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Caccia al campo
a cura di Denis Bianchi
e seguirmi in questa avventura leggendomi e/o partecipando indirizzandomi le loro domande su dubbi,incertezze ma anche con le loro esperienze, perplessità, convinzioni e/o pareri che dovessero avere sul seguito di quello che scriverò.
Vogliate intanto gradire, oltre ai miei ringraziamenti, tutti Voi qui menzionati l'espressione dei miei più distinti Saluti.
Denis Bianchi
Vorrei prima di tutto ringraziare il Direttivo del Club Italiano del Colombaccio che mi ha dato questa grande possibilita' di parlare della mia grande passione : il colombaccio e la caccia al colombaccio.
Penso che tutti gli amici del vecchio forum non hanno bisogno della mia presentazione ma rivolgendomi anche a quei giovani cacciatori ed anche a quei vecchi cacciatori che si avvicinano solo ora a questo selvatico, desidero solo un attimo indicare loro che sono cacciatore dal lontano 1970. Caccio solamente il colombaccio dal 1980 avendo scoperto in quella annata un luogo di caccia, a dire poco idilliaco, per questo selvatico: i territori attorno al “Bosco della Mesola”.
Tutto quello che scrivero' e' il frutto di una grande passione che riservo a questo nobile selvatico, anche di un lunga esperienza per la forma di caccia praticata sopratutto in quel luogo cosi' idilliaco.Sinceramente ed anticipatamente, voglio sperare in tutti coloro che vorranno contribuire
Premessa

“Re dei cieli“ come spesso mi piace definirlo. Il “Pigeon Ramier” in Francia che attraversando la Francia nella sua migrazione diventa la “Palombe” per il solo Sud/Ovest Francese, the “Wood pigeon” in Inghilterra, la “Paloma Torcas” in Spagna e in Portogallo, il “Porumbel di padure” in Romania ecc.... Avete capito, sì è lui il Colombaccio il “Re dei cieli”. Quale caccia merita questo selvatico Re? Qualcuno risponderà facilmente caccia ai colli sulle linee di passo della grande migrazione nel mese di ottobre, però lì è sufficiente aspettarlo nei passi : passerà oggi o domani, non sappiamo esattamente, ma passerà : fa parte del suo DNA tornare a Sud/Ovest per svernare. No, non è questo il metodo di caccia che merita, ben troppo facile questa forma di caccia nonostante sia anche poetica.
26 marzo 2015
Ciao a tutti
Eccomi ora amici con delle note che voglio dedicare con onore sia ai piccioni da richiamo che al bosco della Mesola.
Per questa caccia i Piccioni sono come il cane per il cacciatore che cerca la regina nei boschi.
Da parte mia parlando di caccia al colombaccio sono certissimo che andrebbe fatto un monumento al Piccione.
Nulla potrei senza di loro i miei superbi collaboratori di fronte ad un selvatico così nobile.
Ne approfitto qui per dedicare loro una poesia con una foto: “Il dovuto elogio”
LA CACCIA AL CAMPO
Nelle prime pagine cercavo di spiegare quanto sia nobile il nostro selvatico e quale dovrebbe essere la vera caccia da esercitare su di lui, ma avendo il colombaccio da diversi decenni costantemente aumentato la sua popolazione in tutta Europa si riscontra alla pari anche un notevole incremento della pressione venatoria nei suoi confronti ed in diversi paesi esiste ora una nuova caccia che ha praticamente copiato la tradizionale Caccia al colombaccio praticata nei boschi sulle linee della migrazione. Questo selvatico così capace ed imprevedibile malgrado che meteo, fame o sete lo possano assillare mentre prosegue sulle rotte della migrazione deve purtroppo nelle fasi di stopover e/o di svernamento concentrarsi, riposarsi e nutrirsi anche nelle pianure.