No, non è così.
La morale e l'etica è un qualcosa di individuale ed esse variano di intensità? con il variare della sensibilità? e del livello di cultura di ognuno.
Ciò che può essere moralmente ed eticamente accettabile per l'uno potrebbe non esserlo per l'altro. Basta vedere le religioni ...!
La Società? ha bisogno di regole precise che valgano per tutti, regole che molte volte sono proprio determinate dal livello di civiltà? raggiunto dalla maggioranza degli individui che compongono quella stessa Società?.
Tragigi fatti delittuosi, incomprensibili ed inammissibili per noi, sono a volte dettati da una morale e da un senso dell'onore diversi dai nostri, dovuti a religione, storia e cultura diverse dalle nostre.
Per quanto riguarda i ferimenti le cose stanno ben diversamente. Le probabilità? aumentano, non voglio esagerare affermando quadratico od esponenziale, ma sicuramente in modo più che direttamente proporzionale alla distanza di tiro. Se per ipotesi a 30 mt. si avrà? 1 ferito su 10 tiri, a 40mt. ne capiteranno 3 ed a 50 mt. ne capiteranno 6. Uguale discorso vale per il numero dei colpi. Sicuramente si può ferire con ognuno ma le probabilità? aumentano progressivamente con l'aumentare degli stessi, sia per la distanza sempre maggiore, sia per l'imprecisione dovuta alla fretta di sparare prima che sia completamente e definitivamente fuori tiro. E non tiene la tesi secondo cui il colpo successivo serve per porre fine ad un ferimento del colpo precedente, perchè allora ci vorrebbe anche un quarto/quinto/ecc. colpo. Senza considerare poi che l'immediato abbattimento del selvatico non è tanto determinato dalla gravità? delle ferite inflitte, quanto dalla forza d'impatto esercitata dalla trasformazione dell'energia cinetica dei pallini. Saluti.