Scrive l'avv.Giuseppe Mazzotti(1919/1987) in "Fra Querce e Palombe" edito nel 1975:
"... secondo Guglielmo Tornabuoni l'uso dei volantini fu importato in Toscana solo all'inizio del secolo; ma pure nelle antiche tradizionali poste marchigiane era del tutto sconosciuto, in quanto la loro funzione era sostituita dalle 'piccioncelle' ..."
"...Fissato dunque il concetto che il sistema dell'uso dei volantini è originario dell'Umbria e che solo in tempi relativamente recenti è stato adottato anche altrove, deve dirsi,sotto un profilo lessicale,che nelle Marche i volantini vengono chiamati comunemente 'gli Amelia',tout court,riconfermandosi così la loro origine esclusiva."
"In genere vengono usati piccioni frutto di notevoli selezioni,a seguito di ibridi ed incroci;sono detti 'Colombini','Colombaccini','Colombati' in gergo, ma si tratta in genere di piccioni scaturiti da molteplici incroci,alla base dei quali sta il piccione torraiolo,con inserimento però di molti altri sangui,non escluso,in certi casi,il piccione viaggiatore"
"... di razze vere e proprie non ne esistono,trattandosi,come già? detto,di ceppi frutto di incroci.Ciascuno crede di essere il depositario dei volantini migliori come discendenza(ed anche come funzionamento)e non è davvero il caso di togliergli questa...illusione"
Tutto ciò prima del 1975, figuriamoci dopo che guazzabuglio di geni! Saluti.