Concordo che la migrazione del colombaccio avvenga di norma di giorno, ma vi sono delle condizioni particolari che, a mio avviso, lo faccia rimettere in movimento nella seconda metà? della notte.
Queste condizioni si presentano raramente, magari ogni 5-10 anni, ma capitano. E possono con certezza essere osservate esclusivamente sulle coste adriatiche.
Poniamo il caso di una forte perturbazione europea che dal nord/est cali verso il sud/ovest. Che questa discesa ad un certo punto aumenti di velocità?.
Se è il momento, i grossi branchi di colombacci, che sentono in anticipo le variazioni atmosferiche, lasciano i Carpazi e si avviano verso i Balcani, dove fanno naturalmente sosta, per ripartire, riposati e rifocillati, la mattina seguente per affrontare la traversata dell'Adriatico.
Se durante la nottata sentissero l'avvicinarsi della perturbazione ed intuissero che, aspettando l'alba, rischierebbero di trovarsi in mezzo all'Adriatico con una perturbazione, ritengo che possano decidere di partire molto prima dell'alba.
Qui si spiegherebbe la presenza al mattino di un consistente movimento dalla costa ai primi contrafforti dell'Appennino, quando fino a notte del giorno precedente non vi erano avvistamenti di sorta, così come i giorni precedenti.
Saranno forse mie fantasticherie, ma io sono fermamente convinto di aver assistito almeno tre volte a situazioni di questo tipo in circa trent'anni. Saluti.