Primo nessuno vuol imporre niente a nessun'altro, ognuno esprime le proprie opinioni e tutti possono contrastarle, correttamente ed educatamente.
Secondo qui la questione non è se e quanti sono daccordo od in disaccordo, questa non è una Assemblea dove gli iscritti votano per eleggere i Dirigenti o per approvare un documento o meno, questo è un luogo di confronto, di discussione, di aggregazione e di scambio sia di esperienze che di consigli che di gentilezze.
La questione è che non si deve mettere in discussione la buonafede di nessuno, tantomeno di uomini o donne che non si conoscono personalmente, pena il rischio di passare a toni, linguaggi e termini sempre più offensivi!
Personalmente non condivido parte delle proposte di "Denis", pur essendo innegabile che le Sue analisi sono basate su riscontri oggettivi, ma non per questo mi sogno di cercare di screditarLo accusandolo, peraltro come da Lui ampiamente esposto non rispondente a verità?, di volersi fare un calendario venatorio personale su misura a discapito dei colleghi.
Il fatto è che questi toni di acredine sono ingiustificabili.
Poi ognuno è arbitro delle proprie appartenenze, certo è che l'affermare perentoriamente che o si fà? come dico io o me ne vado non depone certamente a favore di chi si esprime in questi termini nè tantomeno contribuisce alla "crescita" culturale, democratica e numerica di una comunità? quale noi dovremmo essere.
Queste modalità? mi sembrano, nel suo piccolo, tanto simili al "metodo Boffo", per chi ha seguito le vicende politiche di questi ultimi tempi!