FORUM Club Italiano del Colombaccio

Ribaltina

  • Vecchio profilo
  • Newbie
  • *
Risposta #9 il: 22/12/2010 - 20:29
Che bellezza!!!!!

Sentirvi parlare cosi`del magnifico mi fa aprire il cuore!

Non sono solo,anzi!!!!!

aldorin

  • Vecchio profilo
  • Newbie
  • *
Risposta #8 il: 22/12/2010 - 17:01
Deldue anche tu hai fatto centro!
Cornacchie, gazze ladre e ghiandaie sono nemici mortali del colombaccio... e non solo di lui.
Occorrerebbe "calmierarne" il numero ed il fatto che sia possibile cacciare proprio questi uccelli in pre-apertura, dovrebbe invogliare tutti i cacciatori tradizionali a dedicarsi a questa meritoria opera di contenimento numerico.
Invece di indirizzare le nostre doppiette verso soggetti di colombaccio che ancora possono svezzare, mi sembra molto più sensato farlo verso tutti questi predatori esagerati in numero.
Così facendo noi appassionati del colombaccio faremmo qualcosa di molto utile proprio per lui.
alla prossima

DELDUE

  • Vecchio profilo
  • Newbie
  • *
Risposta #7 il: 22/12/2010 - 16:46
Anche io sono in accordo anche se con poche licenze rispetto a molti di voi, che il colombccio si è iniziato a stanzializzarsi da quando non è piu disturbato nel ripasso.

Dove abito io era molto buono per il ripasso con presenza di molti capanni anche di vecchia data, proprio per il ripasso, parlando con i vacchi cacciatori di colombaccio nessuno si ricorda nidificazioni cosi forti come abbiamo avuto gli ultimi 10 anni.

Vedere una coppia stanziale dalle mia parti era cosa rarissima anni orsono cosa invece oggi normalissima.

Ma il colombaccio stanziale oltre alle doppiette ha anche altri nemici a caccia chiusa es. cornacchia, se lo vogliamo tutelarlo cerchiamo di fare qualcosa per lui a caccia chiusa nel momento delle cove, dove è maggioermente vulnerabile nei confronti dei nocivi ne vade la nostra caccia e la nostra passione, dal momento che da LUI prendiamo molto cerchiamo anche noi di dare qualcosa.(oltre le fucilate)

aldorin

  • Vecchio profilo
  • Newbie
  • *
Risposta #6 il: 22/12/2010 - 12:51
I danni in agricoltura sono gli agricoltori a denunciarli; a chiedere i rimborsi sono sempre gli agricoltori.

Vi chiedo e mi chiedo: quanti agricoltori in Italia avranno chiesto risarcimento danni provocati da colombacci?

Quanti? Dieci... venti persone?

Se penso che nella mia regione (E.Romagna) la tortora dal collare è stata tolta come specie in deroga proprio perchè non ci sono agricoltori che reclamano danni-da-tortora... cosa volete mai che possa combinare il colombaccio?

Condivido il pensiero di Vasco e Denis. Tutto è "scattato" nel momento in cui il colombaccio "di ripasso" ha smesso di sentire colpi di fucile.

Aggiungo in merito al cenno che Denis fa circa i Paesi dell'Est europeo che un crescente benessere (quando c'era il comunismo cacciavano solo i capi politici) coincide con l'aumento di quelli che possono permettersi di sparare cartucce ai colombi, ai tordi, alle beccacce ecc.
Insomma, quando ero bambino io bastava andare in meridione (dove i locali se la passavano male e non si permettevano il lusso di sparare per esempio alle allodole)per vedere robe dell'altro mondo.
A sentire chi ci va... mi sembra sia finita pure là?.
Non si tratta di essere animalisti-ambientalisti-verdognoli o verdastri, semplicemente si tratta di usare il buon senso che abbiamo in zucca per tentare di vendere cara la pelle.
Insomma: continuare a cacciare come garba a noi.

colombaiosenese

  • Vecchio profilo
  • Newbie
  • *
Risposta #5 il: 22/12/2010 - 09:04
aggiungo all'ultimo tratto del post di Denis....Terribilmente dannoso cacciarlo in settembre,quasi agosto.....e ora datemi pure addosso.

dido69

  • Vecchio profilo
  • Newbie
  • *
Risposta #4 il: 22/12/2010 - 07:58
Ciao vasco,sono perfettamente d'accordo con la tua disanima.

Ciao a tutti e Buon Natale.

P.S. Vasco ci sentiamo.

Denis

  • Vecchio profilo
  • Newbie
  • *
Risposta #3 il: 22/12/2010 - 06:16
Bellissima,ottima e costruttiva  discussione.

La penso anche io come voi che é stato determinante la chiusura della caccia al 31 gennaio per quanto riguarda l'Italia.E più che logico che non disturbandolo sulla via del ritorno il Colombaccio abbia deciso di fermarsi.

 Sicuramente anche l'aumento delle zone protette ne determina un secondo fattore molto importante però preferisco dirlo più  per lo svernamento come sta succedendo in Francia dove sono state istituite tantisisime zone protette che hanno portato 1000000 di Colombacci a stoppare la migrazione per rimanere in queste zone dove trovano tra l'altro di che nutrirsi d'inverno senza trovare una pressione venatoria inadeguata.

Ma nei due fattori la cosa determinante e il non disturbo.

Un esempio che ho vissuto io e che tuttora stanno vivendo i cacciatori che insistono da quelle parti é il Bosco della Mesola dove  il troppo disturbo dato in tanti anni al Colombaccio da ottobre a fine gennaio sempre adosso  per  tre giorni alla settimana (5 giorni a monte della strada Romea)sta facendone terra bruciata per l'attivita venatoria.

un altro fattore determinante per lo svernamento e quindi il nutrimento.

Se il Colombaccio trova oltre il dormitorio anche la situazione di alimentazione adeguata per l' inverno il gioco è fatto ed è li che va ACCURATAMENTE GESTITO.

Logico che ogni fattore si fonde nell'altro per creare la situazione  ideale:

 habitat ideale per la nidificazione,non disturbo,dormitorio,alimentazione,zone protette in periodo di caccia  accorciamento del periodo invernale vero e proprio.

Ma un'altro fattore determinante a mio avviso é l 'aumento della pressione venatoria(di tutte le cacce comprese quella alla selvaggina grossa che avviene nei boschi di nidificazione ) e quindi  nei quartieri tradizionali di nidificazione dagli anni 90 in poi e cioé più o meno dalla caduta del communismo(vedi biellorussia, polonia,russia,ungheria romania,ucraina e crimea)

Il disturbo in certi luoghi e il concomitante trovare zone dove vi era disturbo può solo avere contribuito all'espansione del Colombaccio su larga scala.

Sappiamolo gestire,approfitando della situazione.

Termino volendo fare arrabiare qualcuno di voi sicuramente dicendo quest'ultima cosa :

ricordatevi che cacciare il Colombaccio in settembre é solo dannoso(lo caccio anche io pure essendo consapevole di questo)perhe i nidificanti e sedentari sono quelli che per primi stoppano la migrazione facendo aumentare i contingenti svernanti.Meditate,meditate.

ciao a tutti

Vasco

  • Vecchio profilo
  • Newbie
  • *
Risposta #2 il: 22/12/2010 - 01:46
La variazione della  temperatura media del nostro continente, valutata in uno spazio temporale di un secolo, ha osservato nelle singole stagioni, lo spostamento in aumento della temperatura di < di un grado. Non ritengo che il quasi impercettibile aumento della temperatura media possa aver influito sulla stanzializzazione e ancor di più l'approvigionamento delle risorse trofiche,quasi immutate negli anni e nelle abitudini alimentari del colombaccio. Ritengo determinante, come dice giamp50,la chiusura della caccia al 31 gennaio. L'unica cosa buona della 157/92,quasi nulla resta da salvare della legge quadro sulla caccia. In umbria le "cacce" erano attive quasi tutte nel mese di marzo, pochissime venivano usate nel mese di ottobre prima degli anni 60, la pressione venatoria, sulla specie, era sicuramente meno accentuata di ora, ma il disturbo della caccia  nel momento del ripasso era determinate, solo dagli anni 90,e cioè da quando non abbiamo più cacciato dopo il 31 gennaio, nelle nostre zone,"i MAGNIFICI", hanno iniziato a stanzializzarsi. Solo questo, a mio modo di vedere ha contribuito nel momento del ripasso, non trovando più nessun disturbo, risorse trofiche a volontà?, tanto più tempo a disposizione per la scelta del partner, a rendere il nostro territorio, che ritengo il migliore d'europa come biodiversità?, adatto alla riproduzione del nostro MAGNIFICO.

giamp50

  • Vecchio profilo
  • Newbie
  • *
Risposta #1 il: 21/12/2010 - 22:37
La tendenza alla stanzializzazione del colombaccio alle nostre latitudini di quest'ultimo decennio aprono dei doverosi interrogativi.

Personalmente ritengo che non abbia nulla a che fare con le variazioni climatiche in quanto, essendo la tendenza al riscaldamento, eventualmente si sarebbe dovuto avere un comportamento inverso.

Mi concentro su ampliamento delle zone protette, aumento delle risorse trofiche ma soprattutto la chiusura della caccia al 31 di gennaio, che è stata la vera grande novità?.

Voi come ve la spiegate?