Quali prospettive? Quale futuro per i cacciatori di appostamento fisso? Questo è il tema del convegno che si è tenuto ieri sera all'Antella organizzato dal Club Italiano del Colombaccio di Firenze, al quale sono intervenuti dirigenti delle associazioni venatorie più rappresentative della Toscana. Seguito con interesse da una folta schiera di cacciatori, il tema centrale del convegno, riguardava le modifiche introdotte con la nuova legge Regionale Toscana n. 65/2013 che interessa oltre 12.000 appostamenti fissi presenti in Regione. Fra gli intervenuti ha preso la parola Massimo Cocchi della Federcaccia Toscana, il quale ha illustrato nei dettagli il campo di applicazione della legge che interviene al fine di tener conto anche della recente evoluzione giurisprudenziale in materia di appostamenti fissi, e prevede che la realizzazione dei manufatti sia soggetta alla disciplina delle norme di governo del territorio a condizione che non comportino alcuna alterazione del territorio. Sono altresì intervenuti i rappresentanti delle Associazioni venatorie, Sisto DATI, Libera Caccia e Carlo Maltagliati, CPE (Caccia Pesca Ecologia), i quali, hanno manifestato profonda perplessità nei confronti della legge regionale Toscana di recente approvazione, lamentando la totale mancanza di garanzie che non tutela in nessun modo il cacciatore. Per loro, la materia deve essere affrontata da norme statali volte ad escludere gli appostamenti fissi di caccia da vincoli urbanistici e dal vincolo paesaggistico. Numerosi gli interventi dei cacciatori tesi a comprendere gli aspetti legati alla disciplina che regola la costruzione e il mantenimento degli appostamenti fissi ai quali ha ben risposto il relatore Massimo Cocchi, il quale, nelle sue esplicitazioni ha dato una interpretazione della legge che suggerisce come costruire i manufatti per non incorrere in eventuali accertamenti e contestazioni. Anche il nostro Club vede con favore e positività il lavoro svolto dalla nostra Regione, teso a dare il più possibile garanzie ai cacciatori che praticano la caccia da appostamento fisso.
Ad ogni buon fine, il Club Italiano del Colombaccio di Firenze guarda con soddisfazione alla coraggiosa iniziativa intrapresa volta al dialogo e al confronto tra le varie realtà del mondo venatorio, dalla quale sono emersi elementi di chiarezza ma anche di perplessità su una materia che, al momento, sembra di non facile soluzione.