FORUM Club Italiano del Colombaccio

giamp50

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Risposta #32 il: 06/04/2018 - 16:05
Probabilmente mi sono spiegato male, Denis.

Nella media collina marchigiana ed anche nel preappennino da quando qualche anno fa è stata inventata la preapertura l'incremento annuale degli stanzializzati si è interrotto, naturalmente ciò non riguarda, come dice Carlos, grandi aree protette come il Parco del Conero.

No, l'italiano in genere ed il cacciatore ancora di più, non rispetta le norme ed i limiti giornalieri di prelievo.
Il bracconaggio impera.

Per quanto riguarda l'alimentazione per la mia poca esperienza Ti posso dire con certezza che tutti gli svernanti da noi non hanno a disposizione il benché minimo campo di mais. Eppure ci rimangono lo stesso. Si spostano solo se eccessivamente disturbati.
Ciao.

Denis

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Risposta #31 il: 06/04/2018 - 14:50
Si, vero quello che scrivi Giamp50.
Non é da escludere che la stanzializzazione non subisca contraccolpi notevoli causa preapertura sulla specie.
Laddove ciò succede si sta veramente abusando del selvatico e non dico che l'abuso è dovuto ai cacciatori.I cacciatori rispettano le normative ma sono le normative che sono errate e le normative le fanno le regioni sotto la spinta di ............
Quale sarà poi la soddisfazione di abbattere un selvatico di poche settimane ingenuo e credulone perfino ad un semplice stampo di plastica sopra un girasole ecc  ecc......
Poi il carniere buttato lì sul Web a volere dimostrare poi chi sa che cosa !!!???
Non sono invece d'accordo quando scrivi che il fattore alimentare non deve essere preso in considerazione più di tanto.
Se non hanno d'inverno quei particolari alimenti come il mais o la soia dai quali ricavano moltissime calorie necessarie per quel periodo disertano quei luoghi anche se son tranquilli.


Il perdere colombacci da qualsiasi luogo non è buon segno.
Mesola negli anni 80/90 era una isola felice tutto l'inverno per lo svernamento ma le campagne di Mesola erano gialle perchè coltivate al 90% con mais e soia ora sono verdi e marroni perché coltivate al 90% ad ortaggi oppure ci sono campi arati preparati per le nuove colture di ortaggi come anche fagiolini.
La tranquillità era minima all'epoca perchè era risaputo che lì di colombacci ne svernavano migliaia e migliaia anzi centinaia di migliaia.


Se ne sono andati dal bosco della Mesola che potenzialmente ha ancora la possibilità di contenere una massa straordinaria di colombacci ( vedi ottobre) perchè nel bosco non é cambiato nulla da allora ( trattasi ancora di riserva integrale interamente circondata e sorvegliata dalla  Forestale ( ora Arma dei Carabinieri)
Se ne sono andati prima verso la Lombardia ed il Piemonte poi adesso ancora più in la in Camargue  dove sono sorte immense coltivazioni di mais come nel Sud.Ovest della Francia  dove anche lì da un ventennio ormai son riusciti con il mais a stoppare perfino la migrazione sopra i Pirenei.
Vedere a proposito cosa dicono i cacciatori che cacciavano i colombacci in quel di Alessandria, Pavia e Cremona.
La causa:il mais da biogas. Hanno voglia loro di piantare il mais buono nelle AFV.
Così la penso io per quanto riguarda l'alimentazione. Altro che se conta tanto per il selvatico che per ovvio anche il cacciatore.
Non ti scrivo dove vanno adesso i pochi colombacci rimasti in area per correttezza di chi ancora caccia in quelle regioni.




giamp50

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Risposta #30 il: 06/04/2018 - 13:56
Certamente l'espandersi in questo ultimo trentennio delle aree protette sotto forma di Parchi e Riserve Naturali ha notevolmente contribuito a quel minimo di tranquillità richiesta dal colombaccio.

Parco dei Sibillini, Parco del Conero, Parco della Gola della Rossa, Oasi di Ripabianca, Oasi Simonetti, riserva naturale Bandini, riserva naturale del S.Vicino, oltre ad altri istituti, solo in territorio provincia Ancona e limitrofe.

Per non parlare poi dell'Abruzzo che, in fatto di Parchi credo sia la Regione più verde d'Europa!

giamp50

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Risposta #29 il: 06/04/2018 - 10:25
Per quel che riguarda la mia zona di conoscenza, ricapitolando:

-La stanzializzazione è iniziata con l'eliminazione della caccia in marzo prima e febbraio poi;

-Si è consolidata negli anni fintantoché non sia stata
stoppata, qualche anno fa, con l'inclusione della specie colombaccio tra gli estatini con caccia in preapertura.

-Ciò ha determinato, una volta che i cacciatori si sono adeguati, abbattimenti facili e sproporzionati nei campi di alimentazione con stragi di giovani creduloni e catture di adulti in fase di cure parentali;

-Non credo che le variazioni climatiche abbiano favorito la stanzializzazione del colombaccio, anzi, l'aumento di temperatura avrebbe dovuto avversarla dato che il suo naturale areale di nidificazione era dal centro Europa in su o est;

-Ovviamente invece credo che le variazioni climatiche abbiano fortemente incentivato gli attuali svernanti;

-Naturalmente anche la disponibilità di risorse trofiche è importante ma, data l'enorme adattabilità alimentare della Palomba, non andrebbe a mio avviso eccessivamente considerata;

-Personalmente invece ritengo indispensabile un minimo di tranquillità;

Ricordo ancora quando negli anni novanta in agosto, in campeggio in riva al mare all'ombra di pini ed eucalipti ad Eraclea Minnoa una coppia di colombacci la sera venivano a dormire nel pino sopra la mia tenda dove avevano il nido.

Similitudini nei destini tra colomba migratrice americana e colombaccio ?
No, non credo.
Troppe le diversità!
Ciò non toglie che non si debba vigilare e finanziare adeguatamente studi seri ed internazionali di ricerca e sorveglianza della specie.

Denis

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Risposta #28 il: 06/04/2018 - 10:16
Boschi idonei alla riproduzione in luoghi dove trova facilmente e senza spreco di energie il nutrimento e luoghi dove non ha predatori come nell'interno.

Carlos

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Risposta #27 il: 06/04/2018 - 10:03
Il fatto che stia espandendo i territori di nidificazione è una cosa certa, se questo è legato al cibo o alla necessità di nuove aree di nidificazione mi è meno chiaro.
Io abito da 20 anni a Numana, quindi dentro il parco del Conero.
Quando sono arrivato diverse coppie nidificavano all'interno del parco, sotto il monte nella zona boschiva. Ma il grosso dei nidificanti stava nell'interno. poi il numero dei nidificanti ha cominciato ad aumentare, colonizzando alcuni boschetti e qualche pianta non lontano dal mare.
Quest'anno sto osservando il "salto di qualità".
Ci sono coppie di colombacci sparse un pò ovunque, fino ai pini che lambiscono il mare.
Io abito a 100 metri dal porto. Sui pini della casa che lo domina ci sono tre coppie, sui pini vicino a casa mia due.
Nelle querce davanti casa non so bene ma secondo me ci sono più di 10 coppie.
Al mattino è  tutto un volteggiare di colombacci "innamorati", si possono vedere anche dal porto.
Questa cosa, vicino al mare non era mai accaduta fino ad ora. Il mangiare penso che lo troveranno abbondante nel raggio di qualche Km ma sta di fatto che prima non c'erano.

levante

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Risposta #26 il: 05/04/2018 - 22:38
Non sono terribili domande ...solo piccole disquisizioni  In Romagna il colombaccio nidificante è un fenomeno recente e quindi piuttosto nuovo sulla costa e quando ne vediamo volare uno in zona mare grande meraviglia....Fino adesso si è sempre e solo cacciato da appostamento fisso e solo ad ottobre ...mica siamo in Toscana.... non abbiamo ne parchi,  ne lecci....ma ci accontentiamo e ci divertiamo molto....

Saltarelli è uno dei  grandi, forse il più grande ......come potrei non avere il suo libro? Abbi fede Mario...la fede ti salverà! Saluti Levante
« Ultima modifica: 05/04/2018 - 22:53 da levante »

giamp50

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Risposta #25 il: 05/04/2018 - 22:28
" Beati i poveri in spirito perché di essi è il regno dei cieli "
Matteo

Denis

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Risposta #24 il: 05/04/2018 - 21:59
Esatto Levante, i primi colombacci nidificanti sull'Appenino io li trovai sull'Alpe della Luna all'altezza del Passo di via maggio nel 1987. Andavano a terra nei campi di grano o anche nei pascoli e erbe mediche.
Erano migratori che stoppavano la migrazione trovando boschi idonei alla riproduzione e campi coltivati a cereali necessari anche per la prole.
Dai una coppia dai un'altra e un'altra ancora ed ecco fatto, ma calavano al massimo nei dintorni di Ponte Pressale dove trovavano i primi campi aperti coltivati[size=78%].[/size]
Per diversi anni andai su a godermeli in piena estate prima che aprissero la caccia e mi domandavo all'epoca il perchè non calassero più in giù verso il Fumaiolo o verso la Val Marecchia.
Poi circa 20 anni fa ne vedi qualcuno sotto il Fumaiolo e nel parco del Sasso Simone (sopra monte Carpegna) poi sempre di più come a crescere numericamente abbastanza velocemente e poi calarono ancora più in giù fino al Monte di Perticara, Santa Agata e poi dintorni di Novafeltria  e sempre più in giù ancora. Perchè sempre più in giù ? Perchè aumentavano sempre di più.
Aumentando sempre di più ci vogliono più campi dove andare a reperire il cibo come trifoglio chiocciole erbe, semi vari, e cereali come grano ma anche girasole laddove lo trovavano.
Dai che te dai la popolazione aumenta e cala ancora di quota trovando sempre più campi coltivati a cereali e sempre più girasoli molto in basso.
Semplice era la risposta per quella domanda che mi ponevo all'epoca :
Era semplicemente l'inizio della sua espansione sul lato Adriatico.


Poi chiusero la caccia a marzo ed anche a febbraio e poi ci mettiamo il cambiamento climatico con inverni meno duri con diminuzione della mortalità invernale ed ecco che sempre più migratori decisero di fermarsi e sempre  più colombacci a cercare campi di cereali ma ovvio sempre più in basso dove esiste agricoltura.


Adesso ha oramai colonizzato tutto il territorio e siccome d'estate trova molto girasole si concentra in quei luoghi dove in primavera vede e riconosce le colture dove sa che ci sarà abbondanza per la prole.
Ricerca di cibo per vivere e riprodursi significa espansione e finché troverà il cibo anche d'inverno tanto di guadagnato ma poi con il Multching e le colture da biogas chi sa...........



Pelo 52

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Risposta #23 il: 05/04/2018 - 21:52
Sei arrivato nel parco del Ticino?
Sei arrivato nelle valli di Comacchio dove le oche, più o meno come sul delta non del po ma del Danubio, si ritirano per cambiar penne remiganti e quindi impossibilitate nel volo spargonsi campi circostanti per cibarsi provocando ingenti danni?
No Vasco?
Peccato
Quindi pure te sei sicuro come tanti che fra il dire e il fare c'è di mezzo il mare?
Oppure le associazioni venatorie che con la scusa di ipotetici danni chiedono preapertura?
Per Denis
Fino a quasi tutto febbraio i colombacci si sono cibaTi della tantissima ghianda di quercia presente a terra non rovinata dall'acqua che ha cominciato poi a cadere
Testimoni consiglieri del club atteso che il tato  (io) risulta essere fonte inattendibile per i tanti cervelli pensanti
Giamp, l'AFV?

Vasco

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Risposta #22 il: 05/04/2018 - 21:30
Una settimana fa ho girato mezza Emilia Romagna, sabato e domenica prossima sarò di nuovo da quelle parti fin su al confine con la Lombardia. Che ci siano colombacci non lo metto in dubbio, io non ne ho visto nessuno, prima di sparare sulla crocerossa e asserire che la specie può passare nociva ne deve passare di acqua sotto i ponti. Certamente ci saranno zone colonizzate dove sono presenti molti colombacci ma non facciamo informazione fuorviante,di preapertura spero che in Romagna se ne riparli l'anno prossimo...

Saluti
Vasco

Pelo 52

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Risposta #21 il: 05/04/2018 - 21:26
Azz
Noi tierrenici nn ci siamo mai posti queste "terribili" domande
Abbiamo accettato il colombone offrendogli ghianda di leccia in inverno - che manca agli adriatici - e tante tante zone di protezione  che forse mancano agli adriatici mancanti di.leccia
Nn ci siamo infilati in ricerche cervellotiche tendenti a solo visibilità
Alla fine dei 90' - quando.nacque il club e non la federazione nata nel 2004  - uscì un libro di Gino Saltarelli nel quale si parla compiutamente del colombaccio è della caccia in tutte le sue forme compresa la caccia al campo
Il carissimo Gino cofondatore del club
Gli altri? Dilettanti solo sbaraglio
Escluso.naturalmente il maZotti eh
Se vuole sor levante potrei mandarle copia affinché si affini la sua conoscenza storica su tutte le forme di caccia al colombaccio che non si ferma all'adriatico

giamp50

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Risposta #20 il: 05/04/2018 - 21:14
Per quel che riguarda la mia zona di conoscenza, ricapitolando:

-La stanzializzazione è iniziata con l'eliminazione della caccia in marzo prima e febbraio poi;

Si è consolidata negli anni fintantoché non sia stata

levante

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Risposta #19 il: 05/04/2018 - 20:53
Caro Denis tu lo trovi ovvio che vada a nificare sulla costa per via del cibo....se così fosse avrebbe iniziato subito a nidificare sulla costa dove a pochi km ci sono bei campi coltivati di ogni ben di Dio.... invece c'è arrivato solo adesso mentre a 15/20 km dal mare sono più di 10 anni che nidifica pur non essendoci le coltivazioni intensive della pianura. Io so, in base alla mia modesta esperienza sul
 questo territorio,  che la conquista è l'espansione del colombaccio da noi è iniziata proprio dalle zone boscose dell'entroterra pur non ricchissime di alimentazione ...lo sappiamo che il cibo il colombaccio se lo va a cercare anche a parecchi km di distanza dal nido ......Probabilmente le numerose coppie censite già sette otto anni or sono,  erano le prime che arrivavano a colonizzare il territorio e lo hanno fatto prediligendo le boscaglie.... ....forse all'inizio c'era ancora molto sospetto verso le attività umane? Forse erano colombacci migranti che per la prima volta hanno deciso di fermarsi quindi molto sospettosi? . Il discorso dell'espansione potrebbe essere oggetto di ricerca.....
ma lo si potrebbe fare solo approfondendo il discorso sul DNA già presentato ad Urbino. Un saluto Levante

Pelo 52

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Risposta #18 il: 05/04/2018 - 19:34
Giusta precisazione Denis
Pensa che il primo colombaccio nidificante nell'aretino è  della metà degli 80
Mi volo'da un cerro vicino ad uno dei miei capanni una mattina di fine aprile
Oggi è  talmente comune qui da noi che basta andare in piazza della prefettura per vedere in cova una coppia
Naturalmente qui i danni a coltivi nn li faranno mai considerato che fra la preapertura è l'apertura è  tabula rasa
Diverso sicuramente il discorso romagnolo considerato per i tanti colombacci presenti nel parco del  Ticino e nn solo
Quindi inutile invocare zoonosi ed epizoozie varie
Basta il cacciatore e la preapertura
Che vuoi Denis
Basta sapere un po di colombaccio per scoprire che ama il trifoglio di cui si ciba in tutti i periodi dell'anno
Evidentemente nn tutti siamo imparati
Ma tu Denis Hai capito cosa intende dire Giamp quando parla di gestione intelligente attuata nelle AFV?
Forse sparare nei dormitori per allontanarsi?
Seguimi perché se nn dormo, sono in piedi dalle 5 per andare a potare capanni nel grossetano ho qualcosa da dire sulla preapertura
A proposito. Ho visto che sei fra i relatori a caccia Village.
Ho un paio di chicche per te e il Paci