FORUM Club Italiano del Colombaccio

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Topics - colombaiosenese

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Zanoni lascia il Parlamento europeo
   

 Nonostante la valanga di voti al Pd, Andrea Zanoni non ce la fa a trovare la riconferma tanto sperata. Le preferenze prese nella circoscrizione nord - est si fermano a quota 39.800, classificando il nostro acerrimo "nemico" al 10° posto tra i più votati nel Pd tra Trentino, Friuli, Veneto ed Emilia Romagna. In tutto nella circoscrizione nord-est c'erano in palio 13 seggi, quindi non dovrebbe esserci niente da fare per l'onorevole anticaccia. 

Con ogni probabilità, a meno di eclatanti rinunce e riposizionamenti, Zanoni dovrebbe essere definitivamente fuori dal Parlamento europeo. Lo conferma anche un suo post su Facebook: "Purtroppo queste preferenze - dice -  non sono bastate per essere rieletto. Ringrazio di cuore tutti coloro che nella campagna elettorale mi hanno aiutato".

 
Nella stessa circoscrizione, tra i sostenitori della caccia,  fanno il pieno di preferenze la capolista Alessandra Moretti (230.009 preferenze) e Paolo De Castro, europarlamentare uscente molto attivo sulla difesa della caccia in Europa, che raggiunge 84.277 voti.
 

http://www.bighunter.it/Caccia/ArchivioNews/tabid/204/newsid730/15078/Default.aspx

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Archivio 2007-2014 / BECCACCIA MONITORATA (strabiliante)
« il: 20/05/2014 - 11:10 »
La beccaccia monitorata dal Veneto percorre 6200 km
 

 Novità da Scolopax Overland, il progetto di monitoraggio satellitare che vede la collaborazione dell’Associazione specialistica “Amici di Scolopax”, il Dipartimento di Biologia dell’Università di Padova, l’Azienda della Regione Veneto - Veneto Agricoltura e l’Ufficio Avifauna Migratoria di Federcaccia.   Lo scorso 10 maggio, con 4 giorni di anticipo rispetto la scorsa primavera, la beccaccia “VENETO 2” è giunta nel suo areale di riproduzione nella regione russo-siberiana di Krasnojarsk. La beccaccia era stata fornita di trasmettitore satellitare nella primavera del 2013 sulle sponde del fiume Piave, nelle campagne della provincia di Treviso. 

In questa primavera 2014, per il secondo anno consecutivo, ha percorso il lungo viaggio di migrazione sorvolando i cieli di tutto il Paleartico Occidentale per oltre 6.200 km giungendo per la terza volta oltre il 101° meridiano dove ritrova verosimilmente il suo sito natio. Nella osservazione della tempistica dei viaggi si evidenzia che la beccaccia pur percorrendo “autostrade del cielo” diverse e partendo con circa 15 giorni di anticipo (18 marzo) rispetto la scorsa stagione (2 aprile) è giunta a destinazione “quasi” nella stessa settimana di maggio (4 giorni di anticipo).

Grazie anche alle informazioni fornite da questa femmina adulta di beccaccia - si legge in una nota di Federcaccia - prende forma un prezioso mosaico di dati circa la dinamica e la tempistica della migrazione, fonte imprescindibile per una obiettiva e corretta conoscenza e gestione della specie.
 
http://www.bighunter.it/Caccia/ArchivioNews/tabid/204/newsid730/15036/Default.aspx

ps.  perdonate ....a me tutto questo affascina e fà volare la mia mente come fossi un bimbo !

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Brogioni Fernando
Presidente CLUB COLOMBACCIO Poggibonsi
    BROGIONI FERNANDO

RISPETTABILISSIMO ASPIRANTE SINDACO.

In un momento così altamente delicato per la
nostra nazione, può apparire superfluo e di poco conto questa nostra
richiesta, dopo una sua eventuale, auspicabile elezione, in materia
venatoria e nella fattispecie le normative sugli appostamenti fissi di
caccia.

La sentenza della Corte Costituzionale ha messo in condizione la regione
Toscana di emanare una legge e cioè la Legge regionale 12 novembre 2013, n.
65 Modifiche alla legge regionale 12 gennaio 1994, n. 3 (Recepimento della
legge 11 febbraio 1992, n. 157 e che di fatto sanerebbe l’intero comparto in
questione.

Di fatto perché adesso spetta o spetterebbe ai comuni e ai rispettivi piani
urbanistici regolamentare o meno tramite SCIA gli stessi appostamenti .
Come Club il Colombaccio,organizzazione nata a fine anni 90 per tutelare
anche la caccia tradizionale da palco al colombaccio e da anni attivamente
presente sul territorio locale e Nazionale con operazioni tese a conoscere -
censire l’intero comparto venatorio colombaccio, siamo qui a ChiederLe
cortesemente come intenderebbe muoversi lei e la sua giunta, una volta
eletti dal popolo sovrano in materia appunto di APPOSTAMENTI FISSI.
Sempre con la massima stima per la sua persona e certi di una sua cordiale
risposta,avremmo piacere conoscere il proprio orientamento su tutte le
tematiche faunistiche venatorie ambientali competenti nel proprio comparto
comunale.

In attesa di un SUO cortese riscontro cordialmente salutiamo.

Presidente CLUB COLOMBACCIO Poggibonsi

BROGIONI FERNANDO



Brogioni Fernando

Sede Nazionale

Via Camaldo N° 29

Poggibonsi
Tel. 339-2239142

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Iniziativa del Club il Colombaccio di Poggibonsi che ha preso il via  nella giornata di ieri recapitando ai 5 candidati Sindaci di Poggibonsi lo scritto sopra riportato.Il fare seguirà con la consegna celere di tali auspicabili chiarimenti,a tutti i candidati Sindaci dei comuni ricadenti nel comprensorio valdelsano.

Il Club del Colombaccio di Poggibonsi terrà informato per eventuali sviluppi dell'iniziativa.

Massy

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Si è svolta ieri sera 11-05-2014,in una fattoria in prossimità della Strolla,il consueto ritrovo organizzato dal Club il Colombaccio di Poggibonsi,per il convivio stagionale a base di baccelli,formaggi e salumi tipici della nostra amata terra di Toscana.

La serata è stata l'occasione per il ritrovo dei colombai più rappresentativi della cultura venatoria tradizionale della caccia al colombaccio valdelsana.
Un antipasto per quello che potrà essere la FESTA NAZIONALE del COLOMBACCIO di POGGIBONSI,che si terrà alla Strolla il 07-08-2014

Graditissima la presenza anche di ex campioni professionisti del mondo del ciclismo,entrati a far parte stabilmente da anni,nel fantastico mondo del pianeta colombacciaio valdelsano.

Per l'ottima riiuscita della baccellata,doveroso un grazie alla famiglia Guglielmucci,che da anni orami mette a disposizione del club,gratutitamente,la propria proprietà per serate del genere.........a tutti i volontari lavoratori che contribuiscono alla nascita e riuscita della cena ...e al nostro mai domo presidente Fernando Brogioni,un'icona del mondo venatorio migratorista della Val d'elsa.
L'intero incasso della serata sarà devoluto in beneficenza.

ps: il vino,che da queste parti è di molto bono,è scorso tra i tavoli come fiume in piena rendendo assai difficoltoso il rientro ai dormitori classici della specie in questione..e cioè il colombaio..  ;)

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Animalisti pronti al voto, ma i candidati scarseggiano

   

 C'è chi vota con la testa e chi con il cuore stracolmo di buoni sentimenti per cani e gatti. Anche in occasione di questa tornata  elettorale, un nutrito di sigle animaliste, che fa capo alla Federazione italiana Associazioni Diritti Animali e Ambiente (leggi Brambilla), ha promosso un programma in punti da far sottoscrivere ai candidati alle europee, al motto di “gli animali non vanno alle urne, ma i loro compagni umani sì”.

Nel documento si chiede: il riconoscimento effettivo degli animali nella Legislazione europea come “esseri senzienti”; l’estensione del nostro divieto di uccisione di cani e gatti e lo sviluppo di programmi di prevenzione del randagismo, un’Unione Europea libera dai delfinari e dai circhi, e da tutti i luoghi di prigionia, il divieto di cacciare e importare animali selvatici ed esotici, per cattività o compagnia, Il divieto di importare e uccidere animali di specie “invasive aliene”, stop alla vivisezione e incentivi alla ricerca senza uso di animali, alimentazione per tutti, vegetale e sostenibile: l’Europa può e deve favorire il consumo di proteine vegetali riducendo l'impatto ambientale, il divieto di allevare animali per le pellicce.

A firmare il manifesto animalista sono stati in pochissimi per ora. Ecco i nomi:
 
 
NORD OVEST (Lombardia, Piemonte, Valle d’Aosta, Liguria):

Giovanni Toti, Daniela Lazzaroni, Cristina Striglio per Forza Italia. Edoardo Gandini per Scelta Europea (Centro Democratico, Scelta Civica, Fare per fermare il declino), Monica Frassoni, Alessandro Rosasco, Oliviero Alotto, Gianemilio Artigà, Michela Volpe, Angelo Spanò, Rossano Bibalo (Green Italia - Verdi europei). Daniela Padoan (L'Altra Europa con Tspiras); Daniele Viotti (Pd).

NORD EST (Veneto, Trentino Alto Adige, Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna)

Andrea Zanoni (Pd), Francesca Rescigno (Forza Italia)

CENTRO (Lazio, Toscana, Umbria, Marche)

Goffredo Bettini (PD), Marco Furfaro (Tspiras), Niccolò Rinaldi (Scelta Europea), Marco di Gennaro, Dario Tamburrano (Movimento 5 Stelle), Francesco Alemanni, Angelo Bonelli (Green Italia), Gian Piero Joime (Io Cambio)

 
SUD (Campania, Abruzzo, Molise, Basilicata, Puglia, Calabria)

Laura Ferrara (Movimento 5 Stelle), Angelo Bonelli (Green Italia) ì

ISOLE (Sicilia, Sardegna)

Paola Sobbrio (Movimento 5 Stelle), Antonio Mazzeo (Tsipras), Ylenia Maria Citino (Forza Italia)

http://www.bighunter.it/Cani/ArchivioNews/tabid/207/newsid729/14973/Default.aspx

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Caccia, il ministro dell'ambiente Galletti: “Richiami vivi pratica inaccettabile, serve exit strategy”

Il titolare dell’Ambiente in sintonia con la campagna lanciata dalla Lipu-Birdlife Italia e sostenuta da un gruppo di associazioni fra cui Enpa e Lav, nonché da diversi parlamentari, con cui si chiede l’abolizione delle esche viventi a scopo venatorio

“SONO CONVINTO che quella dei richiami vivi, ancorché antica e radicata in molte regioni italiane, sia una pratica inaccettabile. Avvierò con il Ministero dell’Agricoltura, competente assieme all’Ambiente nella materia, una interlocuzione serrata per definire una road map che, al di là della doverosa osservanza delle normative comunitarie, individui una exit strategy, anche europea, da questa prassi”. A parlare così, oggi, è il ministro per l’Ambiente Gian Luca Galletti (Unione di centro ndr) , che si rivela in sintonia con l’opinione pubblica sollevata dalla campagna lanciata dalla Lipu-Birdlife Italia (oltre cinquantamila firme raccolte) e sostenuta da un gruppo di associazioni fra cui Enpa e Lav, nonché da diversi parlamentari, con cui si chiede l’abolizione delle esche viventi a scopo venatorio.

Proposto dalla Lipu, un emendamento alla Legge Europea 2013 (ex legge Comunitaria) che probabilmente andrà in aula subito dopo le elezioni europee, vieterebbe una volta per tutte cattura, detenzione e utilizzo delle decine di migliaia di uccellini ogni anno imprigionati, reclusi al buio in gabbie minuscole e sordide, spesso accecati e bombardati di ormoni, al solo scopo di confondersi e dispiegare la propria voce nella stagione sbagliata per attrarre nella trappola assassina dei cacciatori i propri simili. Tordi, merli, pavoncelle, colombacci, allodole, sono solo alcuni fra i volatili destinati a prigionia, torture e morte, spesso al centro di traffici e importazioni irregolari, ben difficilmente controllabili poiché l’anellino che identifica gli animali che a ogni cacciatore è permesso detenere – fino a quaranta – non di rado viene illecitamente trasferito da un individuo all’altro.

A sottoscrivere l’iniziativa Lipu, richiedendo al nostro Governo di mettere fuori legge la ripugnante usanza, in questi giorni si sta schierando una fitta compagine di intellettuali, musicisti, personaggi dello spettacolo. Fra loro Susanna Tamaro, Licia Colò, Vivian Lamarque, Massimo Wertmuller (“già la caccia moderna, col fucile, è una gran vigliaccheria; mutilare e segregare esserini indifesi è un gesto inqualificabile”), Daniele Silvestri, Tessa Gelisio, Francesco Pedretti, la violinista Francesca Dego (“orribile, intollerabile; sono cresciuta sulla punta nord del lago di Como, dalle nostre parti tanta fauna viene sterminata fra bracconaggio e deroghe venatorie”).

Già, le deroghe. Proprio per via delle deroghe di caccia, l’Italia è stata più volte oggetto di procedure di infrazione e condanne comunitarie. L’ultima procedura attivata (2006/2014) risale a poche settimane fa e riguarda appunto i richiami vivi, considerato che la cattura degli uccelli selvatici, poi utilizzati come esca, è vietata dalla direttiva Uccelli. In un tentativo di risposta, politica e istituzioni di casa nostra sembrano barcamenarsi alla ricerca di compromesso: per adesso la soluzione proposta dal Governo è continuare in deroga a permettere la cattura di questi sventurati animali.

“Dal punto di vista tecnico” dice il ministro Galletti “si è cercato di definire un percorso che potesse consentire un rapido riscontro a quanto sollevato con la Procedura d’Infrazione. L’emendamento proposto dal nostro Ministero permette di rispondere ai rilievi mossi della Commissione Europea: è un intervento più puntuale rispetto a quanto richiesto dalle Associazioni e proprio per questo con maggiori possibilità di rapido accoglimento rispetto a interventi più radicali”. Aggiunge il parlamentare Pd Michele Bordo, presidente delle Politiche UE della Camera e relatore della Legge europea, che spiega: “La norma sui richiami vivi è contenuta nell’articolo 13, che non esprime un giudizio di merito sul tema dei richiami vivi ma ha esclusivamente l’obiettivo di sanare la procedura d’infrazione”.

Ma davvero la proposta del Governo risponderebbe alle obiezioni europee? “Assolutamente no”, ribatte Danilo Selvaggi, direttore generale della Lipu-Birdlife Italia, “e lo dimostra il fatto che, ricevuto a dicembre l’emendamento proposto dal Governo, la Commissione europea ha subito messo in mora l’Italia, spiegando che le deroghe possono svolgersi solo in via eccezionale, per ragioni valide e ben motivate e in assenza di soluzioni alternative alla concessione della deroga stessa. Ebbene, questo è il nodo principale che ci contesta l’Europa: esistono soluzioni alternative alla cattura degli uccelli selvatici per farne richiami vivi. Ad esempio si può cacciare senza richiami.

L’articolo del Governo è dunque insufficiente”, conclude Selvaggi, “al contrario dell’emendamento proposto dalla Lipu, che risponderebbe alle richieste dell’Europa, senza peraltro causare ulteriori disastri gestionali comportati da nuove deroghe, e soprattutto cancellerebbe dalla storia una delle pratiche più violente contro gli animali selvatici. Perciò ci appelliamo al ministro Galletti e all’onorevole Bordo: diano parere favorevole all’emendamento e non perdano questa preziosa chance”. “Se qualche deputato presentasse questo emendamento, ed esso passasse il vaglio dell’ammissibilità, allora ci si esprimerebbe nel merito” commenta Bordo. “Non ho ancora indicazioni dal mio gruppo, ma, a livello personale, sarei favorevole all’abolizione dei richiami vivi”.

di MARGHERITA D’AMICO

http://www.repubblica.it

http://www.ilcacciatore.com/2014/05/09/min-galletti-richiami-vivi-pratica-inaccettabile/

 


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Giornata Mondale degli Uccelli Migratori

Network per la conservazione, tutela e ripristino ambientale con il suo Comitato Tecnico Scientifico al quale afferiscono esperti in materia floro-faunistico-ambientale inclusa la legislazione del settore, vuole celebrare la Giornata Mondiale degli Uccelli Migratori (WMBD) con una riflessione.
Un augurio ed un auspicio per molti cacciatori italiani che, investendo capitali e passione in progetti di recupero ambientale, hanno operato nel ricreare nuove zone umide da aree rurali abbandonate per migliaia di ettari.
Sebbene essi utilizzino queste zone umide per la caccia durante un limitato periodo (tardo autunno e mesi invernali) essi fortemente operano per la protezione dei migratori e dei loro habitat creando nuove zone per la migrazione, la sosta e la riproduzione di molte specie di Uccelli. Questi cacciatori migliorano la natura e la biodiversità divenendo motivo di orgoglio per tutta la categoria con una positiva azione spesso sconosciuta alla pubblica opinione non solo in Italia ma in tutto il Mondo.

Allo stato attuale, in Italia, abbiamo un alto numero di Aree Protette come Parchi, Oasi e Riserve Naturali ma in molti casi esse non sono ben gestite o protette in modo appropriato per l’intero patrimonio ambientale con una costante perdita di habitat e biodiversità.
Questo è il caso della Riserva del Litorale Romano nei pressi di Roma (Lazio) dove una cattiva gestione rischia di causare un declino per molte specie di Uccelli Migratori. Celebrando il WMBD in questa vasta area del Centro Italia noi vogliamo aumentare la conoscenza dei cittadini sull’importanza e ruolo degli Uccelli Migratori e delle Zone Umide all’interno della “rete” Europea e delle sue Aree Protette.

http://www.ilcacciatore.com/2014/05/08/giorna-mondale-degli-uccelli-migratori/

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Archivio 2007-2014 / L'EQUILIBRIO DELLA RAGIONEVOLEZZA
« il: 07/05/2014 - 18:17 »
Veneziano risponde a Tozzi sulle pagine de l'Unità


 Continua la polemica sulle posizioni anticaccia di Mario Tozzi, recentemente enfatizzate da un post della rubrica di Andrea Satta sul quotidiano l'Unità (vedi notizia BigHunter). Oggi l'Unità pubblica la replica del Presidente nazionale di Arci Caccia, Osvaldo Veneziano, che con Tozzi si era scontrato anche nel corso di un recente dibattito radiofonico beccandosi l'augurio di "una palla in fronte" dall'ex Presidente del Parco dell'Arcipelago Toscano. Pubblichiamo di seguito il testo integrale della lettera di Veneziano, che ha inviato anche alla nostra redazione.


Egregio Direttore,
mi auguro, grazie alla sua attenzione, di avere lo spazio per un “contraddittorio” con quanto scritto da Andrea Satta “Dio è morto” sull’Unità del 27 aprile.

Qualche osservazione vorrei farla sulle dichiarazioni del Prof. Tozzi in parte riportate nell’articolo. In Italia è la legge “vera” che tutela la fauna patrimonio indisponibile dello stato e dei cittadini e contestualmente detta le regole per l’attività venatoria. Non è un’”annunciazione” ma è un fatto. Merito ai cacciatori - politici di un tempo, il senatore Carlo Fermariello e l’on. Giacomo Rosini che tra gli altri la scrissero e, grande plauso alla “mamma dell’ambientalismo italiano” l’on. Laura Conti che “ideò” articoli qualificanti della normativa.

La storia politica testimonia che culture pur diverse hanno potuto trovare una sintesi che si è dimostrata utile agli interessi generali della comunità. Così “la caccia” che taluno “criminalizza” o definisce “ludica” con tono sprezzante, trovò solida legittimazione in una normativa “equilibrata”. Gli italiani quando invitati a misurarsi su caccia si o no, in grande parte hanno segnalato l’inutilità di un “voto” di “scontro” sia in Referendum nazionali che regionali. Quando si dice la saggezza popolare …

La “caccia sostenibile” a livello europeo ha messo insieme ambientalisti e cacciatori. L’autorevolezza della rappresentanza di Birdlife International non è in discussione, tanto è che firma accordi con i cacciatori e, non è prevista l’”impiccagione”. Anche in Italia in realtà c’è più collaborazione diffusa nei territori di quanto si vuol far credere: però il “clamore” mediatico c’é grazie agli  “insulti”.

Io rispetto la cultura animalista pur non condividendola; credo che altrettanto rispetto meriti chi va a caccia, chi alleva pecore e chi maiali o polli, ecc. e quanti si ritrovano piacevolmente a tavola  con piatti di carne o pesce.

Contrariamente a quanto scritto nell’articolo credo anche che tagliare gli alberi è “affetto” necessario per il bosco, (purché autorizzati) e così lo è raccogliere correttamente funghi e tartufi o mangiare quanto “nasce” nell’orto o produrre uva o  girasole. Talvolta qualche “specie selvatica” troppo numerosa avversa con una presenza “invasiva” il lavoro meritorio di agricoltori e/o allevatori nel produrre tanta “buona” alimentazione che, qualifica il nostro paese nel mondo.

Io mi auguro un futuro con la campagna italiana, frequentate da tanti ovini,  suini, polli e tacchini in numero da garantire che almeno modiche quantità di “proteine animali” possano essere disponibili anche per quanti oggi non possono permettersela.

Credo anche si debba lavorare perché ci siano mari, laghi, fiumi non inquinati ove si “moltiplichino” i pesci e qualcuno possa finire a “tavola” per creare occasioni di lavoro anche a qualche giovane.

Mi auguro che donne e uomini possano avere reddito sufficiente per una buona qualità della loro vita dall’agricoltura, dall’allevamento, dal taglio “conservativo” del bosco e anche dalla pesca e della caccia fatte con “parsimonia”.

Sono fiducioso che questo paese sia visitato da tanti turisti e che alcuni di loro anche  in numero maggiore rispetto all’oggi possano apprezzare la bistecca “chianina” e il lardo di “Colonnata”, e spero che questi prodotti possano raggiungere anche altre tavole nel mondo, ed essere accompagnati dal prosciutto di cinghiale e dal Brunello.

 Spero in un mondo dove ci siano in numero “giusto”, presenze di cinghiali, volpi, fagiani, lepri e caprioli ecc. e credo che l’uomo cacciatore saprà ancora meglio “coltivare” d’intesa con gli agricoltori, gli ambientalisti e il mondo scientifico l’equilibrio delle popolazioni animali selvatiche e della volpe richiamata con specifica attenzione nell’articolo. (Necessariamente controllata: a Londra nei parchi sparano la notte, i “tiratori scelti” o usano gas letali, e senza il “clamore” che in Italia  serve anche a manipolazioni politiche).

Amore per la natura per gli animali lo esprimono anche coloro che li allevano e li commerciano e amano restare a vivere nel loro territorio. Molti allevatori vogliono continuare l’attività dei genitori e farne una prospettiva per i figli. Amano il “creato” tanto quanto chi presiede un parco oggi e domani un altro. E’ grazie alle tasse pagate dai cittadini (senza discriminazione di chi è più o meno animalista) che vivaddio esiste anche il “diletto” di fare il presidente di un’area protetta.

Io ho amore alla caccia (dal www.treccani.it/vocabolario/amore) come tanti che in Italia e nel mondo sono consapevoli di quanto questa “cultura” caratterizza la vita di persone “normali” e, per quanto letto, credo che abbia sofferto  Piergiorgio Welby, le cui condizioni drammatiche di vita sono note, già quando la malattia lo ha allontanato dai suoi cani da caccia.

Io non credo che fanatismi e crociate siano utili, tantomeno se fatti da chi si compiace che essere umani ancorché cacciatori si “sparino”. Nell’interesse della “vita” non raccolgo l’invito provocatorio e lavorerò come altri perché continuino a diminuire gli “incidenti” tutti, anche quelli di “caccia”.

La violenza di certe affermazioni sarebbe bene evitarla e neppure pensarla: minacce non ne mancano, qualche atto a dir poco “vandalico” c’è già stato, le guardie animaliste continueranno a portare pistole e mitragliette per difendersi dagli animali “aggressivi” spero, mai per “sparare” agli uomini.
Io faccio un bel sogno spesso: un paese “egemonizzato” dalla ragionevolezza.

                                       
Osvaldo Veneziano
 
http://www.bighunter.it/Caccia/ArchivioNews/tabid/204/newsid730/14957/Default.aspx


ps:  ...quello con cui dovremmo far sempre e comunque leva ! (passatemi questa considerazione priva di tessera)

39
Il Calendario per la stagione 2014-2015

 È stato approvato dalla Giunta provinciale di Bologna, con atto n. 157 del 29 aprile 2014, il Calendario venatorio per la stagione 2014-2015. Apertura della caccia alla stanziale il 21 settembre prossimo. Date differenziate per gli ungulati.

Dalla terza domenica di settembre (quest’anno il 21 del mese), come da tradizione, e fino al 7 dicembre 2014 si svolgerà la forma di caccia più diffusa, quella alla fauna stanziale (lepre e fagiano in particolare). Per starna e pernice il prelievo sarà consentito solo in presenza di specifici piani di gestione commisurati alla dinamica delle popolazioni e con meccanismi di controllo del prelievo stesso, la chiusura dovrà comunque essere anticipata al 26 ottobre 2014.

La cosiddetta pre apertura, cioè l’inizio dell’attività dal 1° settembre, viene consentita solo per cornacchia grigia, gazza, ghiandaia e tortora; per quest’ultima le date utili sono tre giornate (1-4-7 settembre) con un carniere giornaliero di 15 capi. Esclusa invece in provincia di Bologna la pre apertura per il merlo, pur essendo questa tra le specie ammesse dalla normativa regionale.

Molto più ampio e articolato il calendario per la caccia di selezione agli ungulati coerentemente con le indicazioni deliberate dalla Regione Emilia-Romagna. I dettagli saranno comunque definiti con i singoli provvedimenti nei quali si delibererà nel corso dell’anno anche la consistenza degli abbattimenti consentiti, per ogni specie, negli Atc e nelle aziende faunistiche.

Tra le principali integrazioni provinciali ricordiamo il limite fissato a 7 capi di lepre per cacciatore per l’intera stagione in tutti gli ATC bolognesi, una limitazione volta a tutelare maggiormente la popolazione locale di selvaggina.

Norme particolari dovranno essere rispettate nei siti della Rete Natura 2000, secondo le prescrizioni richiamate nel calendario regionale e sulla base delle valutazioni di incidenza del piano faunistico venatorio provinciale. Da quest’anno si aggiungono le norme individuate nelle misure specifiche di conservazione dei singoli siti.

http://www.ilcacciatore.com/2014/05/02/bologna-il-calendario-venatorio-2014-2015/

 


40
Archivio 2007-2014 / C.C.T on line
« il: 30/04/2014 - 19:08 »
on line il sito Confederazione Cacciatori Toscani
www.confederazionecacciatoritoscani.it

E’ da oggi on line, all’indirizzo www.confederazionecacciatoritoscani.it il sito della CCT, la Confederazione che raccoglie Federcaccia, Arcicaccia e Anuu toscane in rappresentanza di circa 70.000 cacciatori e oltre 700 strutture diffuse capillarmente su tutto il territorio regionale.

Nel darne l’annuncio ufficiale il gruppo dirigente della CCT ha sottolineato come la comunicazione e l’informazione ai cacciatori rappresentino programmaticamente, sin dalla nascita, uno degli obiettivi principali: la messa on line del sito ne costituisce, da questo punto di vista, un passaggio importante che consente di mettere tempestivamente a disposizione notizie, commenti, informazioni di servizio e documenti.
Il sito privilegia infatti un taglio informativo, con in evidenza le notizie relative all’attività ed al punto di vista della Confederazione Cacciatori Toscani su tutti i principali temi di attualità.

Firenze, 30 aprile 2014

Confederazione Cacciatori Toscani
(Federcaccia – Arcicaccia – ANUU)

http://www.ilcacciatore.com/2014/04/30/on-line-il-sito-confederazione-cacciatori-toscani/


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Unificazione Ispra e agenzie regionali: alla Camera il primo sì
   

 La Camera ha approvato il primo passo per istituire un Sistema nazionale a rete per la protezione dell'ambiente con il voto all'unanimità al testo unificato proposto in prima lettura. Di questo sistema faranno parte l'Ispra e le agenzie regionali (e delle province di Trento e Bolzano) per la protezione dell'ambiente.
 
Il processo consiste nel riconoscimento normativo della connotazione sistemica delle agenzie ambientali e allo stesso tempo nell’introduzione di sostanziali innovazioni organizzative e di funzionamento, finalizzati, secondo quanto prevede la norma, ad assicurare omogeneità ed efficacia all’esercizio dell’azione conoscitiva e di controllo pubblico della qualità dell’ambiente a supporto delle politiche di sostenibilità ambientale e di prevenzione sanitaria a tutela della salute pubblica. Il testo, integrato con alcuni emendamenti, è ora passato all’esame del Senato per l’approvazione definitiva.

Il che significa che, una volta messo a regime il sistema, anche gli istituti regionali potranno occuparsi dei compiti fino ad oggi assegnati al solo Ispra. Compiti come il monitoraggio dello stato dell’ambiente e della sua evoluzione; il controllo delle fonti e dei fattori di inquinamento; attività di ricerca, di trasmissione ai diversi livelli istituzionali e di diffusione al pubblico dell’informazione ambientale; supporto tecnico-scientifico per l’esercizio di funzioni amministrative in materia ambientale, nonché per il coordinamento degli interventi per la tutela della salute e dell’ambiente; attività istruttoria per il rilascio di autorizzazioni e per l’irrogazione di sanzioni, nel rispetto delle competenze degli altri enti previste dalla normativa vigente; attività di supporto nell’individuazione, descrizione e quantificazione del danno ambientale. Il che finalmente aprirà la via anche agli osservatori regionali per la determinazione dei periodi di prelievo nei calendari venatori? Staremo a vedere.
 
http://www.bighunter.it/Natura/ArchivioNews/tabid/220/newsid734/14913/Default.aspx

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Tozzi torna ad attaccare la caccia dalle pagine dell’Unita’

Caccia in tana, una mostruosità. C’è chi la vuole praticabile in Italia! Mario Tozzi direttore del Parco dell’Appia Antica, ambientalista, non usa mezzi termini. «Il patrimonio faunistico è un bene indisponibile dei cittadini di questo Paese». Appunto, non il passatempo ludico di alcuni appassionati di sparatorie.

In nessun Paese avanzato praticare la caccia è necessario per la sopravvivenza. Il nostro pianeta è continuamente violentato nella sua integrità ambientale e non si coglie il motivo per cui lo si debba ulteriormente impoverire dei suoi animali selvatici. «I cacciatori ritengono – aggiunge Tozzi – di poter svolgere una funzione equilibratrice, limando gli eccessi, il sovrappopolamento con la pratica della caccia selettiva, ma questi sono passaggi molto complessi che vanno gestiti direttamente da organi responsabili».

Non si può che restare scioccati nel sapere di frotte di cacciatori che si sobbarcano viaggi aerei e relativi costi per andare a sparare in Romania a lupi e linci, suggestionati dall’atavica sfida tra uomo e animale, dove l’animale è atavico quanto migliaia di anni fa e l’uomo non è atavico per niente ormai, dotato di auto fuoristrada e armi sempre più efficaci. Una atavica sfida rivista e corretta.
Spesso, chi va a caccia rivendica per sé l’amore per la natura e la conoscenza dei suoi cicli biologici.

Se questo fosse vero chi amerebbe così tanto gli alberi da passare giornate intere ad abbatterli? Chi leggerebbe così tanto volentieri i libri da bruciarli con soddisfazione? Se a questo aggiungiamo che ormai in Italia e in Europa e nel mondo la fauna selvatica è emarginata, rintanata in spazi inaccessibili dall’invasione dell’uomo e delle sue ingombranti infrastrutture, si capisce ancor meno il patetico tentativo di fondere la passione per la caccia con quello per l’ambiente. È un’alchimia che non funziona, uno sforzo strategico-politico già fallito. Meglio dire: «Vado a caccia perché comunicare al mondo che ho preso un cervo (o una zanzara) mi fa sentire bene» oppure «Mio padre andava caccia e io pure ci vado». A questo punto, in genere, il cacciatore, a corto di potabili teorie, tira fuori l’argomento della sofferenza degli animali di allevamento (altra vera crudeltà e altro capitolo da riscrivere…) e di coloro che, pur essendo contro la caccia, si nutrono di bistecche e salsicce.

«A costoro rispondo che, per quel che mi riguarda, la carne meno la si mangia e meglio e io personalmente sono vegetariano – riprende Mario Tozzi – certe specie animali poi sono state disabituate e traviate dal comportamento dell’uomo, quasi urbanizzate dalla sua euforia di rifiuti e scarti alimentari e così alcune specie, come le volpi e i cinghiali sono proliferate per colpa della società dei consumi e degli sprechi».
Le soluzioni non le possiamo trovare giocando a sparare o attraverso la crudeltà. La caccia in tana è istigare dei cani inferociti a massacrare cuccioli di volpe indifesi. Non li faremo passare.

http://dioemorto.com.unita.it


http://www.ilcacciatore.com/2014/04/28/tozzi-torna-ad-attaccare-la-caccia-dalle-pagine-dellunita/

 


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Archivio 2007-2014 / IL SOLE CHE RIDE_VA
« il: 18/04/2014 - 10:54 »
Escluse le liste di Green Italia: mancano le firme
   

 Fuori dalla competizione europea la lista Green Italia, esclusa perchè non ha presentato le firme a sostegno del nuovo simbolo. I nuovi – vecchi Verdi (il sole che ride è rimasto anche nel nuovo simbolo) facevano affidamento sull'esenzione prevista per i partiti che hanno già una rappresentanza parlamentare. Sostenendo che nel Parlamento europeo è presente il gruppo Parlamentare verde (che non ha ovviamente nessun membro italiano) di cui Green Italia è l'unico rappresentante in Italia, il partito ha quindi presentato ricorso.

Nelle ultime ore si sono mossi i vertici del Partito Verde Europeo, appellandosi al Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, e al Presidente del Consiglio, Matteo Renzi. “Riteniamo che, dopo il pronunciamento del TAR che ha considerato il Ministero dell’interno non competente a interpretare in senso restrittivo l’art.12 coma 4 della legge 18/1979; dopo ben due risoluzioni adottate dal Parlamento italiano finalizzate a valorizzare il ruolo dei partiti europei e a impegnare il governo a facilitare la partecipazione alle elezioni di liste che fanno riferimento a partiti europei, l’esclusione di GreenItalia /VerdiEuropei appare essere un atto che ha motivazioni più politiche che tecnico-legali”.
 
Tra i candidati alcuni nomi noti, come la celebre Syusy Blady di Turisti per caso e un gran numero di “riciclati”,  come Monica Frassoni, Angelo Bonelli, Roberto Della Seta e Francesco Ferrante.  
 
http://www.bighunter.it/Natura/ArchivioNews/tabid/220/newsid734/14843/Default.aspx

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Eventi / CINGHIALE CORRENTE CANNA LISCIA
« il: 16/04/2014 - 18:04 »
SOC. FIDASC “IL CASTELLARE” SOC. FIDASC  “LE GALLERIE” in collaborazione con C.S.A.A. Federazione Provinciale di Siena
Via Massetana Romana, n. 18 - 53100 S I E N A

                                       
    DOMENICA 27 APRILE 2014


GARA DI SELEZIONE PROVINCIALE DI TIRO A PALLA CON FUCILE CON CANNA AD ANIMA LISCIA


La gara si svolgerà presso il campo di tiro “ GIORSOLE’ ” Loc. La Canonica -  nel Comune di CERTALDO (FI)


RADUNO: ore 08,30 presso il campo di tiro



Occorre essere in possesso di tessera  FIDASC  o   C.S.A.A.  con validità in corso.

La gara comprende le seguenti specialità:

1)   Gara a bersaglio misto: 8 colpi bersaglio fisso + 8 colpi bersaglio mobile

CONTRIBUTO ORGANIZZATIVO: € 10,00

PREMI: Verranno premiati i 1^ classificati di ogni categoria

I Comitati Organizzatori si riservano di apportare al presente programma quelle modifiche suggerite da esigenze tecniche o imposte da cause di forza maggiore e declinano ogni e qualsiasi responsabilità per danni a persone, animali o cose che si verificassero durante e per lo svolgimento della gara

VIGE REGOLAMENTO FIDASC

Per ulteriori informazioni cell. 3488878850 (Marco)

                                                                       Il COMITATO ORGANIZZATORE

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Fucecchio: proprietari e cacciatori per il recupero delle tradizioni
 
Padule di Fucecchio: Cacciatori e proprietari di terreni del Padule insieme per recuperare tradizioni e valorizzare il territorio

Sono sempre più numerose le associazioni di volontariato che operano nel campo della riscoperta delle tradizioni e dei territori. A Fucecchio si è recentemente segnalata per l’impegno dei propri volontari, e per alcune significative iniziative, l’Associazione “Il Padule”. Si tratta di un gruppo di cacciatori e di proprietari di terreni del Padule di Fucecchio che, con spirito volontaristico, sono impegnati nel recupero delle tradizioni e nella promozione di un territorio unico per peculiarità ambientali. Ed è proprio il versante fucecchiese del padule che l’associazione presideduta da Paolo Pellegrini intende promuovere.

“Quest’area – dice il presidente – non ha niente da invidiare al versante pistoiese dell’area umida. Merita di essere valorizzata molto di più rispetto a quanto fatto fino ad oggi. Ambiente, cultura e tradizioni rappresentano un patromonio unico che può fare da volano anche per l’eco-turismo. Nella nostra zona, nelle campagne circostanti Massarella, sono presenti agriturismi, aziende agricole e strutture ricettive che hanno le potenzialità per far crescere il turismo ambientale di Fucecchio. Di queste potenzialità ne abbiamo avuto riprova anche recentemente con l’escursione che abbiamo organizzato insieme agli amici del CAI e della Contrada Massarella. Abbiamo avuto una grandissima partecipazione con apprezzamenti sia per le bellezze naturalistiche che per l’opera dei “vecchi” padulanti che hanno messo in mostra la loro sapienza e la loro manualità nella realizzazione di alcuni oggetti con le erbe palustri e nella realizzazione della reti per la pesca. I nostri volontari, con i loro barchini, hanno poi condotto i visitatori nel cuore del Padule, con grande maestria e nella massima sicurezza”

L’escursione organizzata insieme al CAI è stata tra l’altro anche la dimostrazione che la sinergia tra diverse associazioni può portare a risultati di rilievo. “Crediamo fortemente nella collaborazione con gli altri – dice Pellegrini – e pensiamo che associazioni e istituzioni insieme possano dare la spinta decisiva per far si che questo territorio possa “decollare” sfruttando appieno le proprie potenzialità

Le iniziative, anche grazie all’arrivo della primavera, proseguono: per il 25 aprile l’associazione “Il Padule” ha in programma una giornata dedicata alla memoria con la riscoperta dei cippi dedicati alle persone che persero la vita nell’Eccidio del Padule di Fucecchio. Una tragedia mai dimenticata in queste terre dove, nel 1944, l’esercito tedesco si macchiò della strage di 175 persone, in gran parte donne e bambini. “In accordo con gli eredi delle persone scomparse – spiega Pellegrini – abbiamo deciso di recuperare alcuni dei cippi che sono presenti sul territorio a memoria di quei tragici fatti. Credo tenere in vita la memoria sia un modo utile per festeggiare il 25 aprile, per non dimenticare quei terribili fatti”. Fonte: Associazione ‘Il Padule’ – Fucecchio

http://www.gonews.it

http://www.ilcacciatore.com/2014/04/16/fucecchio-proprietari-e-cacciatori-per-il-recupero-delle-tradizioni/


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