Domani lunedi 23 ottobre è previsto uno sbalzo della hPa in aumento (1018 1019 mbar), successivamente in costante calo dalla sera di martedì. I numerosissimi contingenti di Palombe, ferme al nord Italia, Veneto foce del Po e Parchi del Ravennate, dovrebbero cogliere l’opportunità per proseguire la migrazione grazie alla condizione meteo favorevole. Possibile un involo in massa verso i luoghi di svernamento. Il vento da sud, prevalentemente da sud- sud/ovest al centro e brezza da est nella costa adriatica provocano correnti ascensionali che permettono, agli uccelli, di volare altissimi, incacciabili. Nel centro Italia, lo scirocco e il vento di direzione variabile da sud, provoca un forte accumulo di nubi a bassa quota. Le Palombe quando trovano grandi concentrazioni di nubi sui Appennini che impediscono la visibilità, quindi individuazione della rotta migliore, si dirigono più a sud, cercano la costa, le zone più basse, con il clima migliore e, con il caldo, in cerca di zone dove c’è l’acqua, quindi percorrono rotte migratorie prevalentemente a bassa quota. Per questo motivo e, con queste condizioni meteo particolari, la costa è una zona di passaggio e di caccia migliore perché le Palombe volano più basse, quindi possono essere viste più facilmente, nei canaloni che portano ai valichi montani dei Appennini, enorme vantaggio per i cacciatori che frequentano i valichi. Mi diceva un caro amico che a Carosina questa mattina è passato il mondo, e Carosina è a 850 metri, nella “fascia” che dall’Adriatico passa da Matelica la visibilità era buona e a Carosina la visibilità era ottima. Io la vedo così, sbaglio, forse, domani si vedrà.