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« il: 31/03/2014 - 18:18 »
Caro Renato la teoria sarebbe bella ma la pratica purtroppo e' ben lontana da ala teoria, un bosco tagliato x quanto si cerchi di trovare lato positivi e' sempre uno scempio del resto se viole andare a vedere le cose fino in fondo in natura l'eco sistema non ha bisogno di motoseghe ma le varie fasi del bosco con piante che prendono il sopravvento a discapito di altre che muoiono cadono e creano habitat si svolge in modo naturale e ben diverso da un taglio, comunque e' vero e giusto che il taglio porta benessere economico all'uomo e anche al bosco stesso ma... Ma nonostante di sicuro ci saranno regolamentazioni ma le cose in pratica sono ben diverse da quello che è il buon senso. Rari sono i tagli fatti a regola d'arte ancor più raro e' vedere un taglio che non abbia lasciato ferite e danni dove servono decine di anni x vederle risarcite, nel 90% dei casi vengono create strade fatte con la ruspa nella tagliata x permettere ai trattori di caricare la legna e i solchi spesso sono profondi mezzo metro, ma questo sarebbe il minimo, nessuno una volta finito il servizio ripristina le strade nel bosco con la ruspa, quello che però è' peggio e' che il materiale di risulta viene sempre lasciato il loco, nel migliore dei casi vengono create strisce di ramaglia intervallate dalla legna, questo sarebbe il metodo migliore che permette di lavorare nel pulito quando viene buttata verso valle la legna, in teoria tali striscie dovrebbero essere bruciate, ma questo sistema richiede dispendio di energie( fatica) che poi si tramuta in costo visto che serve tempo e gente che sappia fare il lavoro, normalmente questo sistema viene adottato principalmente nella macchia dove il leccio e' la pianta principale, la macchia mediterranea e' quanto di peggio in termini di fatica possa capitare al boscaiolo, sempre piena di strappa mutande che si sono arrampicati fino alle chiome , la maggior parte dei boscaioli che ci lavorano devono avere un fisico di ferro e soprattutto una volontà di ferro perche' lo sgomento che ti viene a districare quella matassa presto prende il sopravvento alla voglia di lavorare, le strisce vengono create più x necessita che x buon senso perché sarebbe impossibile accatastare la legna tra strappa mutande sempre attaccati addosso e la montagna di frasca del leccio, diciamo che già lasciare un bosco con le striscie sarebbe un buon lavoro, ma quando tagliano la farnia il cerro e la quercia il bosco viene sempre lasciato in condizioni disastrose, prima di tutto le piante che vengono lasciate sono le peggiori, quelle che ad esempio hanno l'edera e che richiede più tempo e lavoro tagliare, si vedono in giro tagliate con un albero ogni 20/30 metri tutti storti fini, o in alternativa vecchie piante piene di nodi, anche quelle troppo tempo... L'uso del verricello nei punti più scomodi e' normale e dove non si usa quello e' xke può accedere il trattore con la pinza dunque qualsiasi essenza del sottobosco viene o scavata o schiacciata e spezzata
Nel 90%di queste tagliate la ramaglia resta dove è' stata tagliata, sfido chiunque a camminare in una tagliata visto che ci vai dentro fino al ginocchio, neanche i cani riescono a camminarci dentro, poi dopo qualche anno che le ceppe hanno ributtato in 15 punti ciascuna l'intrigo di rami vecchi butti nuovi e strappa mutande che sono i più veloci di tutto a crescere rende una tagliata inaccessibile a qualsiasi animale che non sia un cinghiale o una vipera, in una tagliata di 5/7 anni difficilmente riesci a camminare e finché non sono passati una ventina di anni e' dura metterci piede. X non parlare del rischio incendi visto quel casino che resta x terra e' benzina d'estate.Certo se il bosco fosse lasciato pulito dalla ramaglia tutto sarebbe diverso... Ma nessuno lo fa, non si guadagna niente a pulire una volta tolta la legna se ne vanno e basta. Il 95% dei boscaioli adesso sono extracomunitari, soprattutto macedoni che sanno fare questo lavoro, il boscaiolo lavora a cottimo, viene pagato più o meno a metro cubo, lavorano 7 gg su 7 mangiano un pezzo di pane nella macchia e spesso ci dormono anche, figuriamoci se pensano questi poveri cristi a pulire o a lasciare il bosco e le strade fatte con la ruspa pulito,finiscono in un posto e scappano subito a fare un nuovo taglio.
Inutile dire che io egoisticamente sono contrario ai tagli x la caccia , visto che nel tagliato non ci cacci più niente fuorché i cinghiali x venti anni, ma a parte il discorso caccia chiunque giri un po' non può fare a meno di vedere che le tagliate sono aumentate in modo esagerato ovunque, intere zone ridotte a 4 alberi qua e la' , e ogni anno si allargano sempre di più, la zona di Volterra e' irriconoscibile, ma anche nel chianti nel senese e in maremma il territorio e il paesaggio sono stravolti, io sinceramente credo Renato che stiano tagliando troppo e che nei prossimi 10 anni trovare qualche ettaro di bosco integro sarà difficile,x l'amor del cielo che una tagliata abbia i suoi vantaggi lo ammetto ma il troppo stroppia e ripeto che non e' un caso che negli ultimi anni ci siano stato un grosso incremento di frane e alluvioni e che nei prossimi ce ne saranno sempre di più . Io penso che se c'è una regolamentazione sia troppo permissiva, che sarebbe bene individuare le zone più a rischio idrogeologico e vietare tagli in quelle zone e permettere tagli in misure adeguate nel senso che ci sia un tetto compatibile con bosco che invece deve rimanere integro in percentuale, insomma ogni comune dovrebbe avere una quota di zone da tagliare tenendo conto che restino parti limitrofe al taglio con bosco, evitando di tagliare centinaia di ettari contiguamente come viene fatto ora, e soprattutto dovrebbero individuare le zone a rischio onde evitare nuove catastrofi naturali visto che i cambienti climatici vanno verso pioggie sempre più consistenti e continue, che senso ha agire in modo da favorire questi disastri invece che cercare di arginarli?
Sinceramente Renato io vedo più le cose negative del taglio dei boschi di quelle positive, di sicuro serve che la problematica venga affrontata perche' ora come ora sono più i danni dei benefici, ma mi sembra che nessuno in nessuna sede abbia affrontato l'argomento, sai pensare che il taglio e' la salute del bosco x quanto giusto sia potrebbe essere un modo x non affrontare le problematiche e soprattutto xke le cose continuino ad essere come sono lasciando che si continui a tagliare indiscriminatamente, taglio = salute del bosco a priori,credo sia un'equazione pericolosa che spinge a non vedere e non regolamentare una cosa che invece ha bisogno di essere regolamentata.
Sono stato lungo.... Scusatemi un abbraccio a tutti