Sicuramente avete ragione nel sostenere che tutti i sacri testi indicano trattamenti preventivi ed interventi massicci nei casi conclamati. Ma siccome in rete ho trovato indicazioni diverse, e purtroppo non posso citare la fonte perchè non riesco a ritrovare il sito, e debbo dire che le argomentazioni portate a sostegno mi hanno convinto, ho deciso di provare.
Praticamente il discorso era questo: la tricomoniasi è una infestazione da protozoo (vado a memoria quindi qualcosa posso sbagliare) che quasi tutti i piccioni hanno, e quelli che sopravvivono sono dei portatori sani. Ora siccome prima o poi è probabile, nonostante i trattamenti fatti, che ne vengano a contatto, e quando ci verranno a contatto, non essendo preparato l'organismo a reagire, molto probabilmente soccomberanno. Per cui lasciare che i genitori, portatori sani, infettino i figli; l'organismo di quest'ultimi inizierà? a combattere il protozoo ed il risultato sarà? che o riusciranno a bloccare il proliferare del protozoo e diventeranno portatori sani o soccomberanno. Nel caso in cui dovessero ripetutamente morire significa che il livello di infestazione è molto elevato, per cui necessita intervenire con i trattamenti sui genitori e particolarmente con drastiche misure igeniche dei luoghi di stazionamento dei piccioni, nido/voliera/mangiatoie/abbeveratoi.
Scusate il modo un pò caotico dell'esposizione.