FORUM Club Italiano del Colombaccio

giovannispinelli

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Risposta #8 il: 25/03/2014 - 19:32
Caro Vasco ricambio !!!
sicuramente peso essenziale nel ascensore Livornese visto che cavetti sempre in tensione con il vento tendono ad allentarsi !

levante

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Risposta #7 il: 25/03/2014 - 19:23
Bravo Vasco ...bellissima illustrazione!!

Ciao Levante

Vasco

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Risposta #6 il: 25/03/2014 - 14:29
Giovanni "l'aggancio" nel disegno consente, oltre che legare la corda e posizionare la carrucola per passare il filo che aziona la racchetta, di tenere le corde bene in tiro ottenendo una risposta più immediata.

Ancora si usa il peso che tiene le corda in tiro, nella maggior parte dei casi è un vecchio tronco, ma non permette di tenere le corde bene tese come nel supporto fissato al tronco, a meno che hai un aggancio ben saldo a terra, ma poi devi sempre posizionare la carrucola in qualche modo e trovare l'aggancio nel posto giusto.

Molti ancora usano legare il filo di azionamento a metà dell'altezza da terra senza nessuna carrucola che porti il filo fino al capanno. Questo sistema è molto sensibile ma ha una risposta molto meno immediata e  bisogna tirare il cordino per parecchi centimetri, invece con due carrucole, una sotto la pianta dell'azzico ed una sotto al capanno anche a cinquanta metri di distanza senza altre interferenze, tipo cappiole che deviano il percorso per evitare le piante, la risposta dell'azzico sarà molto più immediata tirando appena il filo.

Non ho mai avuto problemi anche con vento fortissimo, anzi, il supporto fa oscillare la pianta molto meno.

Postero un filmato appena avrò tempo, per far vedere "live" la semplicità e l'efficienza del sistema.

Ciao Giovanni un forte abbraccio.
vasco




giovannispinelli

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Risposta #5 il: 25/03/2014 - 12:33
GRANDE VASCO
ascensori ci sono di tanti tipi !!!
questo mi sembra geniale ....
ho poca esperienza ....
ma in caso di vento non è meglio invece che legare al supporto in modo fisso agganciare un peso ?
grazie saluti  !!!

colombaiosenese

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Risposta #4 il: 24/03/2014 - 15:18
ciao Vasco...invece il complimento per la grafia e la capacità da disegnatore tecnico son sinceri ed incondizionati  :)

i "saliscendi"(io li chiamo così)che costruisco son fatti in maniera diversa.
Sinteticamente cerco di spiegare :
una forca (tubolare leggero facilmente issabile)a tutti gli effetti da agganciare-fissare  alla posizione desiderata con un gancio scorrevole regolabile che da posizione e stabilità ...ed infine fermata al tronco(o ramo adiacente poggiante),opportunamente protetto con tubo di gomma (oppure a piombo al cristo in terra) mediante filo di ferro e/o traverse tiranti .
Chiodature ed avvitaggi vari alla pianta sono vivamente sconsigliabili ... meglio nn dare pretesti facilmente evitabili.

Ma ognuno ha il suo modo di fare e la sua metodologia di lavoro.. ed ognuna di queste è sempre apprezzabile e lodevole quantomeno per la volontà laboriosa di creare qualcosa da te pensato .

buona serata....

Vasco

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Risposta #3 il: 24/03/2014 - 13:55
Sarà come dici arcaico, ma in quanto a funzionalità, semplicità e mimetismo, devo ancora vedere di meglio.

Questo metodo lo ho adottato, in qualche caso, anche per issare gli stantuffi. Quando poi devi arrivare a quindici metri o più, sfido qualsiasi altro sistema che dia possibilità di arrivare lassù soltanto con una corda appesa.

Certamente se non devi arrivare molto in alto tutto può andare bene e, sono curioso di vedere il tuo sistema, se come dici e più semplice sarò felice di apprendere e non credere che sono un tradizionalista, anzi tutt'altro.
Ciao Rimescolo salutoni.
vasco
 

Rimescolo

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Risposta #2 il: 24/03/2014 - 09:30
Ciao Vasco, sicuramente è un modo funzionale, permettimi di dire un po arcaico.
Credo di avere una alternativa valida che permette di "issare" un "saliscendi"
doppio, cioè con due racchette, con i piccioni ad altezze diverse.
Il meccanismo è il solito, con la differenza del fissaggio a terra(e non al tronco) con una sonda metallica a T, larga come il saliscendi.
Posto che vai usanza che trovi, l'importante è la funzionalità e il risultato, il tutto condito da ingegno, ricerca e passione.
Un caro saluto,
Rimescolo
La passera è sempre la passera! Solo la fetta di cocomero fresca ci va vicino.........

Vasco

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Risposta #1 il: 23/03/2014 - 16:07
Il tipo di ascenzore illustrato permette di raggiungere qualsiasi altezza, il sistema è semplice e non richiede manutenzione,i componenti, lima (supporto racchetta) e forcina, in Umbria,  sono ancora costruiti con legno di ornello o castagno.

Per renderli  più   duraturi e  funzionali ho preferito costruirmeli in ferro, così possono rimanere intatti per moltissimi anni.

Certamente  la  costruzione  richiede manualità e attrezzatura adeguata tipo saldatrice morsa trapano ecc. ecc.         quindi, ai meno esperti, consiglio  di  rivolgersi  ad  un  fabbro, che con pochi euro saprà accontentarvi.

La  struttura  è  anche molto ben mimetizzata e semplice, sembra un ramo, alla “lima”, chiamiamo così  il   paletto  che  tiene la  racchetta  ci  leghiamo, a  verso, una piccola frasca per rendere  tutto  ancora  più naturale e meno visibile agli occhi esperti del colombaccio.

Non c’è bisogno di verniciare nulla, ma raccomando a chi desidera  farlo  di utilizzare  esclusivamente vernici opache, il verde militare è ormai facilmente reperibile anche in bombolette spray.

Il sistema è anche, come illustrato nei disegni duttile,utilizzabile  in diversi modi,tipo per grandi querce dove c'è bisogno di uscire parecchio  dal tronco con la  racchetta, per le querce che  hanno il fusto sottile, o con un palo telescopico per chi va a giro, ecc. ecc.

Ricordo che  un  filo  di ferro legato ad un ramo fa più danno di mille chiodi, quindi  per fissare alle vostre piante qualsiasi cosa usate esclusivamente i chiodi.

           Sperando di  essere stato utile  con questo suggerimento  ricordo che  per  qualsiasi cosa sono  sempre a vostra disposizione.

Un forte abbraccio e buon lavoro.

Vasco

P. S.: scusate se i disegni non sono un gran bel vedere.
       
          Nei dettagli mi sono dimenticato di descrivere il modo di   
          sgancio per far scendere il piccione.
          Basta fare la manovra inversa, cioè tirare la corda e far               
          salire il palo che inclinandosi permetterà all'incrocco,
          discendendo, di  evitare la forcina.
           
« Ultima modifica: 25/03/2014 - 15:15 da Vasco »