Caro Rinaldo (meraviglioso e sorprendente Levante),non vegognarTi di ciò che scrivi
della Tua "intimità?"...quella è la vera Tua natura (sensibilità? a pelle).
Il Poeta Libero de Libero (mio zio)scrisse : "Poeta è colui il quale riesce a scrivere i silenzi della propria solitudine".Purtroppo spesso non siamo "autentici",diventiamo accorti e avveduti prigionieri delle circostanze.Se rileggi il messaggio di auguri che Ti ho inviato per la Pasqua...capirai.Dovremmo essere tutti come siamo intimamente (anche se ciò non e sempre possibile o mai)liberi da vincoli s'inizia a "viaggiare"
parlando con il cuore,ma soprattutto con l'anima.Questo è ciò che ho ritrovato negli amici che scrivono nel Forum.Tutti,indistintamente,riescono ad agguantare la facoltà
inconscia,quella più celata,di aprirsi pienamente raccontando le proprie avventure,
ricordi,emozioni,sicuri di ritrovare piena comprensione e solidarietà? :"si parla la stessa lingua".Ma Ti sei accorto che ognuno di Noi trova la "chiave" o "testimone" da passare agli altri per aprire altri "scrigni"?
Non mi dilungo oltre.Stasera voglio far conoscere agli amici la Poesia che dedicai al Tuo amico "fraterno" Walter Bertoni..."quell'aggrapparsi ad un tempo ormai andato"..-
invano.
UNA COMETA NEL CIELO (a Walter o Gualtiero)
Di Te eco è venuto
ad ostruirmi col gelo
le vene "amico mio".
Un'alba mi ha destato
notizia di un fiore
che s'aprirà? nel buio
dell'ultima ora.
Si ridesti la memoria prima che sia nella polvere!
Anche le "ali" sono della terra
ma il Tuo volo...
oltre il cielo delle comete.
Grazie e scusatemi era doveroso quest'omaggio a chi "era come NOI".