FORUM Club Italiano del Colombaccio

ROYAL42g

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Risposta #123 il: 01/12/2010 - 15:00
mha...troppa gente imborghesita, avida ed egoista,affamati di soldi e potere...io penso che l unica via sia un comitato cacciatori solo cacciatori gente dalla voce forte e palle grandi tanto da far tremare il mondo politico che si occupa delle fonte di denaro CACCIATORI....ci hanno ormai recintato come pecore messo recinti elettrici e cani da guardia...ho tutti insieme con forza o zitti e sottomessi e ci prendiamo quel che ci danno!!!io sto  nel lazio ma ti rendi conto che devo sentire la Polverini parlare di caccia che gli unici uccelli che conosce sono quelli......senza le penne e senza le ali!!!!phuaaa!!!

Ribaltina

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Risposta #122 il: 30/11/2010 - 17:49
Vedi caro Royal

Per fare qualcosa ci vuole una guida,qualcuno che davvero prenda le redini eci dica quello che dobbiamo fare,scioperi,proteste di qualsiasi genere,insomma un qualcosa che renda dignita`                alla caccia e ai cacciatori italiani.

Ma chi?

I partiti escluso il nascente Caccia Ambiente, li abbiamo tutti contro,le aavv,dormono e pensano solo a far quattrini, alle loro riserve,Atc dove mettere i loro protetti.

Io te e qualcun'altro presi uno per uno contiamo meno di zero.

Visto che sul forum non ne ho mai sentito parlare,colgo l'occasione per invitare tutti i cacciatori del forum a prendere contatto con Caccia Ambiente,che e
rimasta la nostra ultima spiaggia,per ottenere una caccia europea,e riavere la dignita
                          che il cacciatore italiano si merita.

ROYAL42g

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Risposta #121 il: 28/11/2010 - 14:47
colombaccio50 stiamo dicendo da giorni tutti la stessa cosa...le cause i perche' i percome ma nussuno fa niente!!! io sono iscritto anche ad un club di pesca e credimi le sezioni funzionano e i soldi che investiamo tutti i pescatori nelle associazioni comandate esclusivamente dai pescatori stessi vanno a buonissimo fine abbiamo abolito anche che a capo dei club ci fossero prprietari di negozi di pesca o sponsor di marche di attrezzatura! in italia vigeva il divieto assoluto di pesca notturna in tutte le acque interne ma ora in molte province dopo manifestazioni raccolte firme e sitin sotto le sedi, si pesca di notte!!!i molti laghi italiani siamo riusciti a limitare e anche far chiudere la pesca professionale perche' molto dannosa! nn so se conosci il lago di bolsena ce' stata una manifestazione di pescatori circa 500 che hanno fatto cambiare e continuano a far cambiare un modo di vedere la pesca sportiva e abolire quella professionale inutile e dannosa sono stati investiti soldi per il rimpopolamento di pesci e costretto i comuni che nn erano in regola con depuratori a metterne in funzione o ad impiantarlo addirittura nei casi nn ci fosse stato..e allora perche nel settore pesca si va avanti e con la caccia dietro?vuoi che sono piu giovani coinvolti e piu facile far concepire a loro avendo uno spirito di adattamento maggiore un modo di pescare si ma nuovo con molto piu rispetto della flora del pesce pescato subito fotografato e rilasciato senza causargli il minimo di sofferenza! mi piacerebbe portare anche nella caccia questo miglioramento radicale piu liberta' per noi piu rispetto per natura ed animali!ma da solo e' un po dura chiacchiere chiacchiere chiacchiere e nient altro in italia purtroppo per essere presi in considerazione devi arrivare a scoppiare ed incazzarti come i rifiuti a napoli poi qualcuno ti ascolta...almeno parzialmente!nn ho vergogna a dire di aver passato bruttissimi guai giudiziari per essermi schierato attivamente in politica sto rischiando anche ora scrivendo ed incitando alla "rivolta pacifica ma rumorosa" ma sono qui pronto a rimetterci faccia e ossa per la caccia e sono piu incazzato di prima e dovremmo esserlo un po tutti per come stanno andando le cose nn dovrebbero esserci sgarbi fra di noi uniti e compatti ruggire contro questi "SIGNORI DELLA CACCIA" QUOTISTI DEL C..O PISTAMENTUCCIA CHE SBORSANO CENTINAIA ANZI MIGLIAIA DI EURO PER UN POLLO COLORATO...POLITICI, ASSICURAZIONI E SCIACALLI VARI...cacciamo via tutti a noi gli animali recintati nn ci piacciono la nostra selvaggina percorre migliaia di kilometri e' libera e liberi siamo noi e se sei un pagliaccio ti vede lontano un kilometro e se ne va' noi siamo gente genuina con la caccia nel sangue uomini con gli attributi e nessuno puo' ostacolarci o recintarci in aziende!!!invece come i bambini no tu hai parlato io ti taglio le gomme tu nn sei colombacciaio io piu di te...tu sei scemo e io no...svegliaaaaaa qui finisce che ce lo mettono nel c..o!!!!scusate ma sono un po inc....to

ROYAL42g

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Risposta #120 il: 28/11/2010 - 07:35
Ribaltina direi ottimo intervento e perfetta valutazione del problema...da sempre tutti se la prendono con noi perche e' semplice perche siamo l anello debole (pensano loro) perche ci esponiamo senza timore!

Una domanda voglio porvela io a tutti..."ma se sappiamo i mali della caccia perche' nn facciamo niente per curarla dopotutto paghiamo...e nn ditemi perche' i verdi perche' gli animalisti...ecc ecc perche fin oggi continuiamo ad andare a caccia (ristretti...)ma incuranti delle infamie degli attacchi da parte della numerosa feccia che ci si scaglia contro!!!ma devono prorpio togliercela per farci incazzare e riunirci tutti ed andare a fargli il culo sotto il parlamento?"

Ribaltina

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Risposta #119 il: 27/11/2010 - 23:12
Royal

In definitiva si dice tutti la stessa cosa,e solo noi cacciatori si sa chi e
che distrugge ambiente e fauna,ma che si puo fare noi cacciatori contro una lobby micidiale che va dagli inquinatori e distruttori,ad ambientalisti,che li dovrebbero combattere,e che invece ce l'hanno solo con noi che siamo gli unici a difendere quel poco che e
        rimasto di fauna e ambiente anche attraverso i censimenti?

Ricordati che la caccia chiudera
lo stesso censimenti o non censimenti,chiudera
        per ricambio generazionale,e perche
di ambiente non ci sara
               rimasto piu`               nulla.

Con buona pace di chi oggi si definiscie difensore dell'ambiente,ma solo per interesse.

ROYAL42g

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Risposta #118 il: 27/11/2010 - 19:54
MUGELLO71 ti sei risposto in parte da solo...esordisci dicendo che bisogna conoscere il mondo il mondo e un indagine sulla migrazione nn guasta!!!sono daccordissimo...e poi prosegui dicendo che poi nn serva a nulla e' da vedere e successivamente tutto quello che scrivi e' la risposta alla tua domanda...allora censire per controllare lo stato di salute ottimo e daccordissimo ma i mali che affliggono la selvaggina li  hai elencati appena tu rispondendoti da solo gli animali soffrono l inquinameno l urbanizzazione, lo sconvolgimento e la restrizione delle areee boschive e e non...soffrono per i velini delle coltivazioni divenute oramai industriali ecc ecc ecc e se gli vai ad analizzare il sangue trovi traccia di piombo troppo piombo esageratamente troppo...!se il dottore ti diagnostica una patologa e tu nn ti curi...se noi conosciamo la malattia della caccia e nn la curiamo lei peggiora e mentre tu conti i colombacci la caccia chiude o finisce....perche nn abbiamo i poteri di "DIO PADRE" che sputa nella terra e crea l uomo che crea natura ed animali!!!i mali sono evidenti l unico problema e' che nn vengono curati...!

mugello71

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Risposta #117 il: 27/11/2010 - 18:16
Io penso che prima di tutto bisogna CONOSCERE per poi capire il mondo. quindi un'indagine seria sulla migrazione non guasta, che poi non serva a nulla è da vedere, non si può fare un paragonare fra il colombaccio ad altri migratori! voglio riprendere un pò il discorso fatto da colombaccio50 sulle trasformazioni ambientali! quando ero bambino io i contadini tagliavano l'erba con la motofalce e non con la rotofalce lunga 5 metri che taglia l'erba a 10 metri dal trattore facendo sì che i poveri fagiani, lepri,quaglie, piccoli di capriolo e tutta quello che dentro all'erba si trova non si accorgono del pericolo e si trovano direttamente nelle lame con le conseguenze del caso! alla fine ad ogni sfalcio una catastrofe......... i tordi una volta erano anche nel fondo valle del mugello perchè c'erano frutti, viti, coltivazioni arboreee tradizionali che attiravano i migratori e non era difficile per i fortunati cacciatori dell'epoca fare dei bei mazzi..... Adesso sembra il deserto..... monoculture ad oltranza e via.  Ma il caso più paradossale secondo me è il passerotto che mi ha fatto sparare le prime fucilate. andavo con il nonno al capanno si prendeva 300/400 passerotti l'anno e tutti gli anni si andava ad aumentare, dopo pranzo facevano il passeraio era una cosa incredibile..... centinaia di passerotti stidevano e si sentivanoo ad un km di distanza. dove abitavo c'era un canneto e la sera un inferno, come la mattina alle prime luci un casino che non c'era verso di dormire! un bel giorno è stata vietata la caccia al passero e da allora la specie è andata in declino, nelle canne adesso andrà? 20 passeri e nel piano un se ne vede più uno! il cacciatore in questo caso non ha colpa cari amici...... qui ha influito la chimica e anche in questo caso le modifiche ambientali. ora il colombaccio è una specie molto poliedrica e ha saputo evolversi adattandosi alle mutate condizioni ambientali sapendole sfruttare e aumentando il suo numero negli anni, seppure soggetto ad una notevole pressione venatoria, la specie è in espansione colonizzando sempre nuovi territori. questo però non vuole dire che non bisogna conoscere con chi si ha a che fare, quanti colombi transitino, con quali condizioni climatiche e quanto incide all'incirca la caccia nel periodo del passo. i tempi sono cambiati cari amici credo che il cacciatore si debba adeguare e cominciare ad aprire di più la sua mente e non nascondersi dietro la famosa foglia di fico. è inutile pensare che sparare solo a fermo possa essere il rimadio per il colombaccio, oppure limitare la grammatura o il numero di colpi del fucile. SECONDO IL MIO MODESTO E UMILISSIMO PUNTO DI VISTA PRIMA BISOGNA CONOSCERE CON CHI CI SI DEVE CONFRONTARE, CONSISTENZA NUMERICA DELLA SPECIE E ANDAMENTO DELLA STESSA NEGLI ANNI CREDO SIANO DATI MOLTO UTILI PER TUTTI. forse dico questo perchè praticando anche caccia di selezione al capriolo sono abituato a fare censimenti e a conoscere gli animali presenti nella mia area, vedere la crescita o la diminuzione degli stessi. sarà? anche perchè sono 25 anni che faccio il censimento degli avvistamenti di colombacci per conto mio che ogni tanto sfoglio ed elaboro. poi che ci siano mele marce, sparatori, sterminatori quello è per scontato è come chi va allo stadio, c'è chi va per godersi un bello spettacolo e cè chi va per fare casino.

Vi saluto e scusate se ho farneticato.

ROYAL42g

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Risposta #116 il: 26/11/2010 - 20:10
x Levante...hai fatto centro giustissima analisi hai compreso e descritto alla perfezione il mio stato d animo!nn perche' mi hai capito...ma ti ritengo da sempre uno dei migliori come uomo e comme uomocacciatore!Grazie.

Ribaltina

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Risposta #115 il: 26/11/2010 - 17:26
Royal

I censimenti servono anche per smentire gli animalari sul catastrofismo che fanno ai nostri danni.

Ti ripeto che tante regioni stanno facendo leggi per istituire osservatori,ma non per ritorsione nei nostri confronti,ma per portare dati seri e inconfutabili per continuare a cacciare determinate specie.dobbiamo farlo anche noi,prendendo esempio dai nostri cugini francesi.

Ricordati che il cacciatore ricercatore,e gestore sara`il futuro della caccia.

Purtroppo indietro non si torna,e te lo dico con tanta nostalgia,e quasi con le lacrime agl'occhi.

In fondo noi cacciatori siamo degli inguaribili romantici.

Ciao.

ROYAL42g

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Risposta #114 il: 25/11/2010 - 22:19
RIBALTINA...che il deterioramento della flora e della fauna avvenga per diversi fattori fra cui gestione dei territori...industrializzazione, agricoltura industriale  e disserbanti, urbanizzazione e cativa condotta di una piccola ma dannosa percentuale di cacciatori e un dato di fatto ma come la vogliamo combattere raccogliendo dati? se ben ricordiamo e'stato provato a rinserire e tutelare la stanziale....RIBALTINA, COLOMBACCIO50...con quali risultati?e per i tordi?e per le qualglie?e i risultati come sono positivi?tutt altro!!!anni di studi e raccolta dati che nn sono serviti a nulla!ma il problema nn e' solo l italia...sono anche i colleghi che nn stimo affatto francesi spagnoli per nn parlare dei scozzesi e limitrofi che hanno fatto del colombaccio un buisness e l italiani i primi a regalargli i soldi!!!solo che al ritorno da questi viaggi poi insorge la psiche dell acciacco affinche nn si fa' il mucchio nn si va a casa!secondo voi i giovani nn lo sanno o i vecchi?finche li vedranno volare nn gli importa niente e chi si comporta cosi' di caccia tradizionale al colombaccio nn glie ne fotte proprio nulla!!!a voi le riflessioni!

levante

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Risposta #113 il: 25/11/2010 - 22:16
Comprendo in pieno Royal42g il tuo punto di vista che è anche un "grido di dolore" per un mondo, quello del nostro passato legato ai ricordi, che va scomparendo e credimi,....anch'io tante volte mi sono sentito così.
Si prova rabbia e impotenza difronte a problemi che potrebbero risolversi con il buon senso, la ragionevolezza, la famosa ETICA di cui tanto si parla e questo, non vale solo per il mondo venatorio.
Però ho maturato in questi ultimi anni l'idea che sia più che mai  necessario essere cacciatori nuovi, come dice il Grande Aldorin, impegnandoci  anche sul fronte scientifico, collaborando tutti insieme per avere dati e informazioni molto vicini alla realtà? sulla vita, morte e miracoli del nostro mitico colombaccio ...e non sto a dilungarmi visto che Aldorin ha spiegato perfettamente, come solo lui sa fare, le motivazioni e i fini.
Tuttavia la ricerca  non potrà? mai togliere nulla alla nostra passione, anzi, la conoscenza ci può solo arricchire e comunque l'aspetto "romantico" e "poetico" legato alla tradizione della caccia al colombaccio, che sento forte nelle tue parole, è e resta fondamentale per cumunicare agli altri la nostra esperienza.
All'essere cacciatori nuovi aggiungerei: essere buoni comunicatori della nostra passione. Lo possiamo fare in tante situazioni o crere anche occasioni come fa il  Club che organizza appositamente fiere e manifestazioni.  un saluto ciao

Ribaltina

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Risposta #112 il: 25/11/2010 - 22:01
Colombaccio50

Post PERFETTO!!!!!

Tanti giovani non lo sanno,ma noi glielo dobbiamo far capire come ha funzionato la disfatta della caccia,e in primis la distruzione della selvaggina.

Ciao.
Qualcuno mi spieghi come mai metto gli accenti non mi vengono,e mi viene quegli..........appiccicotticci.

Grazie.

Ribaltina

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Risposta #111 il: 25/11/2010 - 14:46
Royal,Giancarlo ecc.

Hai mai pensato alla distruzione ambientale?

Aldila`dei massacri,a qualche cacciatore senza scrupoli,alle gite all'estero,alla caccialla caccia indiscriminata alla migratoria tutta nelle riserve?

Anch'io come te da bambino quando andavo a caccia al capanno col nonno vedevo tutto quello che vedevi te,ma certo l'ambiente,e quasi tutto quello che ho scritto sopra,non erano come adesso.

La caccia oggi in un certo senso e
cambiata(purtroppo)non certo per colpa della stessa,ed e
diventata,per i nostri ambiental-verdacci il capro espiatorio di tutti i mali dell'ambiente.

Noi bisogna controbattere a queste accuse infami,ingiuste,e gratuite con dei dati certi,e bisogna farlo noi cacciatori,perche
le nostre aavv dormono sonni piu
che tranquilli,e la politica ci da addosso da tutte le parti.

Non parliamo dell'Ispra che ho sempre definito un covo di anti caccia,che spara sentenze senza alcuna ricerca per mancanza di soldi.

Il cacciatore oggi deve diventare anche gestore della selvaggina,non solo essere gia` il primo difensore e amante vero dell'ambiente.

Poi caro Royal,che la caccia chiuda in poco tempo,non discuto perche
e
tutto un restringere e mettere balzelli tutti gli anni.

GIANCARLO

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Risposta #110 il: 24/11/2010 - 22:31
...d'accordissimo con royal,siamo rimasti in pochi...e c'e poca stanziale..poca migratoria, se tutti tenessimo il numero del prelievo giornaliero..e abolire assolutamente i viaggi all'estero....e come andare a tirare al piattello..molto piu'economico e sopratutto molto rispetto verso gli animali.

ROYAL42g

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Risposta #109 il: 24/11/2010 - 21:49
Ribaltina ALDORIN...io nn contesto il "VOSTRO" modo di "combattere" vi stimo e vi capisco ma nn condivido...per me il problema e' un altro e proviene solo ed esclusivamente da noi...ma basta andare indietro 25 anni fa' nessuno contava niente e gli animali ce ne erano a bizzeffe di ogni specie...io ero piccolo il prato mi arrivava sotto il mento, mettevo un sacco dell immondizia a mo' di impermeabile per nn bagnarmi partivo da solo a piedi con la setter di mio padre mentre lui lavorava e l allenavo tutti i giorni durante il periodo di prova cani e nn  c era mattina che nn mi fermava 30 -40 quaglie trovavo i fagiani che ogni volta che frullavano cadevo a parte dietro dallo spavento...mi passavano sulla testa centinaia di tortore e anatre vedevo saltar via lepri...ma perche nn ce le ho piu queste cose...?eppure il numero dei cacciatori e' drasticamente diminuito!!!te lo dico io perche'vengono fatte mattanze perche' nn vengono rispettate le regole e il numero di capi da abbattere e perche' nessuno controlla e daje e daje ecco i risultati stessa sorte tocchera' al nostro amato uccello blu ce ne riparleremo fra qualche anno e' solo una questine di tempo..e verrai a darmi ragione, che vogliamo contare che vogliamo studiare se cala e' perche le uccisioni superano le nascite una specie in salute nn ha bisogno di essere aiutata ci pensa madre natura con tutti i suoi meccanismi perfetti! la modernizzazione di questa caccia porta a massacri veri propri la caccia tradizionale rispetta ampiamente il "re"!!!nn dobbiamo studiare la natura o manipolarla solo "rigorosamente rispettarla"!!!volevo solo spiegare bene il mio punto di vista con questo intervento nn imporre niente o declinare il lavoro da voi svolto!con simpatia e rispetto ROYAL42g.