Caro Fabri, cominciamo a dire una verità? innegabile, che forse è pretendere troppo quando vorremmo che tutti i colombacci che alleviamo riuscissero alla perfezione. Con il piccione viene fatta una ovvia selezione che dovrebbe essere fatta anche con il colombaccio, se non fosse per la "scarsità?" di materia prima. Sono poi assolutamente d'accordo che è dai genitori che dipende la docilità?, l'affidabilità? etc dei nostri allievi. Da una coppia dove uno o tutti e due non sono abbastanza docili non verrà? mai un colombaccino docile. Poi è anche vero che come i piccioni, come i cristiani etc anche i colombacci hanno il proprio carattere. Adesso per esempio sono alle prese con due allievi che hanno ormai quasi 5 mesi, bene quello che è più "innamorato" di me molto probabilmente non lo potrò utilizzare. Ha paura dello sparo, sto tentando di abituarlo con dei petardi ma i risultati per adesso lasciano a desiderare e comunque sull'attrezzo era più irrequieto dell'altro, molto più "burbero" nei miei confronti ma un autentico professionista nel lavoro. Perché? Bella domanda, cominciato svezzamento insieme, addestramento insieme, insomma tutto uguale ma non uguale il risultato. Per quanto riguarda il "maneggio" e il trasporto io la penso un po' diversamente. Cominciamo dal trasporto. In Toscana la legge parla di 40 cm di altezza e tetto in tela e spazi adeguati. Su quest'ultimo aspetto si può discutere anche con la vigilanza ma certamente non si può discutere sulle misure e sulla natura del tetto. detto questo poi devo aggiungere che più uccelli insieme, in un open space tendono a scaldare troppo l'ambiente, non solo ma avendo da fare 100 km di cui almeno 40 di curve a saliscendi lasciare troppo spazio significa sbatacchiarli da morire. Quindi cassetta alla livornese, con il colombo nel triangolo, pavimento di moquette-prato dove si aggrappa benissimo e dato lo spazio ridotto ma consono alla forma dell'uccello, non si sbatte, non si spenna etc Io li porto nella macchia tutto l'anno percorrendo viottoli e non e rimangono perfetti. Contrariamente al mio amico Mario dissento sul pavimento in rete perché si sciupano la punta della coda. Interessante la tecnica di riparazione delle caudali ma i miei adulti non le perdono mai, semmai il problema è da novelli quando per le ridotte dimensioni a volte se le spezzano sul bordo dell'attrezzo. Veniamo al maneggio. Io non li tocco mai se proprio non ne posso fare a meno. Probabilmente non sono abbastanza bravo nella presa ma ho notato due cose: se sbagli di qualche cm sei del gatto, e ancora se il nostro quel giorno ha litigato con la moglie sei altrettanto del gatto, spennata micidiale e moccoli adeguati alla circostanza. No io li "movimento" sulle mie dita sempre, entrano in cassetta da soli e altrettanto ne escono per volare sull'attrezzo pronto lì accanto. Unica difficoltà? quando li faccio uscire di giorno, sono restii a lasciare la voliera, ma una volta oltrepassato lo sportellino, si accoccolano sulla mia mano ed è fatta. Bravo se sei riuscito a farli stare sul rullo con un filo lungo, sicuramente più efficace della ribaltina ma, specialmente nella macchia, con l'asta, è pericoloso, perché un piccione "intrigato" tra i rami è già? un problema, un colombaccio è una tragedia. Comunque è interessante scambiarsi idee e opinioni che sono sicuramente d'aiuto per allevare il nostro. Com'era quel detto? Donne e motori gioie e dolori, bene aggiungiamo pure tra le gioie e i dolori anche allevare un colombaccio. Ciao