FORUM Club Italiano del Colombaccio

Vasco

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Risposta #45 il: 22/01/2011 - 20:45
X colombaiosenese. Grazie per l'applauso ma se non intervenivo stavo male. Purtroppo

anche io sono costretto, per lo "scaccio", a  sparare al volo. Personalmente ho catturato molto più a fermo che al volo, quando era tutto diverso, ora cacciando in compagnia, non posso fare il dittatore e se capisco che non si posano faccio sparare al volo, e ti  assicuro che non mi tiro indietro. Per comprendere quanto è diverso cercare sempre la posa, bisogna sacrificare qualche martedì e venerdì quando tutto ritorna, come per incanto, a tanti anni fà?. Li vedi arrivare e posarsi sulle piante,dove vuoi tu, stai ad ammirare ogni movimento, cerchi di capire, ti accorgi che forse qualcosa non va,resti immobile senza fiatare e quando loro se ne vanno ti accorgi, meravigliato, che non hai cercato il fucile. Se vivi queste emozioni non le dimenticherai mai, e la sera, prima di addormentarti ripassi attimo per attimo, ogni momento. Al mattino quando torni col fucile ricordando quel momento ti rendi conto senza volerlo come vivere la caccia, e sarai più CACCIATORE, e più in pace con te stesso. Ciao, spero che a Poggibonsi potremo conoscerci, un grande abbraccio Vasco.

Vasco

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Risposta #44 il: 22/01/2011 - 19:55
Grazie colombaccio67, fa piacere colloquiare con persone intelligenti, sicuramente per tutti vale il "TU" ma prima di mancare di rispetto, chiedo sempre permesso. Il forum ha

bisogno di cacciatori "responsabili" e chi come te, sono sempre ben accettati da tutti.

Non ho dubbi che era un modo di dire, altrimenti non avrei cercato di capire cercando una tua risposta. Grazie ancora ti abbraccio Vasco.

colombaccio67

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Risposta #43 il: 22/01/2011 - 19:36
x vasco non volevo di certo creare una polemica riguardo i BARATTOLI o i PIATTELLI della fossa, il mio era solo un modo per dire che a me non piace sparare a fermo.comunque anch'io certi branchi di colombi anche di alcune centinaia li ho fatti posare per terra davanti alla tesa,sono stato anche 5 minuti a guardarli senza muovermi ,hai ragione quando dici che sono emozioni!!!! di certo ad ottobre e' piu' facile, ma di questi tempi che e' piu' difficile e quando succede e' doppiamente emozionante.ma l'emozione che provo nel tiragli a curata per me non e' paragonabile allo  sparo a fermo.poi preferirei che tu non mi dia del lei semmai dovrei essere io a darti del lei perche' ti ritengo un grande colombacciaro! con affetto c67 ciao

levante

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Risposta #42 il: 22/01/2011 - 18:26
La posata dei colombacci  ha "rapito" la mia mente già? dai "primi passi".
Il tempo che intercorre dall'avvistamento del branco alla posata, per uno spettatore esterno all'appostamento, si misura in secondi, minuti.
Chi invece dirige il gioco,  chi è l'artefice di questo spettacolo, ha una percezione del tempo diversa.
Il tempo si dilata, rallenta e negli occhi che guardano questa meraviglia discesa dal cielo, non c'è solo uno sguardo ma una vita di sogni e di attese, di passione e dedizione .
 Lo scandire del tic, tac  riprende solo con la consapevolezza che tutti i colombi sono davvero li',  posati, davanti a noi.
Mi verrebbe da dire: "questa Claudia è la caccia che vorrei", ma non è la discussione giusta.....

giamp50

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Risposta #41 il: 22/01/2011 - 17:46
La capacità? di abbattimenti totali di un impianto tra il tirare a volo ed alla posa non è minimamente paragonabile.

A parità? di curate le pose a buon fine sono di certo significativamente inferiori.

Il rapporto è macroscopicamente a favore del tiro a volo, non vi sono dubbi.

L'ansia, l'emozione, la tecnica raffinata con relativi tocchi finali che la posa ti dona anche nei fallimenti non ha eguali nel tiro a volo.

Poi naturalmente ognuno sceglie.

colombaiosenese

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Risposta #40 il: 22/01/2011 - 16:52
..io faccio un grande,immenso applauso a Vasco,Denis e Aldorin.......giuro che la pelle d'oca dell'emozione del branco in posata mi ha invaso nuovamente come si fosse di nuovo in ottobre.E per favore non tiriamo eresie tra barattoli,piattelli e colombacci che riempono un cerro!!

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ps.alla mia tesa,scoperta,tiro a volo.

aldorin

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Risposta #39 il: 22/01/2011 - 12:03
La discussione si fa sempre più interessante.
Rispettiamoci gli uni con gli altri. Non facciamo una guerra tra poveri: mi raccomando!
Il mondo è bello perchè è vario!
Per colombaccio 67: il colombaccio non è e non deve diventare nè un barattolo, nè un piattello da fossa.
Merita tutta la nostra ammirazione, sia da vivo, sia da morto.
In ogni modo, credimi... è più difficile farlo posare che sparagli di strisciata.
Alla prossima.

Denis

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Risposta #38 il: 22/01/2011 - 08:23
Colombaccio 67

Vorrei aggiungermi a quello che scrive Vasco.

Quando hai avuto lo spettacolo del branco di Colombacci che ti cura il gioco e poi vedi che confidenti ti si vengono ad appoggiare sulle piante e tutto attorno è solo  un frullare di ali di Colombacci che si ricompongono con il tipico movimento della coda,in quei momenti fai parte del branco,in quel momento attorno non esiste più il mondo esisti tu e loro,sono  tutti li ingannati da una spettacolare ed ammirevole astuzia ed azione di caccia che è anche unica perché ogni volta che succede non è mai nello stesso modo.

Poi giustamente te ne scegli uno e spari a titolo diciamo di risultato per l'azione di caccia,a dimostrazione che l'azione di caccia è andata al 100% bene.

Non spari affatto ad un barattolo ed avrai solo quello perché quando salteranno via verso il cielo o nel buio delle chiome non sarà? come quando saltano via sul gioco dopo la prima  dove lì puoi attingere anche con la terza e si che sono ben più vulnerabili con le ali aperte e la sagoma sviluppata al 100% e tu sei li con un arma moderna e a quarantacinque metri lo colpisci perché sei ben  troppo avvantaggiato.

Tra l'altro oltre tutto spaventi l'intero branco sul gioco che è purtroppo l'azione finale  più sbagliata che si possa fare ad un branco di Colombacci che cura un gioco.

Troppo comodo,prova a farli calare giù per terra o sui rami.

Vedrai quanto ti manca ancora prima di arrivare al successo nei confronti del Re dei cieli.

Ciao

Denis

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Risposta #37 il: 22/01/2011 - 07:44
Giamp50,grazie per il pensiero.

Ciao

giamp50

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Risposta #36 il: 21/01/2011 - 23:06
x Denis,

i Tuoi ragionamenti e relative conclusioni non fanno una piega.

Ammiro la Tua perseveranza nel cercare di farlo capire.

Saluti.

Vasco

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Risposta #35 il: 21/01/2011 - 22:40
x colombaccio67..... mi sembra di sparare a un barattolo fermo su un albero.

Comprendo, dalla sua affermazione, che non ha mai sparato a fermo ad un colombaccio venuto al gioco. Se però la sua scelta è dettata dalla sportività?, che non riconosce a chi spara ad un "BARATTOLO" a fermo, a mio modo di vedere lei ha convinzioni,anche se strettamente personali, alquanto opinabili.  Stiamo parlando di due "SPORT" simili nelle apparenze ma totalmente diversi per la difficoltà? che ne consegue nel far posare un branco di colombacci dove vuole lei, o sparargli appena vengono a tiro, le garantisco, sono senzazioni tanto diverse, non per il risultato ma per la grande emozione che lo sparare a fermo trasmette. Quando ha un branco di colombacci in curata, che magari sono sopra, lei spara, nell'altra situazione deve aspettare che si si posano, fra le due scelte vorrà? riconoscere che in quanto a emozioni siamo molto lontani, considerando, che nella maggior parte dei casi fanno due o tre giri e se ne vanno senza prendere un pallino. Quindi, una; senza possibilità? di errore,se non nel tiro, l'altra sempre con l'incertezza del risultato.  Non è bello, per chi come me rispetta per scelta propria,

le tradizioni e le ruralità? che questa caccia contempla,leggere certe affermazioni. Anche io sparo a volo o a fermo quando le circostanze lo permettono, e vorrei che anche lei, una volta, provi l'emozione di far posare un colombaccio, o magari più, sulla pianta scelta a proposito, e dettare i tempi per sparare

contemporaneamente con gli altri dell'appostamento che si trovano trenta Mt. distanti.

Si accorgerà? che tutto questo è estremamente difficile, ma tanto appagante che i numeri restano sempre in secondo piano, però ricorderà? sempre il momento che trascorre da quando passano sopra a quando si posano, e quando al suo via farà? sparare gli altri  all'unisono,tutto questo la caccia al colombaccio. Non dico che ho ragione io, dico che queste sono le mie esperienze e provate sensazioni, importate però, che il dialogo resti sempre nel limite della correttezza e nel reciproco rispetto. La saluto,se vorrà

con il TU, che tra amici è sempre d'obbligo, e con un abbraccio da vecchio cacciatore.

 Vasco.

Denis

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Risposta #34 il: 21/01/2011 - 21:01
Mono ,leggo il francese e leggo il forum di PALOMBE.COM e da li attingo a notizie di migliaia di cacciatori e a rilievi fatti da enti legalmente riconosciuti e ricollegandomi alla mia esperienza e ai luoghi che conosco ci vuole poco a tirare delle somme.

Per quanto riguarda le popolazioni di Colombacci che invadono il sud/ovest della Francia l'equazione é questa :tantissime oasi,mais,modalità? di caccia adeguate.

Vedi, quelli dei colli pireneici (vedi cacce tradizionali con le famose palombiere )e quelli dei colli messi all'asta per lo sparo al volo dove non passano più i colombacci vogliono fare aprire le oasi per farsi che i colombacci tornino a passare sui pirenei perche il disturbo li porterebbe a tornare sulle rotte di migrazione e nei  vecchi luoghi di svernamento,mentre i distretti che hanno le oasi figurati se spaventano i Colombacci che escono per mangiare nelle piane.

Il cambiamento é iniziato circa da nove dieci anni fa.un terzo di Colombacci non transita più sui pirenei e la Francia é sempre piu invasa .

Li  cacciano tutto l'inverno ma sparando da fermo (per chi caccia con il gioco)dal 21 novembre in poi e non di volo per non perdere la loro confidenza.

Se  la differenza delle curate non é da imputare al modo di cacciare  sul gioco spiegami tu perché i Colombacci non curano il gioco a Mesola già? fin dai primi giorni di ottobre quando arrivano.Non gli piace più il mais ferrarese.Negli ultimi tre anni hanno fatto un cambiamento spaventoso.Quest'anno non hanno sparato nulla (zero porto zero)nemmeno nel Rovigoto dove riuscivano a fare in un mais 140 colombacci in tre capanni in un giorno solo nello stesso campo.

Il fiume Po'separa Mesola dal Rovigoto dove la pressione venatoria é molto più scarsa,anzi nulla  in quanto non viene concesso l'atc ai non residenti ed i locali non cacciano il colombaccio.

Squadre di tre cacciatori nel ferrarese lato Mesola in tre hanno fatto si e no 60 pezzi in tutta la stagione ormai alla fine,e adesso piangono.

Altri che conosco che hanno sempre fatto ben oltre duecento pezzi sono rimasti a 80.

Non sto a dilungarmi.

Ciao

bighunter84

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Risposta #33 il: 21/01/2011 - 21:01
Mi arrendo...sventolo bandiera bianca.

Poi sono d'accordo pure io su tante cose il fatto è che la mia esperienza purtroppo mi obbliga a fare così.

Sul discorso del riconoscere il gioco voglio dire questo...la settimana scorsa sono andato su una zona frequentata da colombacci stanziali e li vedevo curare dritti verso me ma poi quando vedevano il piccione fuggivano di gran cariera.

Morale avvistate una 20ina senza aver mai sparato.

bighunter84

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Risposta #32 il: 21/01/2011 - 21:01
Mi arrendo...sventolo bandiera bianca.

Poi sono d'accordo pure io su tante cose il fatto è che la mia esperienza purtroppo mi obbliga a fare così.

Sul discorso del riconoscere il gioco voglio dire questo...la settimana scorsa sono andato su una zona frequentata da colombacci stanziali e li vedevo curare dritti verso me ma poi quando vedevano il piccione fuggivano di gran cariera.

Morale avvistate una 20ina senza aver mai sparato.

mono

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Risposta #31 il: 21/01/2011 - 20:04
scusa Denis, ma ti basi su una tua idea o su fatti dimostrati scentificamente? Perchè di supposizioni del perchè non attraversano piu' i pirenei ce ne potrebbere essere anche altre, tipo quello che succede in Italia da non molti anni, come sai forse meglio di me visto che ci vivi, e cioè colombacci svernati nelle pianure del nord dove fino a non molti anni fa' non succedeva.

Magari è lo stesso in francia, hanno trovato coltivazioni diverse rispetto ad anni prima e si fermano prima.

Io sinceramente per adesso questa gran differenza tra le curate di 30 anni fa e adesso non le vedo, poi il futuro mi smentira'.

Sicuramente la situazione è destinata a peggiorare pero' non è certo da impuatre solo al modo di cacciarli.

Ciao