nuove procedure comunitarie,il parlamento Italiano è dovuto intervenire con un nuovo DDL (il N°1864 )enunciato come Legge Europea 2013 Bis.
In questo DDL, l’Art. 13, riguarda la questione per la gestione della cattura dei richiami vivi. Dopo la messa in mora da parte della UE per infrazione sul metodo di applicazione delle deroghe per la cattura dei richiami e per mezzi vietati, il governo dovrà prendere provvedimenti atti a dare una risposta esaustiva al fine di evitare la procedura sanzionatoria.
Nel suddetto articolo si sono apportate modifiche alla legge 157/92 nella parte relativa l’Art.5,dove viene tolta la gestione dell’impianti di cattura alle provincie e viene data alle regioni. Quest’ultime si dovranno attenere alla stretta osservazione dell’Art.19 Bis della stessa legge (deroghe direttiva uccelli 2009) ed al parere vincolante dell’ISPRA.
Purtroppo i nostri amici animalisti hanno subito preso la palla al balzo per fare un colpo di mano ed apportare un emendamento ( il N° 13.16 del 5/2/14) atto a vietare in toto la cattura e l’utilizzo dei richiami vivi. I parlamentari che hanno sposato la causa animalista e si sono adoperati per questa operazione, sono stati quelli del Movimento 5 Stelle. L’emendamento a noi infausto,fortunatamente nel mese di Marzo è stato cassato, prima erano stati cassati anche due emendamenti a nostro favore presentati da esponenti della LEGA NORD.
A seguito della petizione esposta dalla LIPU, accompagnata dal deposito di 50mila firme (false),i parlamentari del M5S si sono riproposti di ripresentare un simile emendamento e il giorno 28/4/14,durante una seduta di discussione della Legge, è stato riproposto con tanto di intervento marcato e di convincimento da parte di una parlamentare del M5S.
La discussione del DDL ancora non è terminata e riprenderà a fine Maggio dopo le elezioni.
Fortunatamente e tempestivamente, a nostro favore gioca l'approvazione avvenuta a fine Aprile 14, da parte della Comunità Europea della piena legittimità dei richiami vivi e pertanto, dal momento che il DDL è scritto per adeguarsi alle direttive, ritengo poco probabile che siano assecondate richieste del tutto infondate e pretestuose.
Al fine di far comprendere quali danni avrebbe l’attività venatoria con la sua approvazione, che comporterebbe la fine delle nostre tradizioni, espongo sotto l’emendamento presentato dal Movimento 5 Stelle.
L'articolo 13 è sostituito dal seguente:
Art. 13.
(Modifiche alla legge 11 febbraio 1992, n. 157, recante norme per la protezione della fauna selvatica omeoterma e per il prelievo venatorio, Caso EU Pilot 1611/10/ENVI).
1. Alla legge 11 febbraio 1992, n. 157 sono apportate le seguenti modifiche:
a) all'articolo 4, comma 1 è aggiunto, infine, il seguente periodo: «La cattura degli uccelli a fini di richiamo è vietata»;
b) all'articolo 4, i commi 3 e 4 sono soppressi;
c) all'articolo 5, comma 1, sopprimere le parole «, la vendita e la detenzione» e le parole «, nonché il loro uso in funzione di richiami»;
d) all'articolo 5, il comma 2 è così modificato: «2. I possessori di uccelli appartenenti alla fauna selvatica ed utilizzati come richiamo fino all'entrata in vigore della presente legge devono, entra trenta giorni dall'entrata in vigore della presente legge, consegnare detti animali al più vicino centro di recupero per la fauna selvatica munito di regolare autorizzazione, che provvede a rilasciare apposita ricevuta di tale consegna»;
e) all'articolo 5, comma 6, sopprimere le parole: «con l'uso dei richiami vivi»;
f) all'articolo 5, sopprimere i commi 7, 8 e 9;
g) all'articolo 21 comma 1 lettera p) le parole: «al di fuori dei casi previsti dall'articolo 5» sono soppresse;
h) all'articolo 21 comma 1 lettera ee) le parole: «dei capi utilizzati come richiami vivi nel rispetto delle modalità previste dalla presente legge e» sono soppresse;
i) all'articolo 30 comma 1 lettera h) il secondo periodo è sostituito dal seguente: «La stessa pena si applica a chi esercita la caccia con l'ausilio di richiami vietati di cui all'articolo 21, comma 1, lettere p) e r)»;
j) all'articolo 31 comma 1 lettera h) le parole: per chi si avvale di richiami non autorizzati» sono soppresse.
13. 16. I parlamentari M5S: Gagnarli, Massimiliano Bernini, Benedetti, Gallinella, L'Abbate, Lupo, Parentela, Nesci, Carinelli, Colonnese, Luigi Di Maio, Fico, Vignaroli
Saluti Terfiro