Ciao Filippo
accetto il tuo invito volentieri.
Ho iniziato a cacciare i colombi che avevo meno di dieci anni (fine anni '50); andavo in bocchetta con mio padre e vedevo passare colombi alti... alti... alti...
Poi, all'inizio degli anni '70 ho cominciato a costruire palchi ed a spaventare colombi coi primi volantini (chiamarli volantini è troppo!); ho anche iniziato a vedere colombi più vicini. Ma se non hai buoni maestri gli anni di apprendistato aumentano...
Infine, da una quindicina di anni a questa parte sono diventato innamorato della posa.
E vedo colombi posati ad un metro da me, sulla mia testa.
Ognuno si diverta come vuole e più lo aggrada.
Per la collettività? un colombo morto al volo o a fermo ha lo stesso valore: un morto.
Anzi quello morto a fermo può sembrare più indifeso... ma non è così, perchè se non si posa se ne va illeso, anche se passa ad un metro dalla mia persona.
Questione di gusti... diciamo così.
Credo che la posa sia nata dettata in qualche modo da contingenze economiche e dal fatto che così facendo "se ne prendevano di più"; poi il mondo è cambiato...
Personalmente vedo nella posa il mio massimo di essere cacciatore, avendo "battuto" in tutti i sensi un selvatico che dovrebbe essere molto, ma molto più furbo di me.
Ecco che il fatto di posarlo dove voglio io mi da soddisfazione perchè "l'ho vinto completamente". Lo sparo, come potrai capire bene, diventa una fase "accessoria" finale.
Se ho ospiti (e capita spesso) alcune volte manco sparo... ma è come se lo avessi già? fatto al momento della posa.
Con la caccia al volo lo sparo diventa invece se non il momento principale... senz'altro una fase importantissima, senza la quale non si raccatta un bel niente.
Una bella coppiola... o una tripletta riempiono di soddisfazione.
Una soddisfazione immensa!
Sciocco mettere a confronto le due situazioni. O voler affermare che chi fa così e cosà? e meglio di chi fa cosà? e così. Per far questo esistono già? Club Italiano del Colombaccio e Club della Palomba che "da sempre" si sono divisi proprio su questa insensata e fratricida diattriba.
Ognuno si diverta come vuole.
Se andiamo sul piano della semantica... e della parola tradizione... altro non possiamo fare se non riconoscere le più antiche tradizioni all'Umbria ed alle Marche.
Segue Toscana, Lazio e tutto il resto. In alcune regioni italiane si è iniziato da un decennio, poco più a cacciare in modo "tradizionale".
Ecco che pochi possono vantarsi di "antiche tradizioni", altri di "innovative usanze", ed altri ancora di "rivoluzionarie consuetudini", ma chi potrebbe (poi ti dico perchè uso il condizionale...) vantare i più antichi e nobili lombi sono i cacciatori della Campania, in particolare quelli di Cava dè Tirreni. Infatti, fino all'inizio degli anni '50 e con "decorrenza" a partire da epoche precedenti l'anno 1000 (hai letto bene: anno mille), proprio a Cava si cacciavano i colombi migratori con reti verticali. Come fanno tutt'oggi nei famosi 10 appostamenti pirenaici.
Poi le leggi italiane non hanno più permesso che millenarie tradizioni si perpetuassere.
E allora, torno a ripetere, non mettiamoci a litigare ancora una volta tra noi per "gusti-personali" tra chi li fa posare e chi li caccia al volo, ma, se possibile, affiniamo le reciproche tecniche, casomai copiando un pò gli uni dagli altri...ma solo le cose buone.
Buona "coppiola" a chi spara al volo e buona "posa" a chi si diverte in altro modo.
Un caro saluto.
Dimenticavo di dirti che secondo me... che valgo per uno... se si sceglie la caccia con la posa non si dovrebbe sparare al reinvolo. Perchè questa seconda situazione è davvero ibrida e figlia della voglia di "fare ciccia".
Ciao.