FORUM Club Italiano del Colombaccio

giamp50

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Risposta #25 il: 08/02/2018 - 20:17
Certo che se non si riesce a capire il "piacere" che tutti noi cacciatori, comuni mortali, abbiamo nell'effettuare un bello e sportivo tiro a volo, per non parlare della tripletta, vuol dire che si ha la testa in un altro mondo, ovviamente inesistente!

Non voglio avventurarmi in percentuali ma la stragrande maggioranza dei cacciatori esercita la caccia di passo su colombacci con tiro a volo e non solo nelle Marche ma in tutta Italia!

Che poi la bellezza della posa ripaghi del sacrificio di aver rinunciato al tiro a volo è anch'esso vero ma, a quel punto vale più la pena di sparare? E per che cosa? Per il sugo delle tagliatelle? Non si dovrebbe fare come nella "moderna" pesca, che rilascia il pesce? Ed allora, una volta ottenuta la posa, che è il massimo di quanto si possa ricercare, allora perchè non le si lascia mangiare, bere e riposare per poi farle proseguire tranquille ed indenni???

Ehh, quante contraddizioni, e dire che si ha pure l'ardire di affermare di amare le vittime.

Pelo 52

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Risposta #24 il: 08/02/2018 - 19:45
Se hai culo giamp , anche a fermo puoi fare coppiola e/o tripletta. A me è capitato pure lo scorso febbraio. Il problema è diverso e un marchigiano come te dovrebbe averlo ben presente. Quindi delle due l'una. O sei in marchigiano atipico p hai cominciato questa caccia da poco tempo. Diversamente parleresti in altro modo .
Aprendo la discussione Vasco nn parlava di carniere.
Renato prima , poi Denis poi maxbadger hanno risposto correttamente. Manchi solo tu. Suvvia, un piccolo sforzo

giamp50

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Risposta #23 il: 08/02/2018 - 19:23
Dimenticavo:

Ovvio che Lui ne prendeva quasi sempre tre.

giamp50

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Risposta #22 il: 08/02/2018 - 18:53
Certo non esistono verità assolute, tutto è relativo e molto è personale.

Quel conoscente gran tiratore di cui ho parlato precedentemente tanti anni fa mi disse:

"Quando sei sul palco e spari al branco che ha creduto se non ne prendi almeno due smetti questa caccia, non è per te".

BADGER

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Risposta #21 il: 08/02/2018 - 18:16
Qui entriamo nel difficile. Nel senso che ognuno in base alle proprie capacità di tiratore ed anche in base alle proprie convinzioni personali ha una SUA verità. Io dico che un colombaccio che cura è un bersaglio facile, grande sagoma, volo lento, sta guardando i richiami quindi ti muovi come vuoi e quando vuoi.La prima fucilata è chiaro perchè poi bisogna eccellere soprattutto in velocità. Colombaccio invece di passata sul vento, qui la cosa si fa un pochino dura perchè quel vento che sembra, ma non è così, rallentare il tuo bersaglio incide e non poco sull'anticipo. Diverso invece se gli puoi tirate di punta. Colombaccio a fermo, mah dipende molto  dalla distanza, dal fatto che lo vedi pulito etc In ogni caso ci vuole più "cartuccia" a fermo che a volo e piombo più grosso e anche più piombo. Anni fa un amico mi propose di acquistare in svendita delle magnum della winchester, originali USA non fatte in Italia. Ne presi due scatole da 25 perchè non amo molto le magnum, cartuccia lenta spesso inutile sulle distanze perchè per abbassare le pressioni hai una velocità ridotta etc. Grammi 52 piombo 5. E le ho lasciate lì per un pezzo. Non sapete quanto ho maledetto la scelta di averne prese solo 2 scatole. Sparavo a fermo alla "lellera" e finchè ne ho avute non andava via un colombaccio, infrascato o meno. Finite le "americane" sono passato a roba altrettanto pesante ma i colombi spesso se ne andavano, sparando sulla stessa pianta e io a ricorrerli per tutto il bosco che naturalmente era in discesa feroce. Mi direte e questo che c'entra? C'entra perchè dimostra che per sparare a fermo ci vuole roba pesante per essere sicuri mentre gli stessi colombi al volo vengono a casa con 36 grammi di nobel sport piombo 6. Poi al volo ci sono gli artisti del fucile e io ne ho, molti anni fa,   conosciuto qualcuno. Gente che non fa testo, fuori concorso per meriti acclarati che è un piacere vedere sparare, senza invidia alcuna perchè così come qualcuno canta da tenore con successo c'è anche qualcun altro che spara da lasciare a bocca aperta, pochi sia chiaro, ma ci sono. ciao

Denis

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Risposta #20 il: 07/02/2018 - 22:37
Ovvio che chi decide di sparare al colombaccio posato sa che la sagoma vulnerabile é minore se poi di fiancata sa che il colombaccio ad ali chiuse é come se avesse uno scudo.Di petto non da meno oltre magari qualche rametto a protezione quindi colombaccio tassativamente a tiro giusto e non ramato ecc...Sicuramente avrà anche il calibro e canna adatti x uccidere e non per ferire inutilmente.
Poi si dice che il tiro a volo è più difficile, ma sarà poi così quando basta buttargliela davanti e con tutta quella sagoma vulnerabile ad ali aperte dove potrà mai andare.
AH si, dimenticavo la centrite....
Un saluto, Denis

Pelo 52

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Risposta #19 il: 07/02/2018 - 21:39
Che pena. E dire che ne pensavo proprio bene .
Non si impara mai a conoscere a fondo chi ti sta davanti.
Viva il gecoduxvaschigno .
Anche questa l'ha sbagliata.

giamp50

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Risposta #18 il: 07/02/2018 - 18:57
Chissà perché proprio due giorni fa un conoscente gran tiratore e predatore mi diceva di aver sbagliato diversi tiri a fermo su palombe mentre a volo ne prende ancora 9 su dieci.

Ancora un paio di giorni prima altro cacciatore si lamentava di aver sbagliato due colpi a fermo sempre su palombe.

E certamente quelle palombe, non se ne saranno andate completamente incolumi, anzi.

La sagoma della palomba ferma di molto inferiore a quella in volo non aiuta di certo.

Non sempre ciò che luccica è oro.
Ogni buon Cacciatore di esperienza sicuramente ne è a conoscenza!

giamp50

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Risposta #17 il: 07/02/2018 - 15:23
errata corrige:
"meglio in movimento o a fermo"

Pelo 52

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Risposta #16 il: 07/02/2018 - 15:21
Sicuramente quando quattro fucili sparano a fermo la certezza del risultato è "certa".
Quando invece quattro fucili sparano a volo, come hai scritto giorni fa, la certezza del risultato è sempre "certa" secondo te?
Il tuo limite Giamp?
Cacciare i colombacci quei pochi giorni di ottobre e poi vivere di ricordi diversamente ragioneresti come me e Renato

giamp50

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Risposta #15 il: 07/02/2018 - 14:31
Si potrebbe integrare in: meglio in movimento o a terra?
E si perché c'è anche selvaggina che si muove sul terreno.

Quando il prelievo venatorio, legale od illegale, era fonte di alimentazione e le condizioni economiche poverissime era norma ottenere il massimo risultato con il minor costo.
Dunque sparare possibilmente sempre a fermo ed accorpare in un sol colpo quanti più capi possibili.

Si ricercava la lepre visivamente nel covo dopo le pressanti indicazioni del fedele cane, si attendeva che ci fossero almeno 3-4 allodole a terra vicine, che  le cesene si buttassero affiancate sulla stessa perella, e così via, per non parlare poi delle reti dove i risultati erano sganciati dai costi di polveri e piombo.

Poi man mano che le situazioni migliorarono si incominciò a gustare il piacere del bersaglio singolo in movimento ed anzi, si iniziò a ritenere il tiro a fermo antisportivo.

In conclusione non esiste un "meglio" e non esiste una etica legata a questa o quella tipologia di tiro, esiste invece un'etica nelle modalità del tiro che dovrebbe essere sempre eseguito nei limiti della certezza del risultato.

Pelo 52

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Risposta #14 il: 06/02/2018 - 18:27
No Lore. Nn critico chi spara a volo e santifico chi spara a fermo. Semplicemente sono insorto quando hai scritto che sparare a fermo è disdicevole. Tutto qui .
La caccia è passione, nn sport. Questo lo dice anche il maxbadger.
Potessi fare come i pescatori che strapazzano il pesce per puro divertimento e poi lo rilasciano dicendo che loro sono buoni e i cacciatori assassini, lo farei pure io con i colombacci . Anche perché la predazione venatoria piscatoria finisce allo stesso modo e cioè prendere in mano la preda. Solo che la loro, anche se malconcia è ancora viva . La nostra purtroppo no.

BADGER

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Risposta #13 il: 06/02/2018 - 18:02
Così tanto per ciaccolare, visto che piove e tira una tramontana fredda e scura dico la mia. Caro Lore, ti dico la verità ho sempre sparato al volo e ritengo che un buon colpitore goda molto delle belle fucilate.Diceva Serantini,da Addio alle Valli, "osservare un buon fiocinino (ad anguille nel comacchiese, di frodo) dà lo stesso gusto che osservare un buon colpitore al volo", più o meno. Sai in Inghilterra è considerato master game chi colpisce più in alto e spesso usando cartucce che da noi sono poco considerate in quanto a dosi di piombo. La differenza naturalmente la fa l'acciaio delle canne. Ci sarà pure un motivo perchè  ad esempio Il Franchi Imperiale Montecarlo Extra, fornito su ordinazione, costa uno stonfo al netto delle incisioni e dei legni. Tuttavia nonostante quello che dice il buon Pelo che è evidentemente un padellatore seriale, perchè caro Mario se buttassi di fuori il 50% delle fucilate rivolte a Colombi che meritano il tiro delle due l'una o sono improvvisamente cecato oppure sono appunto un padellatore seriale. Scherzi a parte (ma mica tanto) io credo che la sublimazione dell'arte venatoria sia ottenere la posa del selvatico. Te lo dice uno che ha perso tanti tiri agli acquatici e magari era l'unica occasione dopo ore di freddo e pioggia, per aver ostinatamente cercato la posa del branco e te lo giuro quando se ne vanno a fucile intatto è peggio che bere la cicuta! 
Poi che ti devo dire, sempre gli inglesi aborriscono la posa delle anatre e se spari a fermo ti insultano proprio, modi di vedere. Io credo che sia lecito sparare al selvatico posato, in ogni caso di meno disturbo per i sopravvissuti, e in questo caso dò ragione al mitico padellatore (aridanga) non si fanno feriti, la raccolta è sicura etc etc Onestamente io non credo che la caccia sia uno sport, nel senso stretto del termine, è comunque un'attività di predazione, che va fatta seguendo determinate regole perchè a differenza dei nostri antichi progenitori la nostra sopravvivenza non dipende dal carniere ottenuto. Ma di predazione sempre si tratta e raccogliere il colombaccio che ha creduto al massimo inganno è forse  il più giusto premio. Naturalmente poi ognuno intende la caccia a modo suo e se non stroppia va sempre bene.Ciao

Lore

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Risposta #12 il: 06/02/2018 - 16:48
Mi rendo conto che dal punto di vista tecnico il Tuo modo di cacciare rappresenti l'apice dell'arte venatoria, nonché molto appagante sotto l'aspetto della soddisfazione personale far posare i colombacci sulla pianta da Te prescelta, però una volta posati perché non concedere una ulteriore possibilità di salvarsi all'amato colombaccio?
Per i feriti, che purtroppo ci sono sempre in una proficua giornata di caccia, abbiamo  l'amato springher per concludere l'azione.
Comunque Ti faccio i complimenti per la qualità della Tua caccia.
Saluti Lorenzo.
 

Pelo 52

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Risposta #11 il: 05/02/2018 - 19:42
Disdicevole è sicuramente sparare a un animale sia a fermo che a volo
L'unica differenza sta nel fatto che un colombaccio sparato a fermo nel 99% dei casi muore. A volo oltre il 50% se ne va ferito per poi morire più avanti.
Poi caro Lorenzo la fucilata è l'atto che conclude l'azione è nn viceversa .
A volo tu nn concludi nessuna azione . Spari e spari e spari. A fermo basta uno sparo per concludere l'azione . Se nn spari , l'azione non è conclusa e il colombaccio vola via indenne