FORUM Club Italiano del Colombaccio

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Post - massimiliano

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È stata una domenica in cui finalmente sono riprese tutte le varie forme di caccia in tutto l’ATC, non limitando lo spostamento al solo comune di residenza, a prescindere purtroppo da una stagione molto piovosa.

Come tutti voi ormai sapete questo è stato possibile grazie all’Ordinanza n° 117, firmata sabato 5 dicembre dal Presidente della Toscana Eugenio Giani, a cui diamo atto di aver mantenuto le promesse che in questi giorni aveva fatto riguardo alle attività venatorie, non limitando lo sforzo compiuto alla sola caccia al cinghiale, ma anche a tutte le altre forme. Un lavoro di squadra, ATC toscane, mondo venatorio e associazioni agricole. L’unione fa la forza. L’assessore Stefania Saccardi ha da subito ben compreso l’importanza che questo atto avrebbe avuto sia per il mondo venatorio che per quello agricolo.

Rivendichiamo a pieno titolo il nostro buon diritto ad esercitare la caccia; che, lo vogliamo ricordare, si svolge all’aria aperta e il più delle volte in solitaria. Oltre a questo, anche la volontà di riaprire il contenimento (art 37), la caccia di selezione nei distretti e la braccata al cinghiale con le nostre squadre, non solo darà seguito alla passione venatoria, ma si porrà a difesa delle nostre colture agricole di pregio. In questo modo, e grazie soprattutto all’azione delle 54 squadre dell’ATC, che prelevano l’85% del totale dei cinghiali abbattuti nell’ATC 3, sarà possibile perseguire l’obiettivo di riequilibrare la densità del cinghiale e degli altri ungulati sul nostro territorio.

In queste ore leggiamo le solite prese di posizioni imprecise e scontate di certe associazioni ambientaliste che non commentiamo, a lor signori non sta a cuore il problema Covid-19, ma l’abolizione della caccia.

Vogliamo quindi ringraziare il Presidente Giani e l’Assessore Saccardi per il lavoro svolto, ci sembra un buon inizio di legislatura.

 

Roberto Vivarelli

Presidente ATC 3 Siena Nord

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Buongiorno Renato..hai ragione.Credo che l'ordinanza sia abbastanza chiara. Un saluto.

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Vedere e chiedere in giro,se le altre Regioni "Orange" possono fare tutto ciò !


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Il Presidente della Regione Toscana Eugenio Giani ha firmato l’ordinanza, che entrerà in vigore domenica 6 dicembre, n. 117 del 05/12/2020 che consente l’attività venatoria nel periodo di permanenza della Toscana in zona arancione.

È consentito svolgere:

Attività di controllo faunistico ai sensi dell’art 37 della LR 3/1994 e nel rispetto delle condizioni previste;
Attività venatoria nel comune di residenza, domicilio o abitazione, nell’ATC di residenza venatoria e negli appostamenti fissi autorizzati dalla Regione
 

Vediamo nel dettaglio:

È consentito lo svolgimento dell’attività venatoria con le seguenti modalità:

– nel comune di residenza, domicilio o abitazione;

– nell’ATC di residenza venatoria;

– nelle Aziende Faunistico Venatorie, Agrituristico Venatorie e nelle Aree per l’addestramento e l’allenamento dei cani anche situate in comuni diversi da quello di residenza, domicilio o abitazione;

– nei distretti di iscrizione per il prelievo degli ungulati anche situati in comuni diversi da quello di residenza, domicilio o abitazione;

– negli appostamenti fissi autorizzati dalla Regione, anche situati in comuni diversi da quello di residenza, domicilio o abitazione, ai soli titolari dei medesimi; in presenza di appostamenti complementari, a non più di un frequentatore per struttura complementare.

L’attività venatoria è limitata ai soli residenti anagraficamente in Toscana ed esclusivamente all’interno dei confini amministrativi regionali. Non è consentita l’attività venatoria ai cacciatori con residenza anagrafica fuori dai confini amministrativi della Regione Toscana, anche nel caso di domicilio o abitazione all’interno del territorio regionale.

Alla luce di quanto contenuto nell’ordinanza si consiglia a coloro che per recarsi a caccia uscissero dal territorio del proprio Comune di residenza di munirsi di autocertificazione sulla quale riportare il numero dell’ordinanza (117 del 05/12/2020) e, nel caso di caccia agli ungulati, la squadra o il distretto di caccia di selezione al quale si è iscritti ed il numero di Appostamento nel caso della caccia alla migratoria.

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Ed ora a chi muoveva critiche su questo spazio alla Regione Toscana e al lavoro silente ma concreto delle grandi associazioni venatorie.....

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               !!!! ***** ECCOLA *****!!!!
CCT: IL PRESIDENTE GIANI HA FIRMATO L’ORDINANZA; DA DOMANI SI TORNA A CACCIA!
Pubblicato: Sabato, 05 Dicembre 2020 14:02 | Stampa | Email | Modifica
In Toscana, con il ritorno in “zona arancione” e con l’ordinanza appena firmata dal presidente Eugenio Giani in queste ore, sarà possibile andare a caccia all’interno dell’ATC di residenza venatoria.
Un risultato per il quale ci siamo battuti sin dal primo istante di classificazione della nostra Regione in fascia Rossa.
Il concetto di residenza venatoria ci è parso da subito un punto di forza per affermare un principio che salvaguarda tutte le forme di caccia rendendole possibili oltre il confine del solo comune di residenza anagrafica.
Questi i principali contenuti dell’ordinanza che emergono dalle notizie apprese dal presidente del Consiglio Regionale Antonio Mazzeo:
 Fino al permanere della classificazione di fascia arancione, l’esercizio dell’attività venatoria è consentito nel comune di residenza, domicilio, o abitazione;
 E’ altresì consentito l’esercizio venatorio nell’ATC di residenza venatoria, per tutte le forme di caccia, anche al di fuori del comune di residenza, domicilio o abitazione;
 E’ consentita l’attività venatoria negli appostamenti fissi anche se situati al di fuori dei comuni di residenza, domicilio o abitazione ai titolari degli stessi;
 E’ consentita l’attività venatoria all’interno delle Aziende Faunistico – Venatorie e Agrituristico Venatorie (AFV e AAV) ed aree allenamento ed addestramento dei cani (AAC) anche se situate in comuni diversi da quello di residenza, domicilio o abitazione;
 Per lo svolgimento della caccia al Cinghiale e per la caccia di selezione agli ungulati è comunque consentito lo spostamento per raggiungere e svolgere tale attività in caso il cacciatore sia iscritto

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 In attesa e con la speranza che tutto ciò venga confermato con l'ordinanza di stamani 

                  ***** !!!   GRAZIE  CCT  !!! ***** 

Grazie a tutti i vertici di questa grandissima ed unica confederazione di associazioni venatorie Toscane .   
L'unica che riesce a fare qualcosa di concreto per il mondo venatorio toscano.

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La Confederazione Cacciatori Toscani ,CCT ,rende noto che il Presidente Giani ha appena annunciato in diretta Facebook, che domani (sabato 5 dicembre, ndr) firmerà un'ordinanza che consentirà di esercitare la caccia da domenica 6 all'interno dell'ATC di residenza venatoria.
 
"Una posizione da noi sollecitata da settimane che sembra aver trovato attenzione" commenta CCT.


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Discussioni Generali / UNA MIGRAZIONE INSODDISFACENTE
« il: 05/11/2020 - 11:03 »
Sotto tono il passo degli abituali protagonisti alati
(03/11/2020)

In uno scenario sociale sempre più preoccupato per il contenimento del virus Covid-19 – apparso sulla scena europea all’inizio di questo funesto 2020 e che, dopo un’estate nella quale ha avuto una fase rallentata nella sua diffusione in Italia, alla fine di ottobre è riapparso, meno letale, ma comunque preoccupante e più incontrollabile – sembra che anche gli uccelli abbiano subito la negatività di un anno che tutti vorrebbero finisse al più presto, portando con sé tutte le amarezze e le delusioni che l’hanno contraddistinto, comprese quelle a livello ornitologico e venatorio. Durante la fase migratoria, infatti, le specie alate non hanno eccelso in abbondanza numerica sin da agosto (il mese estivo collegato per antonomasia all’apertura del periodo migratorio), così come nei mesi successivi che avrebbero dovuto regalare soddisfazioni agli appassionati ma che, purtroppo, non sono mai arrivate.
Il Centro europeo per le previsioni meteorologiche a medio termine ha classificato l’agosto 2020 tra i mesi di agosto più caldi in cui si sono registrate temperature di 0,9°C al di sopra della media, ma ben al di sotto della media dei periodi estivi più caldi registrati nel 2003, 2010, 2018 e 2019. Diverse ondate di caldo hanno determinato temperature molto più alte della media in Europa centrale e occidentale ma, anche a livello globale, si sono registrate temperature particolarmente sopra la media nel sud-ovest degli USA, nel nord del Messico, nel nord-ovest della Siberia e sulla maggior parte dell’oceano Artico. Le temperature dell’aria sopra l’oceano sono state per lo più sopra la media, sebbene nell’emisfero australe numerose regioni abbiano registrato temperature al di sotto della media. In questo contesto la migrazione post-nuziale ha visto uno scarso movimento di molte specie di transahariani che, rispetto gli anni precedenti, non si sono notati in gran numero. In particolare, va sottolineata la scarsa presenza della Balia nera che non ha eccelso durante il mese, per poi diventare quasi assente in settembre. Tra i Luì presenti, pochi i grossi e verdi e quasi assente il bianco. Non si hanno notizie particolarmente positive per il Beccafico e il Pigliamosche, quest’ultimo già da tempo in diminuzione.  Dalla seconda decade di agosto si sono avuti i primi timidi segnali di presenza del Prispolone, che ha poi protratto la sua migrazione con scarsi numeri sino alla fine del mese. Scarsi anche gli Stiaccini e i Culbianchi. Il Codirosso e la Capinera hanno mantenuto il loro trend positivo dopo una buona nidificazione nei territori a loro adatti. Nulla da segnalare, invece, per le anatre se non la presenza delle specie più comuni accompagnate dai limicoli come il Piro piro culbianco e il Piro piro boschereccio.
Il mese di settembre è stato considerato dai meteorologi il più caldo mai registrato in Europa, balzando al primo posto dei più caldi, con un’anomalia di ben 1,8°C rispetto alla media 1981-2010, di 0,2°C superiore al precedente record di settembre 2018. Le temperature sono risultate sopra la media su quasi tutto il Continente, ma con evidenze maggiori nel comparto nord-orientale. Da segnalare il caldo record in Francia a metà mese. Poche le aree con temperature al di sotto della norma, in particolare la Spagna, la Scozia e soprattutto l’Islanda. In Italia il tempo subisce comunque un improvviso cambiamento, con freddo e pioggia incessante nell’ultima decade del mese. Temperature che calano improvvisamente di 10-15°C, persino con neve.  Era da 50 anni che le temperature minime non scendevano così in basso in questo mese. A Milano e Torino, ad esempio, domenica 27 settembre si sono registrati rispettivamente 5 e 4°C di notte, ma i valori sono risultati molto bassi anche sul resto del Nord e in Toscana, con minime al di sotto dei 10°C. L’intensa fase di maltempo, innescato dalla discesa di aria fredda dal Nord Europa, termina negli ultimi giorni del mese con l’alta pressione che è pronta a riconquistare il terreno perduto e a ristabilire un tempo più stabile, almeno per qualche giorno. Nonostante tale situazione, a settembre il passo non aumenta il suo ritmo e le specie che solitamente appaiono in maggiori quantità hanno una presenza limitata. È il caso del Prispolone, della Cutrettola e della Balia nera, quest’ultima ancora più scarsa. Unica eccezione è rappresentata dal Lucherino, dallo Storno e dal Colombaccio che si presentano in buon numero. In ultimo, il Tordo bottaccio, che solitamente ha la sua prima grande apparizione nell’ultima decade del mese, quest’anno in molte zone si fa attendere, presentandosi alquanto sottotono nella media collina dove appaiono anche le prime Passere scopaiole e i primi, ma pochi, Pettirossi. Nelle campagne le poche Allodole sono accompagnate dal Culbianco e dallo Stiaccino, ma sempre con numeri ridotti. Tra gli anatidi si osservano le prime Alzavole e l’onnipresente Germano reale. Tra i limicoli continuano i movimenti migratori dei vari Piro piro, Pantane e, nelle zone più adatte, il Beccaccino fa la sua comparsa.
Arriviamo ad ottobre, il primo mese autunnale, che sul Mediterraneo centrale e sull’Italia si è manifestato decisamente in linea con i parametri tipici stagionali. Un mese che ha mostrato in prevalenza tempo uggioso, affondi depressionari ricorrenti e naturalmente piogge diffuse su buona parte del territorio. In riferimento all’Italia le azioni instabili hanno interessato frequentemente le nostre regioni a vari passi. Tuttavia, gran parte dell’Europa centro-settentrionale ha avuto piogge sopra la norma, che diffusamente hanno colpito anche il Centro-Nord dell’Italia. Piogge mediamente nella norma al Centro-Sud, salvo qualche surplus sui settori appenninici tra Campania Lucania e sulle aree interne calabresi e, invece, piogge un po’ sotto la norma sulla Sicilia, sull’Abruzzo centro-orientale e su buona parte della Sardegna. Relativamente all’andamento termico, gli impulsi instabili ricorrenti e in prevalenza di matrice nord-atlantica hanno favorito temperature spesso più fresche della norma, tant’è che nel complesso è prevalsa un’anomalia negativa su gran parte del territorio, fino anche a 2/3°C in meno rispetto alle medie tipiche del periodo. Ottobre vede una più consistente presenza del Tordo bottaccio, specie per la quale, grazie ai diversi studi sulle migrazioni dei Turdidi, è stato appurato con certezza che gli individui che passano da noi provengono dall’Est\Nord-Est dell’Europa con rotte Nord-Est/Sud-Ovest. Ma quest’autunno i numeri che riguardano la presenza della specie sono stati sempre relativamente modesti rispetto agli scorsi anni, anche durante le “furie” avvenute nei giorni 1, 10 e 19 in cui si sono presentati con un numero leggermente più consistente. Durante queste piccole furie si sono registrati anche i primissimi Tordi sasselli, in particolare il 28 e il 31. E, mentre in Francia i primi del mese viene segnalato un ottimo passo del Tordo bottaccio, senza indicarne però la giusta proporzione, nel Nord Italia il Pettirosso, nella seconda decade, si presenta più numeroso, unitamente al Luì piccolo. Continua la buona presenza del Lucherino, dello Storno e del Colombaccio e sono ancora presenti alcuni transahariani ritardatari come il Culbianco che si fa vedere con gli ultimi contingenti sino alla terza decade del mese nella quale aumentano ancora le segnalazioni di Pettirossi. Nella seconda decade del mese appaiono i primi piccoli gruppi di Fringuelli, ma sempre in numero scarso. Da segnalare le primissime Peppole e Cesene che, comunque, non entusiasmano gli osservatori e si sottolinea l’assenza del Frosone. Intanto, nelle campagne Pispole e Spioncelli compensano la scarsa presenza del Fanello. Non si hanno, infine, notizie entusiasmanti sulla Beccaccia, mentre il Beccaccino, come alcuni altri anatidi, si osserva in numero contenuto nelle aree umide.
In questo scenario ornitologico si conclude anche ottobre, ma la migrazione di quest’anno da tutti gli appassionati verrà ricordata come strana e sottotono, soprattutto per quanto riguarda i grandi e tradizionali protagonisti di questo bellissimo fenomeno naturale, e cioè i Tordi, i Fringuelli e i Frosoni. Ma i tempi, le stagioni, i primi freddi autunnali, la caduta delle foglie, l’aria divenuta frizzante ed eccitante dopo la tranquillità estiva, fanno sempre sognare coloro che sperano nei migranti alati che appaiono nei cieli tersi. Il profondo fascino dell’enigmatico rito della migrazione e la bellezza dell’autunno nelle campagne italiane fa sempre godere chi li sa
cogliere anche nella sua altalenante dimostrazione.
(Note redatte da Walter Sassi al 31/10/2020)
https://www.anuu.org/il-passo_38_0_0_ita.html

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Infatti è cosi !

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Di certo hai ragione ! di certo...

Ma nell'ordinanza n°50 punto 2 i capanni e tantomeno gli appostamenti fissi non vengono menzionati.

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Buongiorno Massimo..trattasi comunque di una FAQ .

https://www.toscana-notizie.it/-/cocoronavirus-cosa-%c3%a8-consentito-e-cosa-no-con-l-ordinanza-50-del-3-maggio.-nove-%c2%a0risposte-a-9-faq

Nello specifico,di scritto nell'ordinanza n°50,non c'è nulla !

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Discussioni Generali / Re:giorni odierni
« il: 26/04/2020 - 16:46 »
Ho cominciato a andare a caccia ancora prima di aver imparato a leggere e scrivere.
La sera, dopo cena, guardavo la distesa di bossoli accomodati sul tavolo di cucina pronti a ricevere la dose di polvere e di piombo.
La notte mi svegliavo per sentire mio padre che usciva di casa quasi di soppiatto dopo aver consumato un caffè veloce e accarezzato il cane che scalpitava come io scalpitavo.
Più tardi, ammesso tra i partecipanti al rito, mi svegliavo ad ore antelucane e poi vestito di tutto punto, con ai piedi gli stivali di gomma neri, perchè altro non esisteva per i ragazzi quasi bambini, andavo a svegliare il genitore che  a dire la verità aveva il sonno un po' duro, lesto poi ad accomodarmi sul sedile della lambretta dove pativo un freddo birbone perchè il misero parabrezza non mi offriva riparo. Ottobre allora era un altro ottobre, faceva freddo prima di giorno.
Ma ero il primo a scendere per affacciarmi al di là del crinale delle Raticosa a scrutare nel buio.
Veloce, una scheggia nel correre a raccogliere gli uccelli che il mancino staccava con regolarità dal transito ininterrotto che ci sorvolava.
Il mondo era mio e anche quello storno che, precipitando dal branchetto, era andato a infilarsi nel bar sul valico dove un secondo dopo ero entrato, trafelato ma deciso, affermando, "lo storno è mio".
E cosa volete allora che mi faccia paura? Il coronavirus? No, l'unica paura, l'oscuro timore che non oso confessare è quello di quell'alba, spero lontana, ma che verrà, nella quale dovrò rinunciare ad un altro giorno di caccia perchè l'età, qualche malanno  o chissà cosa altro mi costringeranno a casa. Questo e solo questo mi fa paura, del resto la nostra passione ci insegna che ogni giorno si vive e si muore e a volte la differenza tra l'una condizione e l'altra è veramente ridotta ad una sliding door, una porta girevole, a seconda  quale scegli di imboccare tutto può cambiare.E' inutile avere paure oscure, farsi cambiare la vita da ciò che non puoi controllare, segui i consigli, cerca di essere prudente ma più di questo caro virus non ti concederò e sto già preparando un bel supporto doppio sul quale accomodare un paio di ribaltine da manovrare con un filo solo, beccati questo virus dei miei stivali!

Leggendoti Massimo hai fatto rivivere in me quei momenti e quei profumi del primo mattino svegliato da babbo per andare a fare la "levata" a piccoli uccelletti !. Impossibile scordare i mondi,i sogni e gli istanti di quelle felicità .....fuck virus

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Discussioni Generali / Re:giorni odierni
« il: 23/04/2020 - 12:42 »
Grazie Francesco..grazie a te e al dott.Purgone per le competenti disamine che ci avete illustrato. Saremo sempre attenti e ben lieti di leggervi nelle vostre considerazioni mediche.
E che ad ottobre,da sopra la tesa,la brezza mattutina abbia il solito profumo di sempre...................

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Discussioni Generali / Re:BUONA PASQUA
« il: 12/04/2020 - 09:43 »
In attesa di ottobre..e di tempi decisamente migliori...
una sincero augurio di Buona Pasqua a tutti gli amici del sito !

Massimiliano

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