Come molti di voi, penso, arrivo all'appostamento che è buio e me ne vado col buio, spesso anche il martedì e il venerdì; per questo motivo nelle giornate di caccia cerco di prendere quello che mi arriva «dal cielo»? e chiaramente, parlo di colombacci.
Non ho mai sforato nelle catture perché la mia linea di passo è modesta e spesso e volentieri torno a casa stanco morto e senza neanche un colombo nello zaino.
Anch'io penso che dopo tanti sacrifici e tanti giorni d'attesa è difficile rinunciare a una buona e fruttuosa giornata di passo tuttavia, la nostra caccia, quella nei boschi, sempre coi piccioni, spesso con gli amici, i cani sotto il capanno, un piatto di pasta insieme, questa caccia, non ha bisogno di grandi numeri.
I colombi riempiono il cuore anche se li vediamo alti e lontani nel cielo. Certo, facciamo di tutto per attirarli a noi ma questo non vuol dire che li vogliamo tutti, che tristezza sarebbe: tot avvistamenti, tot morti.
Il colombaccio ha una maestosità? e una dignità? che anche poche catture arricchiscono le nostre giornate e il nostro appostamento, per questo motivo non comprendo e mi indignano le stragi nelle riserve.