Caro Diego, ti ringrazio, ma non lo farò perché sono curioso di tutto, soprattutto della parola scritta. Sono un vorace, insaziabile lettore, grazie anche al fatto che ho in "dono" la capacità di leggere con totale comprensione circa 1230 parole al minuto, limite al quale non ci si avvicina neppure dopo aver frequentato corsi di lettura veloce aziendale, dai quali sono stato allontanato per manifesta inutilità nei miei confronti. Leggo tutto e di tutto, da ragazzo leggevo tutta la notte, un occhio per volta per non stancarmi troppo. Non c'è niente che non si può leggere e sole due volte ho interrotto per manifesta incapacità di andare avanti, tra l'altro con due classici. Tuttavia dall'apertura dell'argomento ho ricevuto ulteriori notizie e in parte ho approfondito. E confesso che sono un po' sconcertato. Se ciò che ho saputo, con il condizionale d'obbligo, fosse vero sarei oltremodo perplesso. In pratica sarebbe come se domani non adoperassi gli antibiotici per curarmi un infezione grave oppure mi comprassi un calesse e una pariglia di cavalli da tiro per andare a caccia nel più totale rispetto del'ambiente. Se così fosse francamente.....Se è vero che una volta tutto forse era più semplice, che l'acqua era sempre pulita, che il cielo era veramente terso, che la vita era in definitiva più semplice e forse più vera, ciò non vuol necessariamente dire che tutto era meglio o che oggi tutto è peggio. Forse tutto è diverso e in questo semplice concetto si racchiude un oceano di contenuti. Alcuni buoni, altri un po' meno. Ma è il progresso, il domani e rifiutare di vivere il nostro presente non farà tornare il meglio del nostro passato. Ciò che dobbiamo fare, a mio sommesso parere, è vivere i nostri giorni cercando di perpetuare dentro di noi quei valori che danno un senso alla nostra origine. Mangiare con le mani non farà di noi persone migliori, cacciatori migliori. Ma ne riparleremo quando avrò letto il libro. Un saluto.