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« il: 03/03/2014 - 00:17 »
Pur sottoscrivendo in toto il documento, pubblicato da Massimo ,vorrei dire qualcosa su due punti .
Il primo ,al quale tengo molto , riguarda il taglio dei boschi .E' vero che il "taglio" è la vita del bosco e soprattutto della fauna che lo popola ma quando si assiste allo scempio che stiamo vedendo tutti da qualche anno ,basta vedere su Google Earth, alcune zone hanno proprio cambiato morfologia per migliaia di ettari, senza che non ci sia rimasto una toppa di verde degna di questo nome . Il buon Renato che ha vissuto a lungo in Maremma e ancora ci vive, dove il bosco è stato per secoli forma di sostentamento e risorsa , non può paragonare i tagli che venivano fatti in passato ,piccole toppe di pochi ettari ,con quelle di oggi, senza contare quello che viene lasciato per terra che si scalderebbe paesi interi.
La seconda riflessione riguarda i controlli da auspicarsi all'interno delle A.F.V. e qui la vedo molto dura , un po' per connivenza e un po'per ,chiamiamola amicizia . Sappiamo tutti cosa avviene e cosa permettono i "Guardia" delle Aziende ,spesso anche quelle Agroturistico Venatorie dove, come sappiamo la caccia alla Migratoria e vietata, ai loro clienti .
Penso che tutto il mondo Venatorio dovrebbe essere controllato molto di più questo non per sacrificare economicamente i cacciatori ma per educarli. Però chi non capisce dovrebbe smettere di andare a caccia .Penso che un cacciatore ,che ama la caccia ,se sa di rischiare il porto d'armi commette pochi danni , dico danni perché spesso gli errori dei cacciatori arrecano danni o all'ambiente , alla selvaggina o ad altri simili.
Un'altra riflessione mi viene ora in mente e riguarda il primo punto dove si invita i cacciatori a sparare ai selvatici "a tiro" .Ecco chiunque vada a caccia ,soprattutto ai colombi, vede delle scene che fanno inorridire non ultimo il non recupero della selvaggina caduta a distanza notevole .
Tutto questo è deplorevole e indifendibile e qui non c'è differenza tra caccia da appostamento o alla cerca .Salutoni a tutti Franco