giamp50 ha elencato i vari stadi di addestramento nel modo e nei tempi tali e quali adotto io, aggiungo che l'addestramento non richiede tempi lunghissimi tipo tre o quattro mesi.
Con una razza tipo amelia, se hai a disposizione soggetti fisicamente a posto e già? in
grado di volare, con un maestro a disposizione dieci uscite sono sufficenti a valutare
se un piccione può chiamarsi volantino. Personalmente faccio escire tutti i giorni
i miei piccioni dalle voliere a tarda sera, questo per avere al momento opportuno
soggetti già? subito pronti e padroni del volo. Non aver paura che non andranno mai via,
apri la porta lasciali escire da soli, senza forzarli, cominceranno da soli a volare
senza correre il rischio che arriva l'ottobre e non hai piccioni pronti.
Prima di cominciare l'addestramento sul palco dove cacci, prepara per ogni coppia,
maschio e femmina, moglie e marito, la rispettiva gabbia che lascerai sempre all'interno del capanno, dove resta più comodo e meno in vista. Quando decidi di cominciare portali sul capanno dalla sera prima e lasciali dormire sulle rispettive gabbie. Al mattino comincia con un vecchio che ha gia volato sul posto e al massimo
aggiungi due giovani, non esagerare con troppi soggetti che crei confusione e non fai una giusta selezione. Prima di metterli sulla rastelliera lega un piccione, meglio
se una moglie, come richiamo che muoverai, se occorre, per farli rientrare. Dopo tre o quattro giorni vedrai che la sera o quando hanno voglia di rientrare torneranno ognuno
sulla propria gabbia, lasciali fare le prime volte ,poi faranno tutto da soli. Non lasciarli mai da soli sul capanno, se subiscono l'attacco di un falco rischi di perderne qualcuno, se ritieni opportuno lasciarli da soli non legarli mai.
Mi resta solo di augurarti buon lavoro e benvenuto tra noi Vasco.