FORUM Club Italiano del Colombaccio

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Post - giamp50

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Archivio 2007-2014 / Re:sparo da fermo
« il: 23/12/2013 - 22:18 »
Be', se svetta cosi' su tutto il resto ...!
Se ha ramificazioni poderose ed allargate, foglie lobate e chiaro argentate nella pagina inferiore, corteggia liscia e chiara con cicatrici in rilievo potrebbe essere un Pioppo Bianco. Da noi pianta protetta in quanto indigena.

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Ovviamente il mio era un discorso di carattere generale, Badger.
Riguardo al Biondo Tu lo conosci e quindi solo Tu puoi giudicare.
Quello che comunque lascia perplessi e'la sua particolare docilita' ed affettivita', se fosse stato normalmente scorbutico e selvaggio ci poteva anche stare.
Ciao. 

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Archivio 2007-2014 / Re:Palco, tradizione e tecnologia.
« il: 22/12/2013 - 23:26 »
Porca pallina Denis, nella mia immensa ignoranza ho scambiato gli ultravioletti con gli infrarossi!!
Quindi rettifico, ghiande agli ultravioletti "buoni".
Ciao Denis, divertiamoci un pò a cavoleggiare!

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Così come per le caratteristiche fisiche anche quelle psichiche e relative reazioni neurologiche fanno parte del corredo trasmissibile per via genetica.
Ora se escludiamo dalla riproduzione un animale perchè fisicamente mostra delle tare, ugualmente dovremmo fare, ed ancor di più, per quelli che evidenziano problematiche comportamentali e specialmente per quegli animali che normalmente mostrano particolare mansuetudine ed attaccamento all'uomo, salvo che quell'anomalia abnorme comportamentale sia conseguenza di errato, e gravemente, dressaggio umano.
Un cane che si comporta nella norma, dimostra attaccamento e riconoscimento dell'uomo come capobranco, che cerca, trova e ferma alla grande, ma che allo sparo fugge, si nasconde o trema tra le nostre gambe, se comportamento non conseguente a scriteriate sparatorie da cucciolone, va escluso dalla riproduzione.
Ugualmente un piccione bellissimo, perfetto stantuffaio galleggiatore, se si butta di sotto alla posata del branco, va escluso dalla riproduzione.
Stessa esclusione per il perfetto volantino che con branco in planata non rientri.
Ugualmente per il colombaccio con turbe comportamentali da stress sonori. Lo si può utilizzare con gli occhialini, ma andrebbe escluso dalla riproduzione.
Poi naturalmente questo è solo il mio pensiero.   

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Archivio 2007-2014 / Re:Tutti timidi?
« il: 22/12/2013 - 22:21 »
Come non associarsi all'appello di Badger!
Come non aderire alle tesi di Denis!
Come non sostenere l'invito si Aldorin!
Come non rivedersi nella dichiarazione d'amore si Ribaltina!

Allora, Signori del Direttivo, date segno sella Vostra Presenza!
Allora, Signori Visitatori, iniziate ad entrare attivamente!

Se vogliamo che il Forum sopravviva, si espanda, sia una piazza virtuale di confronto e possa fare tendenza e' necessaria la partecipazione attiva di tutti e soprattutto delle Idee di tutti!

La diversita' delle idee e' sempre una ricchezza, i confronti e scontri, se condotti con rispetto reciproco, non portano a sterili polemiche ma ad approfondimenti e riflessioni tematiche che ci arricchiscono tutti e che sicuramente contribuiranno alla salvezza della vera Caccia.

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Archivio 2007-2014 / Re:Palco, tradizione e tecnologia.
« il: 22/12/2013 - 15:51 »
Ma si Vasco, non si può più perdere tempo con potature, concimi, trattamenti e quant'altro, un paio di bellissime querce centenarie sintetiche con ghiande irradianti infrarossi, e mobili su rotaia, sarà nella norma del futuro prossimo.

Tra le tante mie mancanze, Matteob, vi è anche quella di non utilizzare i rulli, sebbene ne abbia diversi.
Però dai, devi riconoscere che quella del radar e degli ultrasuoni non sarebbe in fondo in fondo una idea malvagia.
Te le immagini sui palchi le facce di quelli che si vedrebbero i branchi a 500-1000-2000mt immancabilmente virare di 45-90°!!! 

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Archivio 2007-2014 / Re:Palco, tradizione e tecnologia.
« il: 21/12/2013 - 22:10 »
Oltre all'automazione e gestione computerizzata della componente richiamatoria vi e' anche la questione basilare dell'avvistamento.
Ed allora perche' non dotarsi di un sistema radar e, meglio ancora, perche' non legarlo al software di gestione richiami, sarebbe proprio una f...ta!
Pensiamoci bene, il radar individua lo stormo od il singolo a dieci miglia, trasmette tutti i dati al software che li elabora, dimenticavo, lungo la vallata abbiamo installato anche dei potenti emettitori di ultrasuoni capaci con il loro disturbo di far deviare gli stormi, quindi il software gestendo gli ultrasuoni indirizza lo stormo verso di noi sempre sotto controllo radar, e la vocina sensuale del sistema computerizzato ci avvisa che fra 4 minuti e 12 secondi saranno a 500 mt. da noi ad ore 3.
Allora stancamente, un po' annoiati, scendiamo dall'amaca e carichiamo il fucile super tecnologico a punti rossi frammentati capace di auto inquadrare.
Alla fine sempre il software attiva il cane robot e lo indirizza ai recuperi.
Ma si, ammoderniamoci, non possiamo rimanere all'eta' della pietra!!!

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Mi intrometto abusivamente in una materia che non conosco, l'utilizzo del colombaccio come zimbello, ma non nello specifico, bensi' nel generale della gestione di allevamento animale.
Personalmente eviterei, cosi' come nei cani, di destinare alla riproduzione quei soggetti che mostrano nei comportamenti problematiche psichiche incompatibili con l'utilizzo destinato, od anche particolari sensibilita' che ne rendano particolarmente difficile e lungo il superamento.

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Archivio 2007-2014 / Re:sparo da fermo
« il: 20/12/2013 - 18:34 »
Di stanzializzati e svernanti sui pioppi ne ho sempre visti, anche a branchi, specialmente dove vi sono l'edere gli svernanti, ed in prossimita' di abbeveratoi gli stanzializzati o come prima posa per poi scendere.
Invece durante il passo no.
Dove avevo l'impianto in precedenza c'erano dei gruppetti di pioppi svettanti tra i 100 e 200 metri, sia a destra che a sinistra, ma non vi si posavano, anche quando mi sfilavano via andavano quasi sempre a posarsi sui pini sopra ai pioppi. Mentre la loro posa naturale erano le quercie ed in particolare una quercia rossa.
Anche attualmente, quercia e pini i branchi. Invece a volte i singoli o poche unita'hanno una particolare predilezione per un carpino alto e longilineo incastonato in una quercia, forse per la particolare posizione e composizione che permette loro sia di dominare alla vedetta che di infrascarsi alle eventuali poche compagne.
Poi chissa', penso che tutto dipenda dai posti e dalla conformazione del tutto!

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Archivio 2007-2014 / Re:sparo da fermo
« il: 17/12/2013 - 21:18 »
Dici di fare questa caccia da due anni, ora se da due anni l'hai fatta in questo impianto dovresti aver visto dove le palombe preferiscono posarsi.
Perchè la questione è proprio quella, individuare il punto naturale di posa. Difficilmente con i richiami si riesce a far posare il branco in un punto a loro non gradito.
Quindi prima cosa scoprire le loro preferenze ed assecondarle posizionando opportunamente i palchi.
Certo che cinque postazioni sono tante e, per arrivare alla posa, necessiterà assoluta disciplina di tutti, altrimenti i fallimenti si ripeteranno a catena.
Saluti.

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Archivio 2007-2014 / Re:sparo da fermo
« il: 17/12/2013 - 14:11 »
Ma non credo che sia una questione di piu' o meno professionalita'.
Siccome personalmente esercito sia al volo che a fermo credo di poter affermare che entrambi le forme sono entusiasmanti e di elevato livello, tutto dipende da come le si attuano.
Anche nel tiro a volo, se si attende fino a quando il branco non sia in posizione ottimale per il tiro incrociato dei vari attori presenti nei palchi od a terra, le emozioni saranno molte, ed anche in questo caso il branco sara' passato e ripassato a brevi distanze.
Se invece si sparasse a qualsiasi penna appena entrasse nel raggio utile di tiro, allora di caccia al colombaccio da palco non rimarrebbe assolutamente nulla!

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Archivio 2007-2014 / Re:sparo da fermo
« il: 16/12/2013 - 14:49 »
Salve Luciano,
innanzitutto complimenti per la Tua futura scelta, la posa è sempre emozionante anche se non sempre riesce.
Il grande Aldorin, Vasco ed altri, molto più esperti di me in materia Ti daranno sicuramente i consigli richiesti.
Personalmente credo che sarebbe più facile darTi qualche indicazione se Tu descrivessi il Tuo impianto, sia come posizione che come alberature.
Saluti.

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Figurati Luca, non avevo minimamente interpretato in quel senso, avevo solo risposto con una battuta.
Poi bisognerà pure tenere vivo ed allegro questo forum, anche se a volte posso dire delle castronerie!
Per i fringuelli non saprei, anche da noi tradizionalmente il loro passaggio lo si è sempre ritenuto pre-colombacci, ma poi vacci a capire, a volte si, altre no.
Personalmente penso che l'orizzonte ristretto di noi singoli palcari non ci consente spesso di ben valutare complessivamente il passo.
Voglio dire che spesso, e non si capisce veramente il perchè, i branchi indirizzano il loro ingresso dall'Adriatico in fasce costiere determinate, escludendone altre, e poi all'interno di quelle fasce magari prendere delle vallate si ed altre no.
Per cui magari in un giorno di ottimo passo io potrei avere anche l'impressione di un passo scarso.
Almeno questo per l'Adriatico.
Ciao.

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Archivio 2007-2014 / Re:Palco, tradizione e tecnologia.
« il: 10/12/2013 - 23:51 »
Ciao Matteo,
quest'anno la tua zona credo sia andata alla grande con il passo, ma il prossimo entreranno più bassi!

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Strano, non riesco a convincere neanche me stesso!
Dai Luca, si fa tanto per parlare, ciao.

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