Si, ditemi dove è andata la mia caccia? Sapete quella caccia che non aveva bisogno di parole, che si nutriva di passione cieca, feroce, di noncuranza al tempo, al giorno, alla notte, alle ore di fatica, alle nottate di guida, con la pioggia, con la neve, con il vento. Dove sei andata? Dimmelo perchè non ti trovo più, proprio ora che avrei sempre maggior bisogno del tuo respiro, della tua mano sulla mia spalla. Mi guardo intorno e vedo un mondo becero fatto di competizione tra formiche, di corse e soprusi, una gara perenne al primo che acchiappa di più, al primo che posta foto di ciccia e penne sui social. Dove sei andata, dimmelo e portami con te, Tu che sei stata, sei e sarai la più bella di tutte le donne che ho conosciuto perchè ti ho amata senza riserve e calcoli, perchè per te ho compromesso la salute e qualche volta ho rischiato anche la vita. Ho un bisogno disperato di ritrovare il tuo profumo, magari mentre accarezzo le penne di un colombaccio ancora caldo senza il coraggio di guardarlo negli occhi ancora lucidi di vita. Si portami con te non voglio più pensare, mi voglio perdere ancora un ultima volta in quella malinconia sottile che ti avvolge al calar della sera mentre i boschi si confondono con i campi e le canne del padule ti sembrano le porte di un mondo pronto ad accoglierti insieme al tuo barchino, finalmente soli nell'oscurità..