FORUM Club Italiano del Colombaccio

koala

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Risposta #108 il: 02/06/2012 - 05:18
Mio nonno assieme a mio padre partivano per campigna marittima, alle 23 un vagone dalla stazione di Santa Maria Novella veniva tutte le sere attaccato al treno per piombino, così mio nonno e mio padre partivano nella notte di Firenze per arrivare la mattina in maremma. Mio nonno faceva portaee a mi padre una  borsa stracolma di cartucce,e comprava  per il suo compagno una ciambellina al forno della stazione che immancabilmente mio padre dopo due minuti finiva. La guerra era da pochi anni passata....di fucilate mio nonno ne ha tirate sempre poche, ma campigna marittima appena usciti dalla stazione era immensa nella maremma e si cacciava allodole tordi, e tutta la minutaglia volatile che si poteva trovare,la fame  era tanta e la passione ancor di più......Ora quando prendo il traghetto per l'elba e passo da campigna marittima da quella stazione che 5o anni fa vedeva mio padre e mio nonno scendere dal treno il cuore mi sobbalza, la bellezza del paesaggio il sapere che la maremma in quegli anni era tutt'uno con la caccia  e la dura vita dei contadini, mi fa capire ancora di più la caccia, la caccia quella cosa che ancora oggi io tramando dalla mia famiglia, dove  generazioni  e generazioni si sono succedute con questa passione e dove io spero di tramandare a mio figlio la stessa  viscerale voglia di prendere un treno alle 23 di notte e di raggiungere alle 6 di mattina la stazione di campigna marittima. Credo che alla fine scriverò un libro perchè rimanere  ancorati  ai ricordi solo una volta l'anno non è il massimo, ma con lo scritto con le aprole renderò anche onore a mio nonno che ha fatto si che la mia passione,la nostra passione non finisca ,Il prossimo figlio nonno lo chiamerò come te e grazie.. Guglielmo

Rimescolo

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Risposta #107 il: 01/06/2012 - 18:35
Sembrerà? strano, incomprensibile, inspiegabile, BADGER a me hai emozionato....

Non ricordo situazioni identiche con privazione di uscita domenicale per febbre, ma la domenica e i nostri vecchi al solo pensarli e ricordarli emozionano a vita.

un abbraccio,

Rimescolo

badger

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Risposta #106 il: 01/06/2012 - 17:11
Questo non è propriamente un racconto di caccia, piuttosto il tentativo di descrivere la suggestione che il mondo della caccia può provocare in un ragazzino di 15 anni. E mentre scrivo ti penso Giagio. Bene, andavo a scuola e l'unica occasione di seguire mio padre era la domenica mattina, quando si usciva a tordi, fringuelli e in genere l'uccellame che si muoveva nelle campagne intorno a Firenze, non troppo lontano, perchè il pranzo domenicale era sacro ed anche perchè il mezzo di locomozione era una lambretta 15o con parabrezza. In quegli anni avvicinandosi il sabato notte io non dormivo e, poichè mio padre aveva il sonno pesante, era mio compito preparare il caffè, poi vestito di tutto punto, stivali di gomma compresi, lo andavo a svegliare, cosa non del tutto scevra di difficoltà?. Ebbene quella mattina mi sentivo proprio male, avevo gli occhi lucidi, rabbrividivo, in una parola, avevo un bel febbrone. Ma non volevo rinunciare per niente al mondo, troppo desideravo l'odore della terra, lo sbrillume delle stelle che impallidivano mentre io, rigorosamente un passo indietro al tiratore, perchè lo era eccome se lo era, zirlavo con il richiamo nero di gomma a mantice, pronto ad avvisare "attento davanti" perchè lui, come me adesso, i tordi era un po' che non li sentiva più. Poi sospiravo la fucilata, espirando forte quando il tordo si accenciava precipitando nella vigna, non ne perdevo uno. Disgrazia, o fortuna non so, volle che quella mattina, forse spinta da un istinto che un uomo non sa, si alzasse anche mia madre, la quale mio "sgamò" subito. Ti senti male, non una domanda un'affermazione ed io "ma cosa dici" ma ero rosso come un peperone. Dopodichè passamo al termometro ed io a cercare di non farlo andare sotto l'ascella, a  tenerlo sulla maglia. Niente da fare, il maledetto coso di vetro dichiarò la sua diagnosi, 39 di febbre. A letto di corsa mentre lui se ne andava, ed io sentivo il rombare modesto della lambretta bicolore. Alle 12, minuto più, minuto meno tornò e mi ricordo ancora il mazzetto abbondante di bottacci, non da tutti i giorni, anzi da giorno di festa. Mi sarei messo a piangere. Ebbene, forse voi non ci crederete, ma sono 45 anni che non ho una linea di febbre, posso aver avuto l'influenza, ho preso anche il bronco polmonite  (a caccia naturalmente) ma la febbre no, mai più, brutta vigliacca che mi hai privato di un ricordo bellissimo, di quando la caccia era solo magia. ciao a tutti

COLOMBO71

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Risposta #105 il: 01/06/2012 - 12:00
Vi ringrazio nuovamente dei consigli dati.

Proverò a fargli fare ciò che vuole per un altro mese , poi sè non vedo cambiamenti riguardo alla ferma sul fiato proverò a portarcela con il cordino e a dirgli "terra" cosa che fa gia molto bene.

Con DEA e il terzo cane che ho, i precedenti però sono stati due Setter .L'ultima Lady a 5 mesi faceva gia ferme strepitose sul fiato del selvatico. Sò che il Breton e un altra cosa , ma non pensavo di avere un problema di questo genere.Si e vero quello che dice Rimescolo che io in primis caccio il colombaccio, però amo la regina dei boschi e mi piacerebbe che Dea oltre alla cerca e al riporto fermasse...

Un abbraccio

Flavio

giamp50

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Risposta #104 il: 31/05/2012 - 20:07
Dimenticavo, consigliabile il libro:

ADDESTRAMENTO DEL CANE DA FERMA di Felice Delfino, editoriale Olimpia.

Grande testo, anche piacevole da leggere!

Rimescolo

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Risposta #103 il: 31/05/2012 - 20:05
Ognuno ha cose da "raccontare", giustissimo, credo però che si voglia forzare i tempi di "dressaggio". Credo di interpretare la domanda di consigli da esporre su una cucciola di 5 mesi, per di più breton, scelta non soltanto per ferme da gare, percorsi incrociati, ampie ispezioni, prese di punto ecc... ma per farne una compagna di caccia, riporto dei colombacci incluso.Dico questo perchè in questo particolare momento della crescita si deve permettere alla cucciola di liberare tutte le sue curiosità?, rincorsa del selvatico e abboccamento se ne consegue l'opportunità?. Niente deve essere impedito o rimproverato in questa fase, anche se ammazzasse il miglior volantino o la più bella gallina, fai finta di niente e fattela riportare!!!

L'addestramento impegnativo e mirato per la cerca, la ferma e il collegamento aspettare 7/8 mesi!!!!altrimenti rischi di robottizzare la Dea con insicurezze e annullamento del suo carattere. Questa ovviamente è la mia abitudine di addestramento, e ricorda che è più facile sciupare un cane con richieste assurde, che farlo eccellente, nel suo D.N.A c'è quasi tutto basta lasciare il tempo che emerga...

un grande saluto, e calmaaaaaaaaaaaaaa

bonaaaaaaaaaa

giamp50

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Risposta #102 il: 31/05/2012 - 19:32
Corda di ritegno, COLOMBO71, non credo vi sia altra alternativa, e subito, visto che ha avuto la deleteria opportunità? di abboccare la preda e quant'altro esponi.

Cordino di 10-15 metri, sottile ma resistente alla strattonata.

Portarla su quaglia, come descritto da Vasco, con collare e cordino. Quando inizia a sentire e tu ritieni che sia arrivata vicino e Lei non si ferma perchè la vuole abboccare, forte strattonata al cordino da rovesciarla all'indietro.

Però prima dovresti addestrarla al "terra", in modo che dopo la strattonata e la giravolta Tu possa inchiodarla con il comando terra.

Con la ferma non si scherza!

Questo è il metodo antico, oggi vi sono i collari elettrici, ma io li vieterei.

Cordiali saluti.

COLOMBO71

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Risposta #101 il: 31/05/2012 - 09:29
Vi ringrazio tantissimo dei vostri consigli mirati e da esperti del campo.

Visto che Dea si presenta molto bene ho paura di fare degli sbagli.

A due mesi nascondevo un calzino pieno di piume di beccaccia, poi facendo finta di niente portavo Dea in zona dicendoli "cerca" ,lei lo trovava lo riportava a me mettendosi seduta a terra e io gli davo la ricompensa. Questo lo facevo 2/3 volte la settimana e cambiavo sempre zona.Alternavo con la"farfallina"2/3 volte alla settimana. Dici bene Vasco a imparato a fermare a vista , ecco perchè ho smesso. Poi e successo piu volte che le galline uscivano dal pollaio saltando la rete e Dea fra ferme e gattonate non gli faceva fare vita. Una volta a gatturato una tortora che era rimasta nella voliera e la riportata a me. Ho notato che prima fermava anche se a vista piccioni e tortore in cortile ,ora le rincorre quasi subito. Come devo comportarmi?

Grz mille

Flavio

Vasco

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Risposta #100 il: 30/05/2012 - 21:52
Iniziare alla caccia un cucciolo è sempre impegnativo ma per me è stata una esperienza sempre entusiasmante. Incitare la ferma a vista è secondo me sbagliato, il cane non lavora con l'olfatto ma con gli occhi, a tutto svantaggio della cerca sulla passata. Tutto diventa facile se si ha a che fare con un cane intelligente, in qualche caso, molto raro, i campioni fanno da soli, bisogna però partire con un progetto preciso, da cui non si può prescindere, il cane da ferma non può fare tutto e subito, occorre un addestramento a lungo termine, anche di qualche mese. La cosa però da rispettare con assoluta fermezza è quella di non abbattere mai un selvatico prima che il cane non lo fermi categoricamente e per parecchie volte.

Quando il nostro inseparabile amico si renderà? conto che non potrà? mai prendere in bocca un selvatico se non dopo lo sparo del nostro fucile, allora e solo allora fermerà? sempre. Per ottenere questo è indispensabile assicurarsi di lasciare sempre animali in buona salute, che volano molto, in modo che il cane non riesca mai ad abboccarne uno. Non lasciare mai quaglie in terreni con l'erba alta o bagnata, non volano, se la prende prima che s'involi abbiamo commesso un grandissimo errore difficilmente e solo con tanta pazienza correggibile.

Le quaglie vanno tenute alcuni giorni in ampie voliere dove possono rafforzare la propria muscolatura, andrebbero liberate solo quando si ha l'assoluta certezza che volano molto lontano dove il cane non può arrivare, è meglio lasciarle almeno un giorno prima dell'addestramento, o per lo meno qualche ora prima, se si liberano poco prima il cane impara subito che l'emanazione di chi ha posato la quaglia lo porta su di essa, cosa facilmente riscontrabile dagli esperti cinofili.

Beh non mi resta che augurarti tante ferme, del resto per gli amanti cinofili è l'augurio più bello, se poi saranno accompagnate da tante prede, allora si farà? anche festa.

Ciao C71 un abbraccio.

vasco

giamp50

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Risposta #99 il: 30/05/2012 - 20:50
Sempre difficile dare consigli, molto dipende dal cucciolone.

Parti dal presupposto che Lei, pur avendo l'istinto innato della cerca, non sa che cosa cercare.

Le ferme sulla farfallina sono ferme a vista, quelle che deve imparare sono quelle su emanazione del selvatico.

Le deve scattare il clik nel cervello e, quando scatterà?, probabilmente Ti meraviglierà?.

Per la seconda quaglia che non ha trovato non mi preoccuperei minimamente.

Essendo, come Tu affermi, un'ottima cercatrice, la porterei qualche volta su terreno libero. I campi di addestramento sono pieni di "puzze" e le quaglie puzzano di allevamento ed, a volte, volano poco con il rischio che i cuccioloni le abbocchino, presupposto per rovinarne la ferma.

Cordiali saluti.

Rimescolo

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Risposta #98 il: 30/05/2012 - 19:40
Ciao carissimo C71, capisco il tuo desiderio di riuscire nell'addestramento, che poi è quello di tutti, esperti e meno esperti.

Il tempo di calendario di Dea è giusto per il primo approcio con i selvatici "facili", quagliette di allevamento.

Il mio consiglio è questo: prova ad acquistare una o due quaglie, metti le calzette come ai piccioni e dopo averle fatte annusare a Dea, senza essere visto, valle a posizionare in un prato che non sia spigato e non sia ricco di fioritura.

Alle calzette applica un filo lungo 7/8 metri, e fissalo ad un perno ben visibile da te.

Dopo un breve giro in altre direzioni dal punto fissato, sempre a vento, portati in prossimità? della quaglia e osserva il comportamento di Dea.

Non dare voce di incitamento ne di divieto, qualunque cosa faccia, se ferma avvicinati delicatamente e accarezzala, senza dare voce. Se si invola e la rincorre lascia fare e una volta raggiunta sarebbe positivo la prendesse in bocca.

Se non si invola recuperala e cerca a vuoto in altra direzione, vedrai che l'atteggiamento di Dea sarà? più curioso e la cerca più attenta.

Questo "giochino" lo farai per due tre volte, fino a quando capirai che Dea ha scoperto il trucco, successivamente utilizzerai solo quaglie libere e volatrici, ma non troppe, a giorni alterni.

Non forzare i tempi, a sette mesi comincerai a insegnare cosa deve o non deve fare.

Una fase importante in questo periodo è il riporto, con pallina impiumata o meglio ancora con "selvatici" morti, quaglie e piccioni.

Ricorda sempre di dare ad ogni riporto un contentino, crosta di formaggio o crocchette appetitose, per facilitare la consegna dell'oggetto o del selvatico, utilizza un corridoio non troppo largo ma lungo, l'inizio è una cosa meccanica il cane deve associare il riporto al contentino, successivamente diventerà? una soddisfazione per entrambi.

Per la cerca e il riporto di un selvatico abbattuto non facilitare mai il compito con lancio di sassi o qualsiasi altra cosa, aspetta che il cane ti guardi e indica la direzione, non avere fretta.

Per ora basta, se vuoi in seguito farmi sapere o chiedere, sono disponibile, in bocca al lupo,

un caro saluto,

Rimescolo

COLOMBO71

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Risposta #97 il: 30/05/2012 - 12:28
Giamp50 Rimescolo buon pomeriggio, visto la vostra esperienza con i cani da caccia volevo un consiglio per quanto riguarda il mio usiliare nonche fedele compagna di caccia Dea.Come già? sapete Dea ha raggiunto i 5 mesi di vita, per la prima volta ieri siamo andati in un campo per addestramento cani vicino a casa e gli ho messo due quaglie.Dopo un giro lontano da dove le avevo posizionate facendola lavorare sul campo a zig zag mi sono avvicinato dove avevo messo la prima quaglia .Mi aspettavo visto le ferme meravigliose fatte da Dea in allenamento con la farfallina di vederla inchiodare sul fiato della quaglia, e invece non ha fatto una vera ferma si e soffermata con il naso in terra agitando i suoi 3 centimetri di coda e a fatto partire il selvatico ( se cosi posso difinirlo ). Be ho detto fra me... sicuramente le seconda la fermarà?, ancora peggio non è riuscita a trovarla.Dopo una mezzoretta di ricerca mi sono arreso.

La domanda e questa, devo prendergli ancora quaglie a non finire ho devo farla diciamo girare anche a vuoto ? Cioe e meglio fargli sentire sempre selvatici ogni volta che usciamo o no ?. Sinceramente e un ottima cercatrice non molla mai , so che ancora piccola per dire la sua.
GRZ

C71

Rimescolo

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Risposta #96 il: 30/05/2012 - 12:00
In sintonia con l'analisi fatta da Giamp...resta inteso che ogni soggetto ha un proprio comportamento, sta a noi individuarne le caratteristiche ed evidenziarne e svilupparne i pregi, senza soffocare in alcun modo il suo carattere.

Aggiungo per esperienza, che un cane da caccia tenuto in casa ha comunque un legame con il conduttore diverso, l'intesa e il collegamento è superiore.

Riferito a Ciccio: ho avuto la possibilità? di cacciare con "LUNA", una stupenda KURZHAAR di un amico, che me la concedeva per suoi eccessivi impegni di lavoro.

Metodo di cerca scrupoloso e non troppo ampio, ottimo legame con me, ubbidiente e tenace sul fiato del selvatico, riporto eccellente, nessun problema di "pillacchere" o erbe infestanti per il pelo.

Per concludere Ciccio....hai fatto un ottima scelta!

un caro saluto,

Rimescolo

giamp50

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Risposta #95 il: 29/05/2012 - 22:15
Per la mia esperienza Delì, diverse sono le grandi razze di cani da caccia, tutte ottime, ognuna naturalmente con le sue caratteristiche, quello che fa la differenza sono le linee di sangue e gli accoppiamenti, oltre naturalmente poi il manico, senza sottovalutare la fortuna.

Quello che ho comunque registrato, è che portare a caccia un cucciolone in mezzo ad altri cani adulti ed esperti ne ritarda e ne diminuisce notevolmente le capacità? e lo sviluppo venatorio, ne mortifica l'iniziativa e ne impedisce l'acquisizione delle modalità? di conclusione.

Preferisco perdere una annata dal punto di vista del carniere ma andare a caccia solo con il cucciolo/cucciolone, incominciando dai tre mesi e, se il sangue c'è, i risultati saranno eccezionali e le soddisfazioni ancora maggiori.

Ricordo ancora il primo fagiano e la prima lepre incarnierati con la madre della mia attuale Kurzhaar all'età? rispettivamente di 4 e 6 mesi!

deliberoCICCIO

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Risposta #94 il: 27/05/2012 - 17:47
Il KURZHAAR è,a mio modesto parere,uno dei migliori cani in senso assoluto: valido

in tutti i tipi di caccia.

Sarà? il mio prossimo ausiliare.

Comprendo la Tua disperazione per la grave perdita...DUPLICE.

Sono,sicuramente,stati RUBATI.

Non Ti vergognare per TUTTI i tentativi fatti,cadendo anche nel ridicolo,ma di certo

nella disperazione tutto è ammesso.