Paghiamo le conseguenze di decenni di "caccia all'untore" e questa volta gli untori siamo noi cacciatori.
I bambini, fin da piccoli, ricevono messaggi negativi sulla caccia e sul cacciatore.
Una volta, nelle favole... il buon cacciatore entrava in scena per salvare nonnine e così via...oggi, purtroppo la parte dell'orco la fa il cacciatore.
Se aggiungiamo che la maggior parte dei bambini credono che il pollo o il vitello nascano in vaschette di polistirolo, al supermecato... è beh, il gioco è fatto.
Io sono nato poco dopo la guerra, nel '50, ed ho avuto la possibilità? di vedere coi miei occhi le uova diventare pulcini... i pulcini diventare polli e poi (nei giorni di festa) i polli passare dalle mani di mia madre (che allungava loro il collo e li puliva accuratamente) direttamente al forno.
Ciò che manca alla cultura dei nostri giorni è il naturale susseguirsi di questi passaggi e la morte di un animale può provocare crisi di panico in un bambino.
Difficile, se non impossibile, recuperare questa cultura. Perchè di cultura trattasi.
C'è da sperare nella gente di campagna. Ma se pensiamo che con tutte le campagne d'Italia... (tra sì e no) si raccimola la popolazione di Milano... il conto e ben presto fatto. Non tutto è perso ed il fatto che in tante sagre di paese si possano gustare carni di selvatici uccisi a caccia lascia intravvedere un barlume di speranza.
Come chiudere? Segnalando che nei paesini di montagna, ma non solo, ancora ci sono giovani che si avvicinano alla caccia in buon numero.
La caccia non sparirà?... ma come i ciechi sono diventati non vedenti ed i zoppi claudicanti... va a finire che i cacciatori diventaranno che so (?) i controllori della natura. In bocca al lupo in ogni modo!!!!!!!!!!!!!!!!!!