Caro Vasco, per la rimpatriata appena finirà questa situazione pericolosa organizzeremo qualcosa di "culinario". Per la nomina di un nuovo ministro che segua le nostre passioni, la vedo molto dura. Ci vorrebbe un Mattarella cacciatore che spingesse per l'unità del mondo venatorio, forse allora, con progetti unitari di ricerca e comunicazione potremmo continuare la nostra passione. Penso che la nostra licenza di caccia (al momento) dipenda solo da alcune abbondanze di specie selvatiche, in qualche modo sostenute da oltre un trenta per cento del territorio nazionale inibito alla caccia. Finchè ci saranno zone chiuse, parchi, demani, Z.R.V, Z.R.C ecc...la caccia non chiuderà. Subirà purtroppo stravolgimenti di discipline tradizionali a vantaggio di prelievi selettivi, magari in aziende faunistiche a pagamento.
Qualcuno che promuova l'unità dei cacciatori è davvero urgente!!!!!