I nodi alla fine vengono al pettine. Mai come quest'anno si sta rendendo evidente a cosa stiamo andando incontro, inevitabilmente. I colombacci ci sono? Qualcuno dice di si, qualcun'altro (me compreso) dice insomma. Ma il problema è un altro, purtroppo, almeno in Toscana due sono le specie cacciabili dopo che il passo si è concluso: Il peloso suide (brrrrr) e il colombaccio. Tralasciamo il primo che mi piace solo in bianco con burro erborinato (a proposito se qualcuno vuole la ricetta si faccia avanti, è ovviamente di mia creazione) che cmq mi sembra goda di ottima salute e passiamo all'oggetto della nostra passione. Ora sto per dire delle cose che mi attireranno contumelie varie ma assai poco me ne cale, come ho fatto e farò sempre, se convinto della bontà delle mie idee tiro di lungo e vado per la mia strada. Complice la comunione di più fattori, passo scarso, abbondante pastura, clima così così, quest'anno più che andare a caccia sembra di scrivere un articolo per viamichelin. Centinaia, migliaia di km con dei risultati che non si possono commentare, e badate bene, sono in contatto con tanta gente e lo standard è quello che ho descritto, basta leggere tra le righe di Albano, 2 giorni a girare, centinaia di km e poi un giorno a caccia, saranno minimo 2,3 fucili risultato? 6 colombi, se la matematica non è un opinione fatevi due conti. Tra l'altro non si può sottacere il fatto che il nostro, che si è evidentemente rotto le scatole, appena vede muovere un piccione, vira deciso. Volantino che aggancia il colombo, eccoli, ma cosa succede? A 50 metri dalla tabella, secco dietro front e posata al sicuro, c'è chi giura di averli sentiti ridere. Ecco, finite le battute, ora dobbiamo domandarci cosa vogliamo fare domani. Cari ragazzi, non è colpa mia, non è nemmeno vostra, ma non possiamo nasconderci dietro un dito, se un annata particolarmente buona ci può ingannare ora invece guardiamoci in faccia e diciamocela tutta, così non c'è futuro. Io sono uno sfegatato, e a dispetto delle molte primavere non mi tiro mai indietro ma per me la caccia deve avere la sua qualità e qui di qualità c'è rimasto ben poco. Ieri sembrava di essere alla fiera dell'Est e tutti quelli che vedevi in giro avevano il naso all'insù. Non è più tollerabile esercitare una pressione di questo tipo. E ancora a cosa servono i sacrifici di allevamento, avere i colombacci, lavorare mesi se poi alla fin fine devo fare il fucilatore e azzardare anche qualche tiro oltre il lecito altrimenti posso lasciare l'arma a casa? Non è una questione di numeri perchè il sottoscritto si accontenta di poco ma io voglio vederli curare, posarsi, ritornare altrimenti io alla fine della tenzone abbandono. Domandiamoci cosa c'è dietro l'angolo perchè non crederete mica che un colombaccio che si comporta così il prossimo ottobre avrà dimenticato tutto e verrà bello tranquillo incontro al vostro fucile vero? E così abbatteremo solo i giovani che ancora non sanno e ci faremo delle seghe, pardon non si può, delle masturbazioni mentali per capire perchè non curano più ma invece lo sappiamo perchè e come se lo sappiamo. Siccome ho la spirito di Pietro del Trono di Legno che amava raccontare storie ve ne dirò una. Anni fa in Scozia, dove fino a prova contraria il colombaccio abbonda ed è molto più ( per adesso) credulone che da noi, dovevamo riempire alcune ore pomeridiane prima del rientro alle anatre. Stop presso un bosco magnifico, querce e pini nei pressi di alcune stoppie di grano che brulicavano di colombacci. Era chiaro che era un luogo di cacci abituale ma in riposo da alcune settimane. Ebbene non ci crederete ma l'unico che abbattè un colombaccio fui io, perchè? Perchè ero vestito come quella volta che ho dovuto urlare che non mi pisciassero addosso avendomi scambiato per un albero, e mi ero dovuto metter guanti e maschera e stavo carponi dentro, letteralmente, una macchia. Capita l'antifona? Vogliamo che vada a finire così? Cacciatori tradizionali di colombaccio? Mi sa che la specie è in via di estinzione. Ora per concludere, io credo che l'argomento sia interessante caro Albano e se chi legge non la pensa così permettetemi di dire che non ha capito una mazza oppure non è un cacciatore, di quelli con il bollino blu e se qualcuno si adonta non me ne frega niente. Soluzioni? Rimedi? Troppo facile, o troppo difficile a dirsi, e so già che non ci sarà mai una voce comune, ma io vi dico, parlatene, parliamone, litighiamo se volete ma parliamone. Non sto facendo la parte di chi si vuole evirare per far dispetto alla moglie ma io vi dico non può continuare così e se abbiamo a cuore questa caccia qualcosa deve succedere. Sapete, per carattere, io quando poi mi rompo le scatole cambio scena, ed alla fine smetto due mesi prima e vado un paio di volte in Scozia, non per il colombaccio, che mi piace nella macchia, ma per sentirmi ancora un cacciatore e non un addetto dell'ANAS o un guardone. Ciao