Carissimi amici.
qua ad Ibiza è una splendida giornata... e non vi dico la nottata!!!! ma la passione è troppo grande e leggo i vostri posts.
Alcuni di voi credono che chi non caccia oltre il passo sia disinteressato al colombaccio per il proseguo della stagione... chi non caccia oltre il passo invece dovrebbe essere interessato allo svernamento, alla risalita primaverile, alle aie di nidificazione, alla nidificazione ed al passo di nuovo. Insomma i veri cacciatori tradizionali di colombaccio devono interessati al colombaccio per tutto l'anno.
E quel che più conta, "aggiungo" che il vero cacciatore di colombacci dovrebbe essere interessato a questo fenomeno a livello europeo e non solo a livello toscano o che so grossetano anzichè pisano o livornese. Perchè "il colombaccio" non appartiene a nessuno ma è di tutti. Perchè i nostri problemi sono problemi vissuti anche in altre nazioni, per esempio Francia e Spagna.
Vedete, scendo nel personale per dirvi che la mia vita (per tanti motivi) è piuttosto complicata... come quella di tutti... ed a sera mi divertivo veramente a leggere gli interventi di tutti sul forum e sorridevo in particolare per quelli del fans club.
Poi, con la declaratoria del regolamento prussiano espressa da un membro del forum si è scatenato l'inferno!
Soprattutto è stato travisato il rispettabilissimo e contestabilissimo (civilmente) pensiero di una persona con quello del club.
Fino ad arrivare a diavolacci da una parte e francescani dall'altra: una divisione tra quattro appassionati (dico quattro, ma forse saremo tre e mezzo) che sono già? divisi dalle proprie associazioni venatorie (cartina tornasole della politica: divisa ed inefficace).
Ed allora sono andato in ferie ad Ibiza (per qualche mese). Non pretendevo certamente le scuse di Col50 (che ha mostrato a tutti a me per primo di essere un uomo con le palle); adesso che sono ad Ibiza e vedo il vostro/nostro mondicino di appassionati del colombaccio da lontano... lontano... sono ancora più "disarmato" perchè sento echi di diattribe infinite ed echi di guerre, di lotte interne.
Se fossimo più concreti dovremmo far prendere forza ad una forma di unione che possa in qualche modo consentire a noi tutti di tramandare una cosi antica tradizione venatoria e invece...di nuovo mezze offese... diaspore d'oriente (c'è già? stata tanti anni addietro quella degli sparatori a fermo..) e scissioni d'occidente.
Sarà? la nostra davvero endemica italianità?... ma in questo modo, secondo me, non si va da nessuna parte.
Per contro vi faccio sapere, perchè di queste cose sarebbe più importante parlare... che all'interno del club ci sono persone che con spirito di volontariato si danno da fare per tutti, francescani e diavolacci, diavolacci e francescani.
La caccia (di per se) è ben poco difendibile e per questo proprio il club tenta tutte le strade per dare continuità? alla nostra passione e per fare questo occorre cercare alleanze, raggruppare persone che a vario titolo hanno a che fare in primo luogo con la caccia, ma anche con altri aspetti della vita di tutti i giorni certo legati a quella parte della popolazione italiana che "ha i piedi per terra" (Agricoltori, allevatori, persone che sanno, perchè l'anno visto fare, che un pollo non nasce al supermercato). In questa direzione... vi informo che sta nascendo una iniziativa interessante e che molto probabilmente anche il club italiano aderirà? a tale "congrega". Ma questo "accadimento" è più grande di noi cacciatori e per cantare vittoria occorre aspettare. Ciò che invece appare più concreta è l'unione tra il nostro club ed il rispettivo spagnolo e francese.
Questa unione, a mio parere, rappresenta un modo per rafforzare il movimento-europeo degli appassionati del colombaccio e dato che gli "altri" numericamente e forse anche come "sostanza" sono più consistenti di noi, contribuisco a realizzare una buona cosa... per tutti. Almeno così spero.
Come ben sapete la caccia si "regola" a livello europeo (in primo luogo a livello europeo) e riuscire a dar vita ad un organismo che rappresenti tante persone mi sembra una buona cosa.
Dichiarazioni di intenti.... carte della gestione venatoria del colombaccio... esistono in tutte e tre le nazioni. Non ho fatto altro che limare un pò di qua, smussare un pò di la... e soprattutto tentare di esprimere concetti un pò elastici... che potessoro mettere d'accordo livornesi con pisani, toscani con romagnoli, francesi con spagnoli e avanti così.
Questo documento è ora al vaglio delle tre realtà? nazionali. Gli spagnoli mi hanno risposto con entusiasmo (limando un pò)... i francesi per il momento nicchiano (sono i più "importanti" per la marea di studi che hanno nei cassetti) e noi litighiamo tra mister x e mister y.
Non appena questo documento sarà? recepito dai tre club sarà? mia cura proporvelo integralmente.
Per il momento vi dico che prende in esame l'esistenza di una montagna di studi, ricerche ecc (anche nostre... se non avessimo quelle non avremmo alcun modo di sedere ad un tavolo comune) ed esalta la necessità? che proprio tutti questi studi (che sono relativo a 365 giorni di vita del colombaccio) finiscano in un frullatore comune (Bruxelles) in modo che chi fa leggi non si comporti emotivamente , ma secondo i dati che noi cacciatori siamo in grado di produrre.
Il motivo di far confluire tutti gli studi in un'unica banca dati è semplice: avere di coseguenza calendari... regolamenti... ecc ecc che tengano conto dello "stato di salute della specie" nei vari stati europei.
Particolare attenzione è poi dedicata ai dormitori (svernamento) che esistono in tutta Europa (non solo a Siena o Grosseto)(due parole per Conte61... sai come fanno in Spagna? I cacciatori si tassano per evitare il taglio dei boschi rifondendo così i proprietari terrieri di mancati redditi e garantendo contemporaneamente un dormitorio sicuro e perenne ai colombacci; come vedi abbiamo da imparare).
Ancora si parla di date di apertura e chiusura caccia che "tendono" a far si che gli stati membri dell'Unione rendano sempre più omogenee aperture e chiusure della stagione venatoria. In Italia facciomo letteralmente ridere i polli... una provincia disdice l'altra...
Poi si segnala l'opportunità? di non fare mercato con colombacci morti.
Si evidenzia l'importanza di valorizzare tradizioni locali (e non di mettersi gli uni contro gli altri perchè uno usa la balestra e l'altro l'arco).
Si suggeriscono misure di miglioramento ambientale per favorire cove e svernamento.
Infine si sottolinea l'importanza di "comunicare" queste nostre idee... DIVERSAMENTE siamo morti,... o moribondi come ora ( continuiamo a fare come i mitici capponi di Renzo che prima di trovarsi col collo allungato continuavano a beccarsi tra loro)
Ecco questo, tra tante altre cose, (feste, sagre, manifestazioni e riconoscimenti d'esistere concessi dalla Commissione Europea e dal Ministero dell'Ambiente che ci dicono bravi... siete bravi... siete bravi cacciatori perchè fate ricerche ecc ecc e tutto a costo ZERO) è il Club Italiano del Colombaccio: ciò che ho cercato di "confusamente" illustrare è la politica del club.
Chiedo scusa se vi ho triturato ciò che non si può dire...
Prego vivamente tutti di andare oltre campanilismi e ripicche personali e lo faccio perchè se riusciremo a dimostrare d'essere uniti avremo qualche possibilità? in più di sopravvivere a chi ci fa guerra.
Col50 ha dato un bell'esempio a tutti... a me per primo. Si è fermato un momento e mi ha teso la mano che ho stretto metaforicamente forte (ma cosa volete Ibiza è lontana)
Vi invito a fare la stessa cosa con le persone che hanno la vostra stessa passione e che tante volte considerate/consideriamo avversari. Gli avversari son ben altri e ben più agguerriti.
In merito alla cancellazione del Fans Club invito tutti i partecipanti al forum a deporre l'ascia di guerra nei confronti dell'amministratore e l'amministratore che è uno di noi farà? certamente come Col50: tenderà? una mano a persone che hanno la sua stessa passione.
Lunga vita al colombaccio e lunga vita ai cacciatori tradizionali di colombaccio
Rinaldo Bucchi