In Umbria le chiamiamo piccioncelle, gli emiliani e qualche Marchigiano le chiama piccionelle, comunque sempre di piccioni da richiamo si tratta.
La storia delle (lascie) nasce nelle Marche, le piccioncelle erano utilizzate in Umbria già a metà ottocento però in maniera completamente diversa cioè d'entrata, contrariamente alla tradizione marchigiana che le utilizza esclusivamente per il ritorno.
Un caro amico, Marsilio che faceva per mestiere "l'avvistatore" per il ripasso di marzo, mi raccontava che anche suo padre faceva da ragazzo l'avvistatore in una caccia nel periodo metà ottocento. La caccia da appostamento fisso alle palombe, in umbria, in quel periodo si praticava quasi esclusivamente nel mese di marzo fino ad aprile inoltrato, dopo i primi del novecento alcuni appostamenti nella zona del Perugino iniziarono a cacciare anche per il passo di ottobre.
Marsilio mi raccontava che i marchigiani hanno copiato il modo di cacciare con le piccioncelle ma sono stati i primi ad utilizzarle in maniera completamente opposta alla tradizione umbra, soltanto di ritorno quindi senza l'ausilio dell'avvistatore.
Ma che compito aveva l'avvistatore:
L'avvistatore si occupava soltanto delle piccioncelle e non poteva sparare, segnalava al capo caccia l'arrivo delle palombe suonando una trombetta con tre o quattro veloci strombazzate, era un lavoro che tanti facevano in quei tempi, veniva pagato dal "padrone" dell'appostamento con abbondante pranzo del giorno, un paio di prosciutti e una latta d'olio d'oliva a fine caccia, se poi la giornata era di quelle buone Marsilio tornava a casa con un paio di palombe.
"C'era la fame vasco e i guadrini ncerono."
Ora in umbria rari sono i casi di utilizzo delle piccioncelle, il capanno è posizionato circa trecento metri prima dell'appostamento,completamente chiuso e all'altezza del taglio del bosco,ha solo una finestrella dove al comando dell'avvistatore escono i piccioni volando in direzione del capanno del comando.
Ho avuto occasione di frequentare un appostamento che utilizzava le piccioncelle e posso confermare che sono un richiamo molto efficace specialmente per i branchi molto lontani, come sono efficacissime le lascie che lavorano in senso opposto.
Da quando nel 92 la nuova legge ha penalizzato la caccia da appostamento fisso regolando la distanza tra due appostamenti a cinquecento metri, prima in Umbria erano a mille metri,le lascie sono state quasi del tutto diemesse in quanto condizionate in modo particolare dall'orografia del posto ma soprattutto dalla distanza del posizionamento, sono micidiali quando i piccioni fanno un bel volo, le distanze tra due capanni ora scese a cinquecento metri hanno condizionato molto questa pratica di caccia, ho visto funzionere in modo incredibile lascie posizionate cinquecento matri distanti dall'appostamento, veramente micidiali, ma sono molto meno efficaci quelle posizionate vicino al capanno.
Quindi le piccioncelle lasciate appena avvistato il branco sono peculiarità esclusivamente umbra, le lascie, azionate contrariamente la direzione del passo sono peculiarità esclusivamente marchigiana, ma posso dire che tutte e due, come richiamo, sono incredibilmente efficaci.
Saluti