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« il: 31/03/2014 - 22:02 »
La dialettica e lo scambio di opinioni saranno sempre positive, aldila di come uno la pensi, ma te Gino credi davvero che il parco di Migliarino-S.Rossore sia da esempio per mantenere il patrimonio agro-silvo-pastorale? l'avrai visto immagino, io ci sono stato in visita per ottenere l'abilitazione alla selezione di cervidi e bovidi, a me è apparso come uno scempio in piena regola, una regola della conservazione imposta dagli ambientalisti per lasciare che tutto si degradi naturalmente, alberi vecchi e malati caduti, sottobosco inesistente e piante rimaste prive di bassa vegetazione per alimentare una popolazione di daini e caprioli a stento, cinghiali pelle e ossa che girovagavano in pieno giorno, alla foce del serchio una marea di rifiuti e concentrazione di arbusti trascinati dalla furia delle acque.
Ti sembra buona gestione natural-ambientalista? la verità sta quasi sempre in mezzo, l'intervento dell'uomo è indispensabile per governare la natura, purtroppo ognuno di noi ha visioni settoriali e questo genera dissesti, dissensi e insoddisfazioni, ma credimi, abbiamo avuto un periodo temporale in cui nessuno cercava più legna da ardere (vai col gasolio, poi col gas)e diverse specie di selvatici avevano rallentato la loro prolificità. Ultimamente (da una quindicina di anni a questa parte), abbiamo avuto con i tagli "indiscriminati" un incremento elevato di specie che dal taglio del bosco ne traggono alimentazione e copertura (nascondiglio), vedi specie ungulate in genere, cervi, daini, caprioli, cinghiali, lepri ecc...tutto questo è innegabile, ma per valutare l'equilibrio della gestione dei tagli servirebbe uno studio del territorio che esulasse dal soddisfare i cacciatori di penna o di pelo, anche se di riflesso ne siamo i beneficiari in positivo o in negativo, chi più chi meno.
Ma quello che oggi muove i tagli "indiscriminati", è la miseria da una parte e la clientela di "nicchia" benestante che riutilizza la legna con metodi moderni dall'altra, e le motoseghe selvagge fanno il resto.
Un caro saluto con rispetto,
Rimescolo