Proprio oggi, direttamente dall'Ufficio Caccia della Provincia di Rimini, ho saputo che sui territori di Ferrara, Ravenna, Rimini, Forlì-Cesena, i piccioni, utilizzati come richiami, dovranno essere inanellati con apposite fascette numerate e inamovibili.
Per la verità tutto sembra partito dalla provincia di Ferrara che richiedeva sul suo territorio piccioni inanellati poi, durante una recente riunione dei vari responsabili, è stato deciso questo nuovo regolamento.
Perché l'anello? Per distinguere un piccione domestico da un piccione selvatico! Si poteva evitare e il Club si era mosso per tempo presentando documenti, foto e argomentazioni esaustive per fugare ogni dubbio sulla domesticità dei nostri richiami ma non è bastato e tant'è.
In ogni caso, nessun allarmismo se non l'aggiunta di un altro po' di burocrazia. Si procederà in questo modo:
Le Associazioni Venatorie faranno da tramite fra i cacciatori e la Provincia, nessuno dovrà andare all'ufficio Caccia, né portare in giro piccioni.
Gli interessati, attraverso un modulo reperibile presso la propria Associazione, faranno la richiesta alla Provincia di un certo numero di anelli-fascette sufficienti per quei piccioni che verranno utilizzati come richiami. Le Associazioni presenteranno i moduli e consegneranno gli anelli-fascette ai richiedenti.
Il cacciatore a quel punto metterà le fascette ai piccioni e compilerà un'autocertificazione dove andrà ad indicare la provenienza dei piccioni (piccioni domestici nati presso il proprio domicilio o acquistati da....) e la matricola delle singole fascette. Anche questo modulo verrà consegnato in Provincia dalle Associazioni.
IMPORTANTE: una copia dei due moduli sopra descritti va tenuta insieme a tesserino e licenza per eventuali controlli.
Un saluto Levante
Con riferimento all'argomento piccione domestico- piccione selvatico, allego una mail del Presidente del Club Francesco Paci da tanti anni Colombofilo, allevatore e selezionatore di piccioni , uno dei primi Italiani ad aver importato dalla Francia i famosi "Blue de Gascogne" i così detti Francesi grazie ai quali, attraverso innumerevoli incroci, sono stati selezionati gli attuali ceppi di piccioni che utilizziamo nella caccia ai colombacci.
Caro Graziano ..... con riferimento al problema di cui mi hai accennato al telefono, Ti invio delle brevi note che spero possano essere esaurienti a fugare ogni perplessità al riguardo .
Tutte le razze di colombi domestici e non ( compresi i torraioli delle piazze ) derivano dalla "columba livia ",
progenitore ancestrale di tutte le infinite razze oggi esistenti : si pensi a tutte le razze ornamentali, tutte le razze di altovolanti, quelle di capitombolanti, alle razze di colombi viaggiatori , alle razze da carne ecc.. , migliaia di razze , tutte derivate dalla "columba livia " .
Per fare un parallelismo , le specie viventi sono tutte derivate dall'acqua , ma è evidente che uccidere un girino non è un omicidio !
La "columba livia" è oggi presente in pochi sparuti gruppi, in certi anfratti rocciosi del Gargano e della Sardegna, tutti gli altri piccioni che si possono osservare, in campagna o in città, sono tutti geneticamente "altro" rispetto alla "columba livia ", perchè, nel tempo, sono frutto di innumerevoli incroci che ne hanno modificato le caratteristiche genetiche.
Di fatto, oggi , trovare una "columba livia" è possibile soltanto a chi la voglia cercare con assoluta caparbietà ( ma il risultato non è certo), perchè, altrimenti, non è proprio possibile entrarne in possesso .
E per quanto riguarda l'impiego come zimbello nella caccia al colombaccio, la "columba livia" è soltanto da evitare, sia perchè il suo groppone bianco ( caratteristica di base della specie ) e la sua dimensione piuttosto ridotta e corta , la rendono assolutamente poco interessante dal punto di vista estetico, sia ,e soprattutto, perchè la sua indole selvaggia è del tutto incompatibile con il lavoro da zimbello .
Oggi, e tutti gli appassionati di caccia al colombaccio lo sanno benissimo, si trovano un po' dappertutto varietà selezionate proprio per l'utilizzo venatorio, piccioni che sono assai più simili al colombaccio, e soprattutto, molto docili, per cui l'utilizzo di un esemplare di "columba livia" per questo impiego sarebbe una pura follia .
Spero di essere stato abbastanza esauriente .
Un caro saluto .
Francesco Paci
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