FORUM Club Italiano del Colombaccio

Picchi52

  • Moderatore
  • Sr. Member
  • *
  • Post: 254
    • Mostra profilo
Risposta #1 il: 08/04/2014 - 22:37
Cari amici volevo raccontarvi un episodio che  mi ha colpito. Qualche giorno fa mi trovavo  nei locali dell'Ufficio Caccia della Provincia di Firenze per discutere la fase organizzativa di RURALIA 2014,  18^ Edizione.  Mentre ero in attesa che arrivasse l'Assessore, nella sala dove normalmente si tengono le riunioni era in corso la sessione di esame orale per ottenere l'abilitazione all'esercizio venatorio. Presenti una quindicina di giovani fra i quali notavo quattro ragazze che erano già state sottoposte ad esame. Al termine della prova i componenti  della Commissione si allontanavano per deliberare. Nella trepidante attesa di conoscere l'esito della prova, ho avuto modo di scambiare quale parola soprattutto con le ragazze. Dalle loro discussioni si percepiva quanto  fosse importante superare quella prova che le avrebbe proiettate a vivere completamente la passione per la caccia. Poco dopo un membro della Commissione chiamava a raccolta gli  aspiranti cacciatori e cacciatrici  per rendere nota la decisione. Ho assistito a mutamenti improvvisi dei loro volti, di gioa per coloro che avevano superato la prova e di delusione per chi invece non ce l'aveva fatta. Due ragazze non riuscivano a superare l'esame, per questo motivo, una di esse cercava di trattenere  le lacrime senza riuscirci. Ho cercato di consolarla in qualche modo dicendole che non era successo nulla di grave invitandola a non demordere e di riprovarci ancora sicura che alla fine riuscirà a realizzare il suo desiderio. Lo stato  d'animo della ragazza era comprensibile perché si sentiva sconfitta, ferita nel suo orgoglio. Anch'io provai identico sentimento nel lontano 1969, allora diciassettenne, allorquando il porto d'armi per uso caccia si poteva avere con la firma del genitore. Mi hanno colpito le lacrime di quella ragazza, essa non piangeva perché magari non aveva soldi per andare in discoteca a divertirsi o perché non può avere lo smart fon o il table ovvero uno spinello, nulla di tutto questo, piangeva per non essere riuscita a realizzare il suo più grande desiderio, un ideale, emulare Diana, la Dea della caccia, amante della natura e dell'ambiente, un valore quello della caccia a cui molti giovani come lei dovrebbero ispirarsi e speriamo che cosi sia. Un saluto a tutti. Picchi52