FORUM Club Italiano del Colombaccio

alessiotroni

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Risposta #12 il: 29/11/2013 - 18:49
Volevo proporre una domanda alla quale io non trovo una risposta concreta,
Un volo di colombacci durante la migrazione (Ottobre) giunto in Italia da qualsiasi linea di passo, escluse le insidie del cacciatore, tende a disgregarsi (magari alcuni soggetti tendono a completare la propria migrazione) oppure rimane compatto per proseguire il suo viaggio fino alla meta definitiva?
Ogni tanto però ho osservato anche il contrario, cioè l'unione di due voli.
Saluti, Alessio

Enrico Cavina

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Risposta #11 il: 29/11/2013 - 18:12

So do scocciare un po’ ma vorrei essere propositivo CONCRETAMENTE e nel modo più semplice .
Vorrei ancora dire che c’è già un Progetto Colombaccio con tutta la sua anche scientificità come da quanto prodotto dal Dr.Giannerini e ben rappresentato da questi LINKS :
http://www.progettocolombaccioitalia.it/FILE%20VARI/DATI_2011/_7_%20Ali%20di%20Colombaccio.pdf

https://www.ilcolombaccio.it/documenti/GIANNERINI.pdf

Sia onore al merito .

Come da precedente post una raccolta semplice e già subito indicativa circa la
LUNGHEZZA “anatomica” dell’ALA , ci può permettere di estrapolare un bel dato indicativo circa i MIGRATORI LUNGA-DISTANZA e Breve/Media distanza .

Mi domando : quanti Cacciatori del Club tireranno fuori dai freezer i loro Colombacci impennati nei prossimi mesi  ? Credo molti , così come saranno molti i Colombacci poi spennati per essere messi in pentola o altro .
Allora che ci vuole ? Appena scongelato MISURATE L’ALA e raccogliete questi pochi dati in questa semplice SCHEDA che proponiamo :


Proposta di SCHEDA per raccogliere il maggior numero di dati ( da TUTTI )

sulla LUNGHEZZA dell’ALA

Al fine di valutare  Migratori a LUNGA DISTANZA ( Ala più lunga )
                               Migratori a Breve – Media Distanza ( Ala più corta )

riferimento  Letteratura Scientifica 2009 ( Hobson e coll. )



                                  LA SCHEDA ( dovrebbe valere per il 2014 )

CACCIATORE ................................................età ……………..
LOCALITA’ USUALE …………………………………………
Capanno SI-NO // Posta in Valico o altro SI-NO ( cerchiare il SI o NO  )
Email ………………………….. ANNO ……………

COLOMBACCIO n. 1
DATA (*)         LUNGHEZZA …………cm ( mm)          Collare  SI’– NO- SI’/NO
 1..
2..
3..
4..                                                            LOCALITA’ usuale  SI’
5…                                                          Altra Località ………………………

COLOMBACCIO n. 2

DATA (*)         LUNGHEZZA …………cm ( mm)        Collare  SI’– NO- “SI’/NO”
 1..
2..
3..
4..                                                            LOCALITA’ usuale  SI’
5…                                                          Altra Località ………………………


e così via…..

Legenda per DATA : (1) 1-10 Ott. –(2)11-20 Ott.- (3)21-30 Ott. – (4) 1-10 Nov.   
                                   (5) 11-20 Nov.
Legenda per COLLARE : “SI/NO” quando è sfumato

Per eventuale conta 2013  su Colombacci SCONGELATI si soprassiede a specificare la DATA



Nella Discussione  ISOTOPI ecc. del box Colombaccio scientifico  nei Post del 27 Novembre ci sono indicazioni di un Esempio di quanto si può ottenere e poi una PROPSTA tecnica di COME MISURARE l’Ala

Qui la MISURAZIONE è rappresentata in FOTOGRAFIE ed andando sul LINK

https://plus.google.com/photos/103942035281038458760/albums/5951675145634750097

 (anche se non è automatico , usate copia/incolla )

dovreste poter ben vedere tutte le FASI di MISURAZIONE : è facile, semplice,non impegnativo . Poi vediamo come raccogliere i dati di TUTTI .
Forza !! Scongelate , preparate i vostri pranzi e cene , ma prima MISURATE .

Rimango a disposizione : ecavinaster@gmail.com
Enrico Cavina
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Vasco

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Risposta #10 il: 27/11/2013 - 16:53
Caro Enrico, chi meglio poteva esporre con tanta chiarezza le situazioni meteorologiche che possono determinare gli spostamenti e la migrazione del nostro tanto amato colombaccio.

Grazie Enrico per tutto quanto metti a nostra disposizione.
Un abbraccio.
vasco 

Enrico Cavina

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Risposta #9 il: 26/11/2013 - 16:36
Concordo .
Poi ..... KOALA mi ha chiesto in  finestra " INTRODUZIONE" , ma è meglio trasferire tutto su " Meteo-previsioni" e " Vie migratorie , come quì di seguito:
" Enrico buongiorno ti invio altra domanda come mai  in data 13 Ottobre prima giornata di picco i migliaia di colombacci in transito percorrevano tutti un corridoio tra la terra ed il cielo, tutti sulla stessa linea ad un altezza tra i 1700 ed 1800 metri ,forse anche meno un saluto"( Koala)

Lo ringrazio perchè mi permette alcune precisazioni :
Vorrei che non si pensasse mai che io possa essere depositario della "verità assoluta " . Più semplicemente - e non mi stanco di sottolinearlo " da DILETTANTE " - cerco di cogliere quello che offre la Letteratura Scientifica ufficiale per provare a trasferirlo in qualche modo agli appassionati , quelli - come Koala- che desiderano approfondire alcuni aspetti , e lo fanno con grande merito .
Prima rispondo crudemente ( poi dopo vediamo ) : il perchè , IL PERCHE', si siano mossi così non lo so , anche se presumo che qualche buon motivo doveva pur esserci .
Allora ho voluto ricontrollare la situazione meteo ( per quanto riguarda il solo parametro PRESSIONE ATMOSFERICA ) nelle aree di partenza della Migrazione poi afferente all'Italia Nord-Orientale e Centro-Orientale Appenniniche . Su TRE vie (1) NORD-SUD ( centro Europa) (2) Nord-Est / Sud-Ovest ( Ungheria-Balcani a Nord ) (3) EST-OVEST ( Balcani ) sino all'Adriatico Nord-Centro , per TUTTE , ripeto per TUTTE , si è verificato che nei TRE giorni precedenti il Picco del 13 Ottobre la Pressione Barometrica , in quelle aree si era dapprima ( 9-10 Ottobre ) livellata in basso poco sopra 1000 mBar ed anche sotto , poi più o meno dopo mezzogiorno dell'undici Ottobre e poi 12 Ottobre è schizzata in alto sopra 1022 mBar , mantenendosi tale per il 13-14-15 Ottobre  . Situazione barometrica più o meno simile nel periodo anche sul Nord Adriatico ( riferimento Trieste )

Sull'Appennino dove ero personalmente in "valico"  ( Monte Cucco  - Fossato di Vico ) in altitudine 800m. il picco è stato dopo il 14 , con voli non in alta quota e mai sopra 1000-1100 m.

Mi sembra evidente che il flusso si è identificato con un "furor" migratorio decisissimo  a percorrere tutto d'un fiato il percorso di transvolata Mar Adriatico- Appennino e poi giù giù Mar Tirreno ecc.ecc.

Perchè mi ostino a considerare la Pressione Atmosferica come un elemento molto importante sul momento di decidere tutto il volo di massa ? Non unico certamente , ma necessariamente da valutare con tutti gli altri parametri meteo e altri ( fattori abiotici ) .
Con la Pressione Atmosferica alta non vi turbolenza , le condizioni aerodinamiche dello sforzo alare sono migliori per equilibrare in stabilità le pressioni sopra (dall'alto ) e sotto ( dal basso ) sulle superfici alari , l'umidità dell'aria è minore e questo consente miglior visibilità e maggiore fluidità ( aria più secca libera da pulviscolo ) dell'aria da inspirare ; inoltre ( e forse è il fattore principale , come tale recepito dai sensi dell'uccello ) la maggior Pressione Atmosferica preme in modo che l'Ossigeno inspirato più facilmente passa più rapidamente nel sangue a facilitare tutto il metabolismo dei muscoli impegnati nel volo migratorio ( la respirazione degli uccelli è molto più complessa e richiede quattro atti insp./esp./insp./espirazione perchè i processi di assorbimento di O2 e di eliminazione di Anidride Carbonica CO2 si compino )
Questa è un'interpretazione , sufficientemente motivata su basi scientifiche , ma è sempre un'interpretazione di un Dilettante e di più non so . Discutiamone .
Enrico Cavina
ecavinaster@gmail.com

koala

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Risposta #8 il: 25/11/2013 - 17:49
concordi enrico che può essere accaduto che nel 2012 in un momento preciso possa essere accaduto un flusso di grandi massee in migrazione notturna, con luna piena e cielo stellato?

Enrico Cavina

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Risposta #7 il: 25/11/2013 - 17:37
Sottolineo : l'analisi riguarda il momento dell'involo ( dalle aree di origine o di SOSTA prolungata altrimenti detta stop-over ) di grandi masse , in grande concentrazione anche di tempistica ( il "timing") , e - nell'analisi- viene rapportato alla Pressione Atmosferica . Poi ovviamente - come è specificato nel Testo della Nota - ci sono tutti gli altri elementi meteo : temperatura,visibilità,direzione e forza dei venti,umidità, fasi lunari ecc.

Allora è chiaro che al di là dell'impulso principe , loro possono ancora fermarsi
, prendere direzioni anomale , partire di notte o quant'altro .Cioè possono risentire di altre interferenze meteo .

Nel testo , prospettavo la necessità di studi con formule matematico-statistiche . Ebbene pochi giorni fa' è apparso sul Web un Lavoro strettamente scientifico - riguardante la Beccaccia - che si basa in forma molto complessa per noi non matematici , su oltre 40 variabili .
Il Lavoro è recensito su www.labeccacciascientifica  aggiornamento del 24 Nov.  e -anche per la Beccaccia - conferma l'importanza dell'instaurarsi di Pressione Atmosferica alta nelle aree di origine .
Poi volendo possiamo discutere su " perchè Pressione Atmosferica alta ? " E quì diventa un po' tutto più difficile per spiegare il perchè !!
Enrico Cavina
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koala

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Risposta #6 il: 25/11/2013 - 16:32
tuttavia la mia domanda è anche questa con nebbia e bassa pressione o pressione stimata sotto i 1015 mbar i colombacci transitano oppure si fermano prima di riprendere il normale flusso , oppure possono predenre anche altre direzioni subendo delle interferenze meteo e volendo migrare?

Enrico Cavina

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Risposta #5 il: 25/11/2013 - 15:56
Grazie Koala , anche perchè mi dai occasione di riportare un'analisi ( sempre dilettantistica ) che s'inserisce bene sull'altra finestra " Meteo-previsione delle Migrazioni " . E' chiaro che ogni commento e critica è sempre ben accetto.
Quelle che riporto quì di seguito per Te e per tutti , non possono essere solo coincidenze occasionali .

La nostra su-esposta analisi 2013 ha evidenziato che nelle Aree di Origine ( 500-600 Km a N / N-E e specificatamente per Weather History archives : Tours (FR) – Karlstad ( SV) ) dei flussi con specifici “PICCHI” di massa migratoria ( Svezia , Pirenei , Italia )

-   nei 2-3 gg. prima del picco si verifica una caduta della Pressione Atmosferica ( P.A.) più o meno accentuata con un’escursione in caduta di 10-15 milliBar ( mB)
-   il giorno prima ( e più accentuatamente nel pomeriggio e notte ) dell’involo di massa la P.A. risale repentinamente 10-20/29 mB

Abbiamo quindi voluto verificare retroattivamente queste coincidenze fisico-cronologiche esplorando con attenzione negli Archivi ( Osservazioni Ornitologiche , Meteo ) i dati relativi ai 5 anni precedenti il 2013 , per Svezia e Pirenei .

SVEZIA

-   2008 – 3 picchi ( 7-23-29 Ott.) con rispettivamente risalita il giorno prima  P.A.  in mB 20-15-15
-   2009 – 3 picchi ( 9-13-27 Ott.)  idem  mB 15-30-15
-   2010 – 2 picchi ( 9-12 Ott.) idem mB 16-20
-   2011 - 3 picchi ( 8-13-22 Ott.) idem mB 15-15-16
-   2012 – 2 picchi ( 10-18 Ott.) idem mB 15-20




PIRENEI

-   2008 – 3 picchi ( 18 – 24 Ott.- 4 Nov ) idem  mB – Non significativo(NS)-20-12
-   2009- 1 picco ( 26 Ott.) idem mB 18
-   2010 – 2 picchi ( 21-26 Ott.) idem mB 15-20
-   2011- 3 picchi ( 21-31 Ott.-9 Nov.) idem mB 10-10-NS
-   2012- 4 picchi ( 18-22-28 Ott.-7 Nov.) idem mB NS-13-18-29(record)

Abbiamo qui evidenziato il solo dato più eclatante e cioè la risalita della P.A, il giorno prima del picco migratorio

L’analisi correlata alla verifica dei dati meteo ( specificatamente mirata alla P.A.) rilevati nei 3 gg. precedenti il picco nelle aree di origine del flusso ( 500-600 Km N/N-E) ha confermato che nei 2-3 gg. prima del picco , nell’area di partenza dell’involo di massa si verifica una caduta della P.A. nell’ordine di 10-15 mB , ma dato molto più incisivo e costante è il repentino rialzo della P.A. nel giorno ( pomeriggio,notte) prima dell’involo : 10-20 mB con un Massimo di 29 mB ( Pirenei 7 Nov.2012) .

Su 26 picchi migratori identificati ( dati certi da Stazioni di Osservazione Ornitologica ) in 5 anni ( 2008-2012) solo in tre casi ( Pirenei . 18 Ott.2008 – 9 Nov.2011- 18 Ott. 2012 ) non vi sono state le corrispondenti significative variazioni di P.A quali rilevate negli altri 23 picchi migratori .

Per quanto riguarda l’Italia non ci sono dati documentali che permettono un’analisi retroattiva come per Svezia e Pirenei .

Abbiamo però un dato certo che al bosco della Mesola ( Fe- Romagna ) l’involo di massa ( oltre 300.000 Colombacci ) verificatosi il 30 Ottobre 2012 , ciè l'anno scorso  ( mattina pre-aurora con Luna piena ) è stato preceduto da una caduta locale della P.A. nei giorni dal 23 al 27 Ottobre 2012 ( da mB 1013 a 985 27 Ott.) e rialzo a mB 1002 il 28 Ott. sino a mB 1012 ( 29 Ott. ): quindi da 985 mB sino a 1012 mB sono 27mB quasi come il record 2012 dei Pirenei ( 7 Nov.) di 20 mB .

MESOLA – dettagli

Più in dettaglio una testimonianza diretta ( Comunicazione personale 2012 – Denis Bianchi – Club del Colombaccio ) della fenomenologia verificatasi alla Mesola tra il 23 e 30 Ottobre ( Luna piena ) permette di rilevare

-   nei giorni 23-24.25 Ott. con la P.A. stabile intorno mB 1019 già discendente a 1009 mB il 25 Ott. oltre 300.000 ( trecentomila) Colombacci nell’ansia famelica pre-viaggio ( “zugunrhue” – immagazzinamento energetico ) hanno pasturato ininterrottamente nel territorio più o meno limitrofo al Bosco della Mesola.
-   Il 26 e 27 Ott. la P.A. è scesa drammaticamente a mB 999 e poi 985 (!!)
-   Il 28 Ott. la P.A ha cominciato a risalire a mB 1002
-   Il giorno 29 Ott. ( precedente l’involo ) – più rapidamente dopo mezzogiorno – la P.A è risalita a mB 1012 ( !!) quindi con uno sbalzo di mB 27
-   Il 30 Ott. ( al mattino – bosco già vuoto ) la P.A, era ancora stabile intorno 1012 mB. L’involo era avvenuto in piena LUNA PIENA prima dell’aurora .

Parallelamente la TEMPERATURA che il giorno 23 Ott. era MIN 8°-MAX 23° (!!) è scesa gradualmente a MIN 9°-MAX 15° ( 26 Ott.) e più significativamente a MIN 5° MAX 11 ( 29 Ott.)
NB. . Non abbiamo deliberatamente considerato tutti gli altri Parametri Meteo ( venti,precipitazioni,umidità ecc.) che pure giocano la loro importanza integrativa .

Concludendo : anche questa Analisi retroattiva in Appendice di Aggiornamento conferma che  - esclusivamente per Pressione Atmosferica ( P.A.) –nei 2-3 gg. che precedono l’involo di massa la P.A. -nelle Aree di origine ( aree di origine pura e/o aree di  stop-over più o meno prolungato – vedi Mesola  )- cala ( a volte non vistosamente ma di certo costantemente ) di 10-15 mB per poi RISALIRE RAPIDAMENTE VISTOSAMENTE ( sino a 29 mB )  per lo più NEL POMERIGGIO NOTTE CHE PRECEDONO L’INVOLO ed il picco migratorio di massa.

Ci sembra che questa sia un’acquisizione importante – forse meglio esportabile anche per altri Migratori ( BECCACCIA inclusa ) – che meriterebbe un approfondimento con RICERCHE più propriamente svolte scientificamente e rigidamente atte a superare l’inevitabile approssimazione dilettantistica della nostra analisi .

PS : ed ovviamente il tutto andrebbe riferito al BAROMETRO BIOLOGICO :

rappresentato dall’Organo Paratimpanico (PTO) di Vitali – vedi Aggiornamento del 12 maggio 2012 di www.labeccacciascientifica.it  ed anche  http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/21721119  ) : è lì appunto che scattano tutte quelle funzioni sensoriali già pronte alla migrazione e si attivano integrate con il metabolismo corporeo , l’accumulo di riserve energetiche , l’eterno dominio della durata della luce del giorno , gli stimoli ormonali , la coscienza e ricordo dei viaggi precedenti ( adulti ) , l’ansia del viaggio ( “ zugunrhue “ ) e forse anche l’atavica istintiva sudditanza alla “ deriva dei Continenti “ .



nota datata 10 Novembre 2013
Enrico Cavina
ecavinaster@gmail.com

koala

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Risposta #4 il: 25/11/2013 - 15:41
enrico ti ringrazio per kla disanima che hai fatto per questa specie e credi avremmo bisognoa nche noi di una disanima piu' approfondita sulle migrazioni ma in casentino da me un vecchio cacciatore di colombacci a fermo diceva che sulle migrazioni : se vuoi passar da imbecille giudica il tempo le donne ed i colombacci nel senso che con queste tre cose non ci si azzecca mai ed il 2013 come azzeccare non ci abbiamo azzeccato.

Enrico Cavina

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Risposta #3 il: 25/11/2013 - 15:38
I dati riportati dagli AA . nel Lavoro sono riferiti all'ultimo census verosimilmente reperbile il Letteratura (2004 !!! decisamente vecchio ! )In linea di massima sono abbastanza d'accordo con la stima di Koala . 
Enrico Cavina
ecavinaster@gmail.com

koala

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Risposta #2 il: 25/11/2013 - 15:31
ringrazio per questo tema ma dire che nel mondo vengono prelevati 9milioni di colombacci su una consistenza tra gli 8 ed i 15 milioni mi sembra un po esagerato, sapendo che la popolazione della Gran Bretagna non migra ed i    cacciatori locali sono più propensi ad altra attività venatoria, nell'Ungheria, Russia polonia Bielorussia Ukranua nascono milioni di colombacci che non vengono minimamente presi in considerazione dai cacciatori locali più propensi ad altra cacce come l'orso il cinghiale il gallo forcello  il cinghiale il cervo etc etc.. Credo che la specie colombaccio sia in Europa assestata tra i 20 e i 25 milioni di individui in aumento costante.

Enrico Cavina

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Risposta #1 il: 25/11/2013 - 14:56
PRINCIPALI  VIE  MIGRATORIE del Colombaccio in EUROPA -2013

ISSN 1392-2130. VETERINARIJA IR ZOOTECHNIKA (
Vet Med Zoot). T. 63 (85). 2013
Dalius Butkauskas e coll..
E-mail: dalius@ekoi.lt

GENETIC TECHNIQUES FOR DESIGNATION OF MAIN FLYWAYS OF THE WOODPIGEON (COLUMBA PALUMBUS) IN EUROPE AS A TOOL FOR CONTROL AND PREVENTION OF PATHOGENIC DISEASES

On-line : http://vetzoo.lva.lt/data/vols/2013/63/pdf/butkauskas.pdf

Abstract.
The population genetic structure of the Woodpigeon (
Columba palumbus) in Europe was studied analyzing the distribution of different D-loop haplotypes among bird samples, collected in various breeding and wintering sites of the species (in Russia, Belarus, Lithuania,Sweden, Hungary, France, Spain and Portugal). Totally 89 different haplotypes ascertained asbelonging to 5 haplo-groups were identified after examination of partial D-loop sequences consisting of359 bp mtDNR fragments derived from 360 samples. The results of this study indicate that the
Eastern Atlantic Flyway is used by Woodpigeons breeding in NW Russia, Belarus, Lithuania, Sweden and wintering mainly in the Iberian Peninsula. A distinct population genetic structure is characteristic of Woodpigeons breeding in Hungary and using the Mediterranean Flyway. The designation of main flyways of Woodpigeons in Europe is necessary for the control and prevention of potential spread of pathogenic diseases and parasites, as this species is the most important game bird in Europe.

RECENSIONE

Questo Lavoro prodotto nel 2013 da Ricercatori di Lituania , Spagna , Russia Baltica ,Bielorussia ha come obbiettivo l'individuazione delle vie migratorie del Colombaccio finalizzandosi allo studio di prevenzione delle malattie aviarie ( virus , parassiti ) nocive per gli allevamenti animali ( polli principalmente) e potenzialmente trasmissibili all'uomo come la c.d. Influenza aviaria .
Il Lavoro parte dal presupposto che la popolazione di Colombacci in Europa è stimata in una forbice di 8-15 milioni d'individui nidificanti dei quali circa 9 milioni abbattuti con la caccia .
Lo studio si è basato sulle indagini isotopiche di 360 colombacci raccolti in 8 Paesi Europei ( Russia,Bielorussia,Svezia,Lituania a Nord; Ungheria , Francia,Spagna,Portogallo) nelle aree di origine,stop-over,svernamento  realizzando una mappatura isotopica delle diverse popolazioni in migrazione.
Le popolazioni Baltiche e da Bielorussia sono in parte migratori a breve distanza ma la maggior parte migra su lunghe distanze svernando in Spagna e Portogallo  su una via migratoria dal Baltico sino alle coste Atlantiche ad Occidente scendendo poi sulla Penisola Iberica .
Del tutto distinta geneticamente la popolazione nidificante in Ungheria che migra su una via più a Sud sul Mediterraneo . Analoghe caratteristiche genetiche si ritrovano nelle altre popolazioni nidificanti centro-europee.
Queste due principali vie migratorie permetterebbero comunque consistenti possibilità di interscambio tra le popolazioni con origini distinte .
Il Lavoro indica con chiarezza la necessità di allargare ed approfondire lo studio delle vie migratorie del colombaccio in Europa anche al fine di poter meglio studiare le potenziali criticità di malattie aviarie trasmissibili anche all'uomo.

Molto ricca ed aggiornata la Bibliografia ( vedi TESTO COMPLETO on-line )


DETTAGLIATA MAPPA e stime di presenze Paese per Paese  in
EUROPA

rilevabile a : http://www.birdlife.org/datazone/userfiles/file/Species/BirdsInEuropeII/BiE2004Sp2452.pdf
Enrico Cavina
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