FORUM Club Italiano del Colombaccio

DELDUE

  • Vecchio profilo
  • Newbie
  • *
Risposta #40 il: 27/04/2011 - 11:13
Mi hai fatto commuovere mi sono rivisto mentre aspettavo gia sveglio  mio padre che con una carezza mi svegliava e la vestizione di quei vecchi panni per andare a boscetto bravo e grazie.

La passione è passione e non potra mai svanire.

Saluti grazie ancora.

aldorin

  • Vecchio profilo
  • Newbie
  • *
Risposta #39 il: 27/04/2011 - 09:27
oggi piove. E' mattino e non posso uscire. L'orto mi aspetterebbe... ma continuerà? ad aspettare.

Come ha fatto Rimescolo... anch'io vi racconto qualcosa della mia infanzia.
Le Carbonaie.
Padre e figlio, quarantatre anni il primo, dieci il secondo, d'ottobre, dopo un lungo viaggio in moto, erano soliti raggiungere le Carbonaie. La distanza da percorrere, per quei tempi, era enorme: ben oltre sessanta chilometri! Per il bambino la domenica non arrivava mai; così pure non arrivava mai il momento in cui, facendo finta di svegliarsi, poneva fine al tormento della notte passata insonne, ad aspettare quel tocco di mano che avrebbe dovuto destarlo. Vestiti i panni da caccia (quelli dismessi), fatta colazione... via di corsa alla moto e poi su per quella valle: Meldola, San Colombano, Cusercoli, Civitella, Galeata, finalmente Santa Sofia, poi il Carnaio. I paesini che la strada tagliava, nel bel mezzo della notte, erano punteggiati da qualche minuscola luce. Le strade erano vuote, senza traffico: incontrare un'auto a quell'ora era davvero raro. Il colpo d'occhio più intrigante, forse quello più poetico, era rivolto a Santa Sofia, addormentata, vista dall'alto, mentre la moto doveva conquistare uno ad uno, con fatica, i tornanti della ripida salita. Raggiunto il valico del Carnaio, si voltava a sinistra e la strada diventava sterrata. Ancora qualche chilometro poi, abbandonata la moto a ridosso di uno steccato di un ovile, di nuovo via di gran lena, per una buon ora di cammino.Il percorso, subito irto, riprendeva in falsopiano e dolcemente conduceva alle bocchette. Quelle passeggiate erano affascinanti, piene di sorprese, movimentate da incontri con numerose bestie lasciate allo stato brado, al pascolo e con tordi che frullavano via, di qua e di là?, zirlando. Due cuori battevano così, sincroni: due figure ansimanti penetravano il buio. Arrivati alle Carbonaie, non restava che preparare un modesto riparo; subito iniziava a far giorno. Alle spalle dei due l'immensa valle di Bagno, così simile ad un presepe con tante fiammelle; davanti ai loro occhi, ad est, i primi chiarori dell'alba. Nell'animo l'ansia dell'incontro. La giornata, sempre troppo veloce, volava; sì, volavia via sulle ali dei migratori che remavano, remavano, verso il loro destino. La storia che "una volta" passassero tanti colombi è vecchia, anche un pò logora; sta di fatto che nella nostra memoria restano le cose belle; le brutte, per fortuna, scivolano via. E così, consumato un profumato pranzetto a base di minuscole salsicce, già? si faceva l'ora di salutare i monti. Una fermata vicino a quella vigna per cogliere un grappolo; un'altra, a volte, per fare pipì... Il viaggio di ritorno, come tutti i ritorni, e chissà? perchè... durava sempre meno; subito si arrivava a Forlì. Una nuova settimana di scuola iniziava, una nuova domenica mai arrivava, una nuova notte mai finiva. Sono tornato da solo in quella valle, sono tornato in quella bocchetta che ora ha anche un nome: si chiama Vad di Stenti. Ho voluto vivere alcuni momenti in solitudine...

Tutto è cambiato, anzi no, tutto è come prima; anch'io sono cambiato, anzi no, non è vero, anch'io sono come prima. Sono trascorsi tanti anni (secoli?) da quando seduto sul sedile posteriore della vecchia moto rincorrevo le Carbonaie... di domenica in domenica, di stagione in stagione.Quando è ottobre, certe notti, ancora oggi non dormo. Certe volte volo via. Percorro i sentieri dei miei monti; ecco il buio lacerato da istantanee, ecco il silenzio rotto da irreali zirli di tordi... E poi: è di nuovo ora di andare.
Scusatemi per il romanzo... vi ho voluto raccontare come, ancora bambino, sono rimasto "folgorato" da una passione che ancora oggi non mi abbandona.

E speriampo che duri a stare con me.
Un caro saluto a tutti i "malati". Ciao!

toscamerepapillon

  • Vecchio profilo
  • Newbie
  • *
Risposta #38 il: 23/04/2011 - 14:17
continua...

eravamo rimasti alla nevicata storica del 1956, perlomeno a Campiglia.

gli anni successivi furono più poveri per la mia famiglia, l'oliveto era andato perso, ma si presentarono a breve opportunità? per lo zio e per il babbo di un lavoro nelle piccole industrie vicine.Nel frattempo continuavo con la passione della caccia in tutti i modi.Mi avevano insegnato a tendere la rete ai passerotti e alle tortore, a inizio agosto quando la maggior parte delle cove erano terminate, allestivo un rigagnolo adiacente ad una pozza o a un fosso con presenza di acqua, spianavo cioè una superficie di 2 metri quadrati e vi stendevo una rete a maglie piccole, da pescatori tipo giapponese, tenuta insieme da due bastoni laterali e fissata con perni nella parte parallela al rigagnolo, ad una estremità? superiore fissavo un filo che andava a collegare un perno a circa 45 gradi con fissaggio sulla stessa linea inferiore della rete, all'altra estremità? superiore del bastone laterale, fissavo la corda che mi seguiva nel capanno perfettamente mimetizzato e che la faceva scattare a comando nel punto prefissato.Facevo buone catture fino a quando (benchè fossi stato avvisato dal babbo di non provare con le gazze) vennero a bere due gazze! Feci lo scatto e mi precipitai a raccoglierle e...come volevasi dimostrare mi strapparono tutta la rete, mi riempirono di beccotti e mi presi un bel rimprovero.

per le petraccole e i lacci della Giglia si rimanda alla prossima..

Auguroni a tutti,

Rimescolo

deliberoCICCIO

  • Vecchio profilo
  • Newbie
  • *
Risposta #37 il: 21/04/2011 - 15:40
Capito?Il NS Colombaccio merita tutto il rispetto così come la NS caccia...dove l'emozione la devi conquistare con il sacrificio.

Scusatemi.Ma è un monito per chi vuole commettere il mio stesso errore.

Un colombaccio in Italia vale 20 colombacci della Scozia.Auguri per Pasqua.Ti abbraccio Ciccio de libero.

deliberoCICCIO

  • Vecchio profilo
  • Newbie
  • *
Risposta #36 il: 21/04/2011 - 15:36
Quello che dici Colombaccio50 è la vera STORIA in chi crede in questa caccia fatta di "attese e di silenzi".Poi....sarebbe bellissimo potersi RIvedere quando s'avvistaNO-

guarderei soprattutto gli "occhi" che sono lo specchio dell'anima...ed il viso gioioso ma ATTENTO...poi è musica...volantino vai...credono!!!..palpata leggera...eccoli.....

VENGONO TUTTI!!!!!

Vi devo confessare l'errore che feci diversi anni orsono.Andai in Scozia.

La voglia di vederli in gran numero era tanta.Ma che delusione.Il pomeriggio 20.Il giorno dopo 45 e l'ultimo giorno 56.Tornando all'Hotel erano arrivati altri cacciatori che sentendo del carniere 56 dissero: "così pochi"?

Ma l'accaduto che mi ha fortemente amareggiato è quando entrai nello "scannatoio".

Una stanza con una sola finestrella con una rete anti mosche,tre pareti con tavole lunghe (5x5) della lunghezza della parete,distanziate di una ventina di centimetri,

chiodi a distanza di 10 cm. ,in fila indiana,con appesi (ogni chiodo) 4-5 colombacci.

La parete era costituita da 10 tavole,i rispettivi,chiodi e....colombacci appesi a decorare...che squallore!!!!Su un tavolo un monte di Colombacci da starnare ed un individuo che aveva la somigliaza del fratello della strega che offrì la mela a <BIANCANEVE>.Questa è la SCOZIA.MAI più.Ho anche la Foto della stanza "ribrezzo".

levante

  • Vecchio profilo
  • Newbie
  • *
Risposta #35 il: 21/04/2011 - 06:52
Non è affatto noioso il tuo raccornto, anzi  credo per tutti noi, che ti stimiamo per la tua simpatia e la tua esperienza, sarebbe bello leggere le tue storie, legate alle tue esperienze di caccia.
Mi trovo d'accordo con te, dieci curate sarebbero manna dal cielo!
Pensa che due stagioni fa da noi sono passati talmente pochi branchi di colombi che non ho avuto, in tutto ottobre, un solo branco posato sulle buttate (dalle 11,00 in poi cerco di farli posare).
Un caro saluto Levante

deliberoCICCIO

  • Vecchio profilo
  • Newbie
  • *
Risposta #34 il: 20/04/2011 - 19:45
X Levante.Vado a riportare la poesia sul sito giusto...L'angola della POESIA.OK

levante

  • Vecchio profilo
  • Newbie
  • *
Risposta #33 il: 20/04/2011 - 15:21
Colombaccio50, tu non ci crederai, ma mi sto attrezzando. Però lasciare solo 5 frecce in dotazione.....o sei crudele.....o sei del wwf.
Un caro saluto a te...con  simpatia Levante

barzagnino

  • Vecchio profilo
  • Newbie
  • *
Risposta #32 il: 20/04/2011 - 14:07
ciao vasco io sono il socio di piolo e noi ci siamo incontrati al tuo meting (bellissima serata) ma sicuramente potremo rivedrci al CA.PE.TAV (la fiera della caccia, pesca, e tiro a volo che si terrà? a bastia dal 19 al 21 di maggio.

Parlando con qualcuno degli organizzatori hanno assicurato la presenza di molti stand,relativi alla caccia, sicuramente io e piolo saremo presenti e spero che molti amici del forum non mancheranno, per quanto riguarda piolo qullo non è gay  ma è un buldozer sempre in movimento, ora ha costruito un gazebo ed un focolare ( con poco purtroppo del mio aiuto causa riverniciatura di tutte le persiane di casa mia) ma sicuramente prima dell'apertura dovremo inaugurarlo con una mangiata trà? tutti gli amici cacciatori,un saluto.

levante

  • Vecchio profilo
  • Newbie
  • *
Risposta #31 il: 20/04/2011 - 13:07
Peccato che ho perso la tua poesia, anche se sono stato fra i primi ad arrivare e l'ultimo ad andarmene, (ho dato una piccola mano al Presidente ad organizzare la giornata) e sicuramente ero andato in macchina a prendere dei pennarelli,..... mi dispiace, però se ti va... la puoi inserire nello spazio "poesia" così ne godiamo tutti.
Condivido in pieno quanto da te detto, (e non detto) su Rinaldo; siamo amici e ci facciamo lunghe chiaccherate. Quando si parla dei nostri modesti carnieri, mi piace  quando col suo sorriso dice " ma noi facciamo della poesia!! "
Un abbraccio Levante

deliberoCICCIO

  • Vecchio profilo
  • Newbie
  • *
Risposta #30 il: 20/04/2011 - 11:53
x LEVANTE. Non so se Ti sei trattenuto il pomeriggio,precisamente il primo pomeriggio.Ero lo "scellerato" che ha avuto il coraggio di leggere la Poesia "ALBA DI OTTOBRE".

Rinaldo la conosce bene in quanto la  prima produzione viene letta,al telefono,a Lui.

E' solito dire: "aspetta Francesco sono in macchina,mi fermo,voglio godermela".Poi,dopo averla ascoltata: "Francesco ma Tu mi fai commuovere (un giorno si emozionò veramente...)mi prendi il cuore.........mandamela,dai l'aspetto".

Con tutto il rispetto per Giannerini Sauro che s'impegna veramente tanto...ma manca l'anima.

Pensa,un giorno telefonando a Rinaldo,seppi della dipartita di un suo caro amico (Walter Bertoni),pur non conoscendolo mi prese così a male che gli scrissi una poesia.

Rinaldo sai ch'è un passionale quindi...sà? trasmettere,poi era un fratello Colombofilo...tutto fu facile.Basta.Ti abbraccio e grazie.

P.S. - i Tuoi racconti mi hanno veramente incuriosito ed incantato; alla maniera di Rinaldo....

INTRIGATO.

levante

  • Vecchio profilo
  • Newbie
  • *
Risposta #29 il: 19/04/2011 - 20:58
Deliberociccio, sei troppo forte e anche molto generoso negli apprezzamenti. Con questi tuoi versi  rappresenti a pieno titolo la poesia in questo forum e sarai di grande stimolo per tutti noi.
La passione per la caccia  fa di noi uomini fortunati....natura, libertà?...e come tu ci insegni..... poesia.......se poi invertiamo i fattori, e torniamo indietro  il rapporto non cambia....poesia, che sta nella liberta della natura e nella passione per la caccia.
Un caro saluto Levante...........ma a Urbino dov'eri?

Vasco

  • Vecchio profilo
  • Newbie
  • *
Risposta #28 il: 19/04/2011 - 19:31
Palombaro non ricordavo il suo nome, ero troppo piccolo, la casa che salendo verso perugia, ora fatiscente, stà? proprio sullo spigolo della strada dopo la chiesa, era di un contadino di mio nonno, pensa che ho dormito tantissime volte su quella specie di soffitta a scatolone appoggiata sul tetto, la prima fucilata che ho sentito, tirata

dal nonno, sopra la superstrada di adesso, fu sparata ad un passero posato sopra un fico proprio all'ingresso dell'attuale galleria, proprio di piscille. Ricordo che mio nonno andava sempre a trovare il contadino che dici e qualche volta ci sono andato assieme, 57-58 "giorni" fa.  
Barzagnino, il mio telefono 335 6897394. Il famoso prete di S.Enea e non era famoso solo per le palombe,corone a parte, faceva spesso visita al prete di corciano che

come lui aveva la caccia della palombe, non solo non faceva messa al mattino presto

ma a corciano non faceva suonare le campane neanche la domenica, solo a mezzogiorno.
La caccia di monte tezio non la ricordo, io ho avuto la caccia della forcella a monte tezio fino al 1995, poi fecero l'oasi e per forza maggiore fu dismessa. Chiama ho piacere di conoscerti. Vasco

aldorin

  • Vecchio profilo
  • Newbie
  • *
Risposta #27 il: 19/04/2011 - 18:02
complimenti a tutti
leggergi è un piacere e questo "spazio" del forum (come altri... del resto...) è davvero intrigante!

barzagnino

  • Vecchio profilo
  • Newbie
  • *
Risposta #26 il: 19/04/2011 - 16:42
x tutti i perugini non sò chi di voi ha conosciuto don andrea parroco di s.enea purtroppo morto da poco grande cacciatore di colombacci, la curia aveva un bosco sul monte tezio e lui da solo aveva impiantato un'appostamento per colombacci portando tutto il materiale a spalla su per il sentiero compreso tutto il cemento e i mattoni per costruire anche il casotto, durante il passo dei colombi era sempre a caccia,l'unico guaio erano due o tre donnine che a tutti i costi volevano andare a messa alle 7,30 del mattino, ma lui le convinceva che per andare in paradiso bastava anche la messa vespertina delle 19.ultimamente non potendo più salire sul palco si accontentava di stare sul capanno a terra ma anche da quella posizione riusciva a sparare qualche colpo, tutti quelli che lo hanno conosciuto erano soliti chiamare don andrea quello che nella sua vita a ucciso più colombacci che detto paternostri.

io alla veneranda età? di 70 anni lo ricordo con immenso piacere anche per le bellisssime serate passate in sua compagnia nella sua casa a s.enea dove era solito intrattenerci con spitate di fringuelli di cui era veramente ghiotto spero che se qualcuno di voi lo ha conosciuto lo ricordi con affetto come me.