FORUM Club Italiano del Colombaccio

Picchi52

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Risposta #8 il: 15/09/2013 - 16:11
Al rituale e modesto appuntamento promosso dagli pseudo animalisti, hanno aderito uno sparuto gruppo di soggetti rispetto al gonfiato esorbitante numero di seguaci che, come da loro annunciato, avrebbero preso parte al raduno, ma così non è stato. C'era da aspettarselo. La sfilata è apparsa colorita sotto il profilo del folcrore (bandiere, cartelli al collo, fischi, tamburi etc.), ma assai povera di contenuti.   Il quotidiano locale si è limitato a riportare uno scarno trafiletto di 16 righe in fondo alla pagina 19 (notizie brevi). Assai vergognoso, offensivo e privo di fondamento è il commento dell'Aidaa (Associazione italiana Difesa Animali e Ambiente), in cui afferma, tra l'altro, che i cacciatori  sono "Un esercito di doppiette assolutamente fuori controllo e senza alcuna limitazione nello sparare a tutto quello che si muove"; inoltre, sostiene che dovrebbe essere  revocata la licenza di caccia ai 100.000 cacciatori che hanno un età? superiore  ai 70 anni e 5.000 sopra gli 80.  Applicando questo metro di misura allora non si dovrebbe rilasciare la patente di guida a chi ha superato gli 'anta. Viene ricordato che negli ultimi anni, i cacciatori, hanno provocato la morte di 63 persone. Ora io mi domando: quanti incidenti gravi accadono ogni anno sulle strade con migliaia di morti, provocati dal conducente del veicolo sotto l'effetto di alcol o stupefacenti o per imprudenza, nella pressoché totale indifferenza; quante persone trovano la morte sulle montagne per pura passione; quante donne vengono uccise ogni anno per mano violenta dell'uomo per motivi abbietti e futili.

Questa volta non vi chiedo un commento perché penso sia abbastanza scontato. Spero, invece, in una presa di posizione delle Associazioni che rappresentano la nostra categoria affinché agiscano nelle sedi opportune e con energia replicando alle infondate affermazioni della citata associazione. Anche questa volta dobbiamo continuare a far finta di nulla?

Gli animalisti sostengono altresì che la maggior parte degli italiani è contraria o non favorevole alla caccia.  Evidentemente non sono informati o fanno finta di non esserlo.  Avrebbero dovuto prima documentarsi magari leggendo la ricerca del sociologo Enrico Finzi, la cui indagine demoscopica pubblicata da Bighunther, riportata in questo Forum da Colombaiosenese, evidenzia che il 56°/° approva la caccia purché  sia normata, limitata, responsabile e sostenibile praticata nel rispetto delle leggi vigenti attualmente in vigore nel nostro Paese.

Un saluto a tutti.

Provo ad allegare il trafiletto stampa di cui vi ho parlato.

http://tinypic.com/r/346nkzr/5

-giamp50

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Risposta #7 il: 14/09/2013 - 13:05
Questa è la strada.

Dobbiamo impegnarci al massimo per consolidarne i risultati emersi.

Ed un domani, oltre alla sopravvivenza di cacciatori, avremo anche la stima ed il rispetto come gestori e regolatori, così come già? accade in numerosi altri Paesi.

Avanti, Livornesi, Convertitevi!

giorgio

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Risposta #6 il: 13/09/2013 - 14:21
E' bene esultare qunado ci sono notizie positive,specialmente in questo periodo nero senza dubbio, ma potremo anche raggiungere il 90% di persone a favore della caccia e non potremo comunque fare fare nulla contro i pochi tipo l'on.Zanoni che sa dove attaccare, vedasi aviaria e torrette nell'alto vicentino solo per citarne alcune; per Vs. info tra 2 gg apre la caccia e non sappiamo ancora cosa fare con le torrette qui in veneto...

Ci vogliono poche leggi e chiare, 20 anni fa un calendario comprendeva 2 pagine e ci stava sulla porta di un bar, adesso ci vuole un capannone....

ibal a tutti

koala

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Risposta #5 il: 13/09/2013 - 09:35
grande colombaiosenese ottimo articolo ti ringrazio un saluto e un buon ibal per domenica

colombaiosenese

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Risposta #4 il: 12/09/2013 - 17:20
...i media stanno dando molta enfasi a questo risultato emerso dal sondaggio !

Quasi cadesse,come una tegola,sulla testa della rossa Bramby e company.....

Da qui a domenica(data dell'apertura) state sicuri che cambierà? certamente in mille sfaccettature/sfumature per poi pian pianino divenire a noi avverso.........stavvede è!!??
ps.nn sò se l'avete vista(la rossa micaela) in tv,la settimana scorsa,alla stazione,sulla scala mobile mentre in compagnia di magnifici labrador e 2 "pittoreschi portaborse",spiegava alle telecamere della conquista animalista dei cani in carrozza di trenitalia ...
bastava chiederle davvero solo il costo e quale prestazione andasse pubblicizzando........
ps2:trenitalia,invece di pompassi tanto davanti alla tv, pensasse bene di sistemar qualche "problemuccio"sparso quà? e là? per lo stivale.........farebbe gran bel regalo a tutti i "parenti involontari",me compreso !

DIEGOBACCARELLI

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Risposta #3 il: 12/09/2013 - 17:00
Personalmente posso confermare l'attendibilità? dei dati forniti dal Prof. Enrico Finzi, che ho avuto il piacere di ascoltare ed intervistare in occasione della presentazione della ricerca presso la sede del Consiglio Regionale dell'Umbria, cui ho dedicato una intera puntata de Le Nuove Stagioni dal titolo: "La caccia se la conosci la rispetti".

riccardo80

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Risposta #2 il: 12/09/2013 - 16:05
speriamo sia vero e possa migliorare ancora!!!!

colombaiosenese

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Risposta #1 il: 12/09/2013 - 13:17
Caccia promossa dal 56% degli italiani
 Cresce il numero dei favorevoli alla caccia in Italia. Lo dice la nuova indagine demoscopica di Astra Ricerche, presentata oggi alla Camera,  che a giugno 2013, per conto di Comitato Nazionale Caccia e Natura (CNCN), Face Italia e Arcicaccia, ha intervistato oltre 2 mila persone, campione rappresentativo di 46,1 milioni di cittadini (italiani dai 18 agli 80 anni). Il consenso alla caccia normata, limitata, responsabile e sostenibile (quella praticata secondo le leggi vigenti attualmente nel nostro paese) sale dal 53 al 56%, segno che le strategie mediatiche messe in atto dal mondo venatorio stanno avendo un significativo successo. In effetti, rispetto alla rilevazione precedente, l'informazione in merito appare cresciuta: il trend dell'ultimo triennio mostra, infatti, il netto calo degli ignoranti totali o semitotali sulla caccia, dal 38% al 33%. La ricerca, condotta dal sociologo Enrico Finzi, come già? nel 2010, si conferma la più ampia e approfondita svolta in Italia sulla caccia e sul rapporto che hanno con essa i cittadini italiani.
Gli ignoranti della caccia
Sono il 21% gli italiani che non sanno assolutamente nulla della caccia e dei cacciatori, la maggior parte donne ultra 44enni, residenti nel Lazio e nel sud e nelle città? con più di 30 mila abitanti, gli ecologisti e gli elettori di sinistra. Gli anticaccia, per la maggior parte si trovano proprio in questa categoria, di quelli cioè che non sono consapevoli che in Italia non è consentita la caccia selvaggia. Fatto questo, chiarificato dal fatto che meno della metà? del campione è a conoscenza di almeno 5 dei 18 limiti imposti all'attività? venatoria in Italia.
Gli italiani vicini alla caccia
Se il dato degli italiani vicini alla caccia conosce una leggera crescita, con il il 49,2% (+ 1,2% rispetto al 2010) di intervistati che è stato o  è cacciatore, ha amici cacciatori o accompagna altri nelle loro attività? venatorie (il 28% frequenta cacciatori, il 20% ha famigliari cacciatori, il 5% è ex cacciatore, il 2% va a caccia in Italia o all'estero, il 3% accompagna altri a caccia), evidente è la crescita dell'indici di favore sulla caccia, che vede un guadagno di favorevoli di circa 5 milioni di italiani. Quasi 18 milioni gli italiani che si dichiarano vicini alla caccia ma che non la praticano, sono specialmente anziani, residenti nelle regioni «rosse»? e nel Triveneto oltre che nei comuni al di sotto dei 30 mila abitanti. I dati di Astra Ricerche dimostrano che è cresciuto il numero semi-vicini alla caccia (il 35%), ovvero persone che sono favorevoli all'attività? venatoria, tra cui rientrano coloro che negli ultimi tre anni hanno cambiato la loro idea negativa sulla caccia man mano si è estesa l'informazione sugli attuali vincoli all'attività? venatoria. In totale l'idea generica della caccia raccoglie il favore di quasi il 62% degli italiani.
I cacciatori in Italia
Sono il 2,1% degli italiani: 900 mila adulti, dato stabile rispetto a tre anni fa. Il profilo di chi va a caccia vede il predominio degli uomini, della fascia che va dai 25 e i 34 anni d'età?, dei residenti al sud e nei comuni medio-piccoli. Ciò smentisce la tesi, diffusa anche nel mondo venatorio, per cui andare a caccia sarebbe un'attività? prevalentemente »?vecchia' e propria dei gruppi sociali più »?bassi' e marginali.
Animalisti colti in fallo
L'indagine ha fatto emergere alcune forti contraddizioni del mondo animalista. La maggior parte di coloro che si dichiarano animalisti, secondo la ricerca Astra, in fin dei conti non sono affatto ostili all'uccisione di animali a talune condizioni: basti dire che il 56% degli Italiani è favorevole se si tratta di ricavare alimenti per gli umani; il 49% se gli animali sono pericolosi perché aggrediscono gli umani o portano malattie; il 49% se servono agli scienziati per scoprire l'origine di certe malattie e trovare adeguate terapie; il 48% se gli animali appartengono a specie selvatiche non a rischio di estinzione ma anzi sovrabbondanti e/o che rovinano le coltivazioni e/o danneggiano l'ambiente e/o vulnerano la solidità? degli edifici e degli argini dei fiumi e/o sono pericolosi per altri animali che feriscono o uccidono e/o sono pericolosi per la sicurezza stradale poiché provocano incidenti. In effetti, solo il 19% si dichiara ostile a qualsiasi uccisione di animali. L'animalismo appare indebolito da molti comportamenti incongrui e cioè dal fatto che l'81% degli Italiani mangia carne, l'80% pesce, il 27% selvaggina (anche sotto forma di condimento come nelle pappardelle al cinghiale, ecc.) per cui l'animalismo concreto e coerente non supera il 20% mentre l'ecologismo concreto è pieno e coerente per il 34% e comunque significativo per un altro 48%.

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da BIGHUNTER
..a me pare interessante !