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Colombaccio Scientifico / Re:ISOTOPI ed origine dei Colombacci
« il: 03/12/2013 - 10:03 »
D'accordo su qualsiasi tipo di approfondimento che consenta di conoscere meglio la specie e di dare un contributo alla salvaguardia.
Però vorrei segnalare che i dati per essere utilizzabili e soprattutto spendibili devono essere omogenei e rilevati con metodi standardizzati. Ad esempio la lunghezza dell'ala si può prendere solo con un cosiddetto "cordometro" una specie di righello con fermo che hanno gli inanellatori (io sono aspirante); oppure il muscolo ha una numerazione fissata dall'euring che bisognerebbe insegnare a tutti i rilevatori; oppure ancora, un animale con collare completo può, come sappiamo essere un giovane (dai lavori di Sauro circa il 27% dei collaroni sono in realtà giovani dell'anno), ma per riconoscerlo i rilevatori devono saper valutare i contrasti di muta sulle copritrici primarie. Non è difficile, ma bisogna fare un minimo di addestramento. Il tutto non per fare il difficile, ma per rendere il nostro futuro lavoro scientificamente attendibile e non criticabile come "Materiali e metodi".
Basta a mio avviso che il Direttivo del Club, fissi le operazioni da fare e quale addestramento è necessario e se è necessario. Ad esempio il peso è un dato che necessita solo di una bilancina digitale di precisione (per il colombo basta al grammo), e lo possono fare tutti senza problema.
Federico
Però vorrei segnalare che i dati per essere utilizzabili e soprattutto spendibili devono essere omogenei e rilevati con metodi standardizzati. Ad esempio la lunghezza dell'ala si può prendere solo con un cosiddetto "cordometro" una specie di righello con fermo che hanno gli inanellatori (io sono aspirante); oppure il muscolo ha una numerazione fissata dall'euring che bisognerebbe insegnare a tutti i rilevatori; oppure ancora, un animale con collare completo può, come sappiamo essere un giovane (dai lavori di Sauro circa il 27% dei collaroni sono in realtà giovani dell'anno), ma per riconoscerlo i rilevatori devono saper valutare i contrasti di muta sulle copritrici primarie. Non è difficile, ma bisogna fare un minimo di addestramento. Il tutto non per fare il difficile, ma per rendere il nostro futuro lavoro scientificamente attendibile e non criticabile come "Materiali e metodi".
Basta a mio avviso che il Direttivo del Club, fissi le operazioni da fare e quale addestramento è necessario e se è necessario. Ad esempio il peso è un dato che necessita solo di una bilancina digitale di precisione (per il colombo basta al grammo), e lo possono fare tutti senza problema.
Federico