Molto bene, si fa per esprimersi, non per convincere e tantomeno per imporre convinzioni che non possono esserci nella caccia al capanno con richiami vivi, su colombacci di migrazione con destinazioni lontane dai nostri siti. Chi mi conosce sa che non do mai niente per scontato, che l'esperienza fatta in una certa situazione avvantaggia sicuramente, ma le varianti esposte sono molteplici e il comportamento dei selvatici non è mai uguale, così come non è mai uguale il loro transito.
L'anno passato abbiamo assistito ad un passo di colombi incredibilmente numeroso, dal primo di ottobre al 16 di novembre, grossi branchi ad altezze proibitive, altri ad altezze medie ma lontani come traiettorie, con direzioni decise verso il mare, incacciabili. Abbiamo alternato modi e metodi di "gioco", complessivamente soddisfatti ma le percentuali di curate rispetto agli avvistamenti sono state decisamente basse. In alternativa alcune giornate con colombacci provenienti da nord-est/est sono risultate le migliori al gioco, con bava di vento o leggeri venti da est. Rinaldo e Vasco comprendo le vostre teorie, anche a me è capitato con volantino da asta e sua compagna, far giocare numerosi colombi, e godere con poco impegno, ma solamente sugli svernanti...Ma è capitato anche che con due ribaltine piazzate a tre quarti di cerro, in condizioni meteo apparentemente identiche, sia successo che la mattina mi si posassero al fianco dei richiami, e in primo pomeriggio galleggiassero per poi posarsi fuori tiro...
Questo per affermare che in certe situazioni, non necessita gran gioco ma nonostante tutto le differenze emergono sul comportamento dei selvatici, e possono sfuggire anche al miglior osservatore.
Non scopro certo l'acqua calda...tornando alle ostentate tese toscane, avrei molto piacere se potessi cacciare con tre quattro amici da palco, con due tre piccioni a testa e ottenere senza impegno gli stessi risultati, perchè di risultati si deve parlare per la caccia da palco con richiami vivi, dove ogni anno immancabilmente si cambiano, si modificano, si ampliano situazioni diverse con la stessa enfasi tipica di un cacciatore da palco, esclusivamente per ottenere una emozione in più che possa giustificare sì tanto impegno. Mi viene da fare un paragone, siamo a passeggio nel corso di una città, ci piace il gelato, si sfila di fronte ad una gelateria artigianale, con gelatiere a pozzetto, quasi invisibili, accanto c'è un'altra con profumi inebrianti e bene in vista numerose varietà di gelato di tutti i gusti anch'esso artigianale, che fareste voi? da chi sareste attratti? Per chiudere che vado troppo oltre, pensate forse che i toscani siano degli illusi stakanovisti, autolesionisti o peggio ancora disattenti alle evoluzioni del colombaccio e ai suoi metodi di cattura? mah, può essere, ma forse sono consapevoli che per partecipare ad un gran premio di formula uno sia necessaria quantomeno una Ferrari o una Mercedes, per competere, dopo vince comunque il più forte.
Tanto per parlare, perchè la qualità delle esposizioni e l'utilizzo delle eccellenze è un altro argomento, che non è matematica.
Un caro saluto a tutti,
Rimescolo