La variazione della temperatura media del nostro continente, valutata in uno spazio temporale di un secolo, ha osservato nelle singole stagioni, lo spostamento in aumento della temperatura di < di un grado. Non ritengo che il quasi impercettibile aumento della temperatura media possa aver influito sulla stanzializzazione e ancor di più l'approvigionamento delle risorse trofiche,quasi immutate negli anni e nelle abitudini alimentari del colombaccio. Ritengo determinante, come dice giamp50,la chiusura della caccia al 31 gennaio. L'unica cosa buona della 157/92,quasi nulla resta da salvare della legge quadro sulla caccia. In umbria le "cacce" erano attive quasi tutte nel mese di marzo, pochissime venivano usate nel mese di ottobre prima degli anni 60, la pressione venatoria, sulla specie, era sicuramente meno accentuata di ora, ma il disturbo della caccia nel momento del ripasso era determinate, solo dagli anni 90,e cioè da quando non abbiamo più cacciato dopo il 31 gennaio, nelle nostre zone,"i MAGNIFICI", hanno iniziato a stanzializzarsi. Solo questo, a mio modo di vedere ha contribuito nel momento del ripasso, non trovando più nessun disturbo, risorse trofiche a volontà?, tanto più tempo a disposizione per la scelta del partner, a rendere il nostro territorio, che ritengo il migliore d'europa come biodiversità?, adatto alla riproduzione del nostro MAGNIFICO.