FORUM Club Italiano del Colombaccio

Massoc

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Risposta #57 il: 04/07/2011 - 21:51
Grazie Vasco, l'avevo già? inserito in un blog tempo fa, ma visto che è poi è sorto l'angolo del veterinario meglio metterlo qui.

Un abbraccio e presto passo a trovarti se non sei in giro col camper.

Vasco

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Risposta #56 il: 04/07/2011 - 21:51
badger hai ragione da vendere, troppe volte si esagera con medicine o trattamenti che con un pò più di attenzione da  dedicare nella pulizia  della  voliera, potrebbero  non essere

fatti a  tutto  beneficio  dei nostri amati  piccioni. Pulizia-Pulizia-Pulizia,  un goccio di amuchina nell'acqua e, come dici, tanta, ma tanta fortuna.

Un abbraccio.   Vasco.

Vasco

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Risposta #55 il: 04/07/2011 - 21:37
Bravo MASSOC bel lavoro e c'è chi dice "i forum non servono a nulla" grazie ancora, questo

è un lavoro che resterà? molto utile a tutti gli amici del forum.

Un grande abbraccio.  Vasco.

badger

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Risposta #54 il: 04/07/2011 - 06:43
ciao a tutti, premesso che non voglio pontificare, premesso che a volte è questione di fortuna, però vi voglio dire la mia sulle malattie dei piccioni.

1-non prendere assolutamente piccioni da nessuno e nel caso, osservarli in ambiente separato per almeno 15 20 gg, spesso sono portatori sani di malattie che in quella voliera sono state debellate;

2- pulizia, pulizia, pulizia e ancora pulizia soprattutto durante l'estate;

3- a volte eccediamo in ansia e li vogliamo curare anche se non è veramente necessario è dannoso anche perchè i nostri rimedi sono quasi sempre empirici, quanto meno nelle dosi e nelle modalità? di somministrazione, purtroppo i veterinari aviari sono pochissimi, qui a Livorno ne avevamo uno ma si è trasferito all'Isola d'Elba.

Io, da tempo, ho cambiato sistema. due somministrazioni di tetramisole, primavera e inizio autunno, grit e vitamine, acqua sempre fresca con un goccio di amuchina e molta. moltissima pulizia. E poi un pizzico di fortuna ciao

Massoc

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Risposta #53 il: 03/07/2011 - 21:47
LA TRICOMONASI
E' la malattia forse più diffusa nel colombo, ed è la base per lo sviluppo in forma specifica o associata di altre malattie e provoca seri danni in tutte le colombaie che la trascurano. La sua diffusione avviene tramite l'acqua da bere e il cibo inoltre i piccoli vengono infettati dai genitori attraverso l'inbeccata. Questo protozoo si sviluppa e si diffonde in tempi veloci nei novelli dove può causare una mortalità? elevata, mentre negli adulti può stabilizzarsi in forma cronica. I soggetti colpiti si presentano magri, con ali pendenti, inappetenza, depressione. Se con le dita della nostra mano apriamo il becco del colombo malato possiamo vedere a seconda della fase della malattia, la parete della gola rossa infiammata, se è ancora nella fase iniziale, oppure delle membrane giallastre nelle cavità? orali con noduli e placche gessose dello stesso colore, se in fase avanzata.
La tricomonasi al microscopio si individua facilmente. Una buona profilassi si basa sull'applicazione delle norme igieniche sanitarie già? descritte per altre malattie, con una particolare attenzione alla pulizia degli abbeveratoi. Quasi tutti gli allevatori per far fronte a questo problema effettuano cure a cicli periodici preventivi. Inoltre esistono in commercio anche prodotti naturali non tossici molto validi. Anche in questo caso un veterinario specializzato saprà? darci il giusto indirizzo.

LA COCCIDIOSI
Come altre malattie anche la coccidiosi se ne entra in colombaia può compromettere seriamente l'allevamento. La malattia si diffonde e si trasmette attraverso l'assunzione di alimenti o acqua che siano imbrattate con delle feci infestate di ocisti.Anche in questi casi i sintomi sono quelli comuni a tante altre malattie, perdita di vitalità?, inappetenza, sete intensa, dimagrimento. Un particolare però contraddistingue i soggetti colpiti da questa malattia, hanno una copiosa diarrea verdastra con tracce di sangue. Colpisce in particolare i novelli anche con moralità? elevata. Anche in questo caso valgono le stesse precauzioni al fine di contenere il diffondersi della malattia,in particolare bisogna evitare che l'acqua e gli alimenti vadano a contatto con escrementi e feci.
LA MICOPLASMOSI
Questa malattia subdola che contagia i colombi determinando forme di respirazione alternata con corizza scolo nasale, rantolo, e congiuntivite negli occhi. Spesso questa infezione si manifesta anche in forma associata a ornitosi, coli e salmonelle determinano un quadro molto preoccupante. La diagnosi precisa può essere confermata con l'isolamento dei microplasma dai sacchi aerei. Sovraffollamento in colombaia, scarsa aerazione, umidità? nei locali, sono condizioni ambientali ideali per lo sviluppo di questa malattia che è molto difficile da debellare una volta insediata in allevamento. Servono cure con trattamenti mirati fatte per diversi giorni se vogliamo debellare questo germe. Per le cure facciamoci consigliare da veterinari specializzati.
LE SALMONELLE
E' una malattia diffusa tra i piccioni; anche se potenzialmente potrebbe essere contagiosa per l'uomo, non ci risultano casi di contagio all'uomo. il contagio tra animali avviene per via indiretta in particolare attraverso le feci infette e possono contaminare gli alimenti e l'acqua attraverso insetti e in particolare i ratti o topi, o direttamente da colombo a colombo nella fase di accoppiamento e nel contatto comune. La malattia può essere veicolata in colombaia attraverso animali esterni, come i passeri o altri animali infetti, oppure tramite granaglie infettate nei vari passaggi della lavorazione. I colombi che riescono a superare la malattia possono facilmente diventare dei portatori sani di questa infezione. La salmonellosi o paratifo si può presentare in forme diverse e può causare anche una mortalità? elevata. I novelli possono morire senza presentare sintomi premonitori. Negli adulti può manifestarsi con una diarrea di colore verdastra, dimagrimento, muoiono gli embrioni delle uova durante la cova, oppure zoppicatura e ala cadente con blocco e gonfiori delle articolazioni. La presenza di soggetti con i sintomi sopra descritti deve preoccupare seriamente l'allevatore il quale deve rivolgersi subito ad un veterinario specializzato.
Consigli utili: Evitare di inserire animali provenienti da gruppi già? infetti, cercare di evitare l'infezione dall'esterno con reti antipasseri, fare periodiche deratizzazioni, e applicare norme igienico sanitarie di prevenzione che sono utili per limitare possibili contagi.
I VERMI
Sono diversi i tipi di vermi che possono infestare le parti interne del colombo, gli ascaridi, la tenia, i strongili, la capillarosi sono tra i più comuni che attaccano i nostri colombi. Il parassita viene individuato con certezza mediante l'esame microscopico delle feci, oppure con un esame dell'intestino. I soggetti colpiti da questi parassiti diventano magri depressi e anemici. I colombi si infettano ingerendo gli ospiti intermedi nei quali si sviluppano le uova di questi parassiti.
Consigli utili: Impedire che i nostri colombi ingeriscano alimenti imbrattati con gli escrementi e le feci, fare rigorose pulizie degli ambienti e una disinfestazione periodica dei locali dove vivono i colombi,
Una cura periodica preventiva contro i vermi ci mette al riparo da questo problema.

IL DIFTERO VAIOLO
Questa è una malattia infettiva e contagiosa sostenuta da un virus specifico che genera lesioni cutanee anche interne. Generalmente colpisce i soggetti giovani e si sviluppa prevalentemente in estate autunno. Di norma la malattia viene introdotta in allevamento con l'inserimento di un portatore di virus o con la malattia in fase di incubazione, poi si propaga tramite la puntura di insetti, in particolare le zanzare le quali possono ospitare nella proboscide il virus anche per parecchie settimane. Il vaiolo si manifesta in diverse forme, la più frequente è caratterizzata dalla comparsa di grumuli vaiolosi che sembrano delle verruche sulle narici, sulle palpebre, nei piedi, nella zona addome e anale. Può manifestarsi anche con placche bianche grigio giallastre aderenti alla mucosa della bocca e nel palato.
Consigli utili: Isolare i soggetti colpiti, pulizia dei locali, evitare di inserire animali contagiati, e lotta agli insetti in particolare alle zanzare con repellenti e insetticidi, rivolgersi ad un veterinario specializzato.
LA PSEUDOPESTE AVIARIA
Questa è che colpisce in forma virale la colombaia. Bisogna prevenirla con la vaccinazione in quegli allevamenti che possono essere contagiati da elementi esterni come uccelli e passeri. La vaccinazione è resa obbligatoria coloro che partecipano a gare o mostre perchè possono essere fonte di contagio. La vaccinazione rende immuni i soggetti per un anno e generalmente gli allevatori la effettuano in autunno dopo la muta e prima della stagione delle mostre. La vaccinazione deve essere effettuata a soggetti in perfetto stato di forma e di salute. La pseudopeste aviaria o malattia di Newcastle non va confusa con l'influenza aviarie dei polli. Recenti studi hanno dimostrato che il colombo non viene colpito dalla influenza aviarie e il colombo non è un elemento veicolatore di questa pericolosa malattia.

Palombaro

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Risposta #52 il: 28/06/2011 - 17:26
Giovanni guarda la foto di questo piccione, guarda gli occhi...secondo te di che si tratta? L'ho scritto anche in un apposito post.

http://imageshack.us/photo/my-images/31/immagine002vx.jpg/

spinelligiovanni

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Risposta #51 il: 28/06/2011 - 17:22
il metronidazolo è un antibiotico molto efficace per i protozoi (tricomonas)

e per batteri patogeni intestinali

come per tutti gli antibiotici vanno somministrati alla dose corretta !!! singola somministrazione per ogni piccione !

preventivo ? se tutti i piccioni stanno bene ? no

saluti !

deliberoCICCIO

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Risposta #50 il: 25/06/2011 - 11:06
GIAGIO...meriti un'altra TARGA.....MITICO!!!!!!!

Giagio98

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Risposta #49 il: 25/06/2011 - 10:10
Inumidisci il mangime con succo di limone,vedrai che la medicina non va nel fondo della mangiatoia.Un saluto

giancarlof

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Risposta #48 il: 24/06/2011 - 22:00
per la Tricomoniasi mi hanno dato un farmaco a base di Metronidazolo. La somministrazione va fatta a 10gr per kg di mangime, ma ho l'impressione che sia poco efficace perchè la polvere si deposita sul fondo della mangiatoia. Chi me l'ha venduto mi ha detto che lo posso miscelare anche all'acqua con lo stesso dosaggio, ma sulla busta dice di non farlo.Io pensavo di ridurre le dosi perchè credo che nell'acqua abbia una concetrazione maggiore. Inoltre ai piccioni sani è dannoso fare comunque questa cura oppure ha un valore preventivo? Grazie

Palombaro

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Risposta #47 il: 13/06/2011 - 12:29
meglio così allora....

bighunter84

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Risposta #46 il: 13/06/2011 - 10:37
Sono sanissimi,comunque sono due ternani.

Gli ho fatto pure la cura con il Dimetrin e le analisi delle feci,ma stanno benissimo.

Palombaro

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Risposta #45 il: 13/06/2011 - 10:11
hai saputo se i piccioni con ali cadenti sono malati o no?

Io ho notato che anche in alcuni dei miei rosati, solo rosati c'è la tendenza ogni tanto a tenerle basse....mica sarà? una cosa normale in quella razza?

I miei stanno bene, si menano e non danno segni di nessuna patologia....fammi sapere va.

bighunter84

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Risposta #44 il: 13/06/2011 - 08:11
Finalmente un alternativa in pasticche al Flagyl...grazie mille farò scorta scongiurando che mi accada di nuovo.

Questa volta non sarò impreparato.

gas54

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Risposta #43 il: 13/06/2011 - 07:40
x il grande deliberoCICCIO ti invio i nomi dei medicinali.

tricomoniasi-METRONIDAZOLO pasticche da somministrare 1/4 per 5-6 giorni questo me lo ha reperito il mio veterinario

tricomoniasi-cocciliosi puoi trovarlo su internet- RONI-PLUS un salutone gas54