FORUM Club Italiano del Colombaccio

Enrico Cavina

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Risposta #1 il: 11/11/2014 - 16:59
MIGRAZIONE e PRESSIONE ATMOSFERICA : aggiornamento Novembre 2014

Nel Post del 3 Agosto 2014 avevamo aperto una discussione su questo argomento “ Migrazione e Pressione Atmosferica “ ( vedi https://www.ilcolombaccio.it/bacheca/index.php?topic=3697.0 )
L’oggetto della RICERCA è evidente , ed immettendo la Ricerca stessa in un WEBSITE gestito da Cacciatori è altrettanto evidente lo scopo : il contributo fattivo e continuo dei Cacciatori – pur esso stimolato continuativamente e realizzato a TUTTI i LIVELLI di preparazione culturale – può risultare eccezionalmente positivo per la RICERCA SCIENTIFICA , che troppo spesso in mano a “teorici” delle conoscenze naturalistiche-venatorie non porta a quei risultati concreti che solo l’esperienza e l’osservazione “sul campo “ dei Cacciatori può realizzare .

La disponibilità dei Dirigenti del Club e di tutti i partecipanti al Forum “Andamento del Passo “ 2014 (https://www.ilcolombaccio.it/bacheca/index.php?board=6.0) , ha in effetti consentito di raccogliere una serie di “dati di Ricerca” e di opinioni ed interpretazioni dei singoli , tali da realizzare una prima sintesi di risultati utili a produrre un contributo realmente Scientifico , capace di confrontarsi nelle opportune sedi scientifiche comunicative con il mondo Accademico .

E’ questo un merito del CLUB ITALIANO del COLOMBACCIO .

Qui trovate una prima SINTESI di studio dei dati raccolti , che sarà in seguito oggetto di più oculata elaborazione , tale da poterla presentare in un Lavoro Scientifico a livello Internazionale . Ci proviamo , pur dovendo considerare tutte le resistenze che troveremo nel mondo Accademico .

Tutti gli elementi dai quali abbiamo estratti i dati in esame , possono essere consultati nei vari Post prodotti Regione per Regione nel Forum “Andamento del Passo “ 2014 (https://www.ilcolombaccio.it/bacheca/index.php?board=6.0) .

Per chi fosse interessato a leggere e studiare tutto il lungo Testo  della prima BOZZA/DRAFT del Lavoro Scientifico in corso d’opera , può richiederla direttamente a ecavinaster@gmail.com o in allegato.

Qui l’AGGIORNAMENTO in estratto di sintesi .
Grazie a tutti per la collaborazione ricevuta .



ALLARGAMENTO “spaziale” e “temporale” della RICERCA

( di Enrico Cavina – Rinaldo Bucchi )

Avendo l’opportunità di considerare ora ( Novembre 2014 ) altri dati ottenuti da Osservatori Ornitologici dell’Europa del Nord ( www.trektellen)  e dai conteggi di Progetto Colombaccio – Club Italiano del Colombaccio ( sino al 2007 ) , l’analisi è stata estesa raggiungendo una base di verifica su 112 picchi migratori in Europa .
Circa i dati raccolti in Italia possiamo rilevare elementi importanti .

Nel periodo 1998-2007 ( dieci anni ) con la collaborazione di 115 Rilevatori (media annuale) del Club del Colombaccio , sono stati censiti in transito 4.831.380 Colombacci ( media annuale 483.831)  e sono stati individuati 10 PICCHI migratori ( min.1g.-max.6gg) in Ottobre e 10 Picchi in Novembre ( qui utilizzati  due ) .
Gli orari di Passo  sono stati : alba-ore 9 ( 52 %) ,h 9-14 (25%), h 14-sera ( 23 % )
Consistenza dei Voli osservati : da 1 a 50 ( 82%) , da 51 a oltre 300 ( 18%)
Numero medio annuale per punto di osservazione : 3.963 Colombacci
Età ( solo da carniere ) : giovanissimi 20 % , giovani 28 %, adulti 52 %
Le “onde di passo” (furia) rappresentano il 15-20% di tutta la migrazione  ( dato discutibile ed approssimativo) .
Il valore massimo (annuale) di avvistamenti è stato in Veneto-Friuli ( porta d’ingresso delle migrazioni Centro-Orientali) nel 2002 : 18.683 Colombacci ;  ed il valore minimo in Basilicata  nel 2003 : 416 Colombacci
Tutti i dettagli del censimento sono verificabili sulle due Pubblicazioni del Progetto Colombaccio ( 2005-2007) vedi Bibliografia ( Aggiornamento 01/08/20014 www.labeccacciascientifica.it).

L’analisi qui svolta è consistita nel mettere in relazione tra loro la cronologia dei Picchi  ( date specifiche del primo giorno di Picco ) e l’analisi dettagliata delle condizioni meteo corrispondenti alle aree di provenienza dei flussi migratori  ( Europa Centro-orientale da “Porta Morava” in Latitudine 50° 15’ , Balcani sino a Latitudine 43°50’ ) tenendo anche in conto le aree costiere o interne significative per gli involi di massa ( Ungheria.Slovenia,Istria,Costa Croata ) .
Tutti i dati disponibili sono stati raccolti in oltre 500 schede in cartaceo , confrontabili tra loro e con i dati ornitologici .,analogamente alla metodologia svolta per “Svezia,Pirenei” ( dati non pubblicati ).
L’analisi è stata condotta per diversi fattori abiotici quali  condizioni Meteo generali ( nuvoloso,sereno,pioggia,nebbia ecc.) ,Temperatura ( Media,Min.Max.) ,Visibilità,Venti ( forza,direzione) ,lunghezza della luce diurna,Umidità,fasi lunari e “ % “ illuminata della Luna .

Riportiamo i dati essenziali relativi a :

-   VARIAZIONI della Pressione Atmosferica (PA) a 48/36/24 h prima dell’involo nelle aree di provenienza
-   VALORI assoluti  di base della PA nelle 12 h prima dell’involo nelle aree medesime .

Con i seguenti risultati :
- VARIAZIONI : nelle aree più lontane ed interne continentali la PA nelle 48/36/24 h prima dell’involo e del giorno di rilevamento del Picco ( in ITALIA) s’innalza di oltre 10 hPa nel 91,66 % dei Picchi
- idem : nelle aree intermedie e più vicine costiere , più significative dell’”involo di giornata”  ( alle latitudini 47°30’,46°03’,45°20’,41°53’) l’innalzamento è al 100 %

-VALORI assoluti : nelle aree più lontane ed interne i valori di base  della PA – 12h prima – risultano superiori a 1010 hPa  nel 75-100 %
- idem : nelle aree intermedie i valori di base superiori a 1010 hPa risultano nel 50%-66 %  e nelle aree più vicine costiere 83,33 %

- nell’area di arrivo ( ITALIA ) i valori assoluti di base nel primo giorno del Picco risultano superiori a 1010 hPa nel 100 %

La lettura dei dati appena esposti deve tener conto dei percorsi di crociera dall’area d’involo all’Italia ed in particolare della velocità di crociera che per il Colombaccio è definibile per 50-80 Km orari sec.le condizioni dei venti all’inizio e durante il percorso .

Tutti questi elementi statistici  - rilevati ,come già detto,con precisione di dettagli ( giorno per giorno,ora per ora) tratti dai siti Meteo ( archivi storici) di libera consultazione su Internet , e trasferiti in schede cartacee utili all’esame comparato – ci sembra che indichino con attendibile chiarezza che il fattore abiotico più determinante all’involo migratorio di massa ( furor) è ben identificabile nello “sbalzo” – più o meno progressivo o repentino , ma sempre tale – superiore a 10 hPa  48-12h prima dell’involo .

E’ significativo che questi dati “ITALIA” ( census 4.831.380  - 1998-2007 – 12 Picchi ) – in particolare per l’inizio dell’innalzamento 48-36 h prima – si allineano con analogo riscontro sui Pirenei ( census 27.354.388 Colombacci 1999-2013 – 42 Picchi ) essendo le aree d’involo del primo giorno di Picco , tutte aree di prevalente stopover più o meno prolungato .

Nell’area nordica più propriamente di nidificazione ( Svezia ) ( census 10.760.141 Colombacci -1999-2013 – 47 Picchi ) lo “sbalzo”  di PA è più repentino e più vicino al momento del primo involo migratorio di massa ( 12-24 h prima ) .

Va sottolineato che tutti i dati rilevati sono tratti da una base globale ( Svezia-Pirenei-Italia) di 42.945.909 Colombacci effettivamente censiti in volo di transito in 10-15 anni  e caratterizzati da 101 occasioni d’involo di Picco migratorio ( 1-6 gg ) .

L’  “ allargamento temporale della Ricerca “  ( Novembre 2014)  ha permesso un’analisi sia delle previsioni sia dei riscontri effettivi , direttamente sul campo ( “on the field”) nella stagione migratoria 2014 , realizzandosi così un’analisi “live” , che può anche essere oggtto di critica se vista nei rigidi schemi di una ricerca scientifica , ma che di fatto colleziona prove palpabili della relazione tra fattori abiotici ( in particolare Pressione Atmosferica) ed involi e flussi di massa nella migrazione .
[ Fanno fede dell’evoluzione cronologica Ottobre Novembre 2014 i seguenti Websites , essi stessi validati come “website-bibliography” :
-   https://www.ilcolombaccio.it/
-   http://www.wunderground.com/history/
-   http://www.trektellen.nl/
-   http://svalan.artdata.slu.se/birds/inventeringar/falsterbo_str.asp?lang=eng    ( FALSTERBO)
-   http://www.palombe.com/  (PIRENEI)
-   https://www.metcheck.com/IT/
-   http://it.windfinder.com/
-   http://www.wunderground.com/
-   www.labeccacciascientifica.it  (Aggiornamenti) ]


Abbiamo suddiviso l’analisi di “allargamento 2014” in

-   dati “live” in Europa
-   dati “live” in Italia ( vedi box “Andamento del passo” . Forum – https://www.ilcolombaccio.it/  )

EUROPA :  - la sintesi cronologica delle “conte” ufficiali ottenute è verificabile direttamente da www.palombe.com , dove si possono evidenziare i picchi migratori documentati.
-   la comparazione con i dati meteo si è basata su Weather History , mirata nelle aree di provenienza degli involi ( 300-400 km N/NE/E )
-   Falsterbo Svezia con i picchi 2014  30Sett./ 5-6 Ott./ 11-16 Ott./ 21-23 Ott. **/ 26-30 Ott./ 7 Nov.   per  553.920 colombacci in transito
-   Pirenei Francia con i picchi più evidenti 18-20 Ott./ 21-26 Ott./ 30-31 Ott: per 1.417.352 colombacci in transito
-   Belgio,Olanda 18 Ott./ 25 Ott./ 30-31 Ott.( www.trektellen)

-   in tutte (!00%) le 11 date 2014  individuate come “picchi”  , nelle 48-12 h. prima degli involi e flussi di massa ,la Pressione Atmosferica nelle aree di origine degli involi ha avuto un aumento superiore a 10 hPa rispetto alle condizioni di base

ITALIA : l’andamento della migrazione piena ( con “picchi”) si è caratterizzata da differenze di condizioni meteo tra area Mar Tirreno ( vortice ciclonico primi giorni di Ottobre ) ed area Mar Adriatico ( porta d’ingresso dai Balcani – Alta Pressione permanente ) con
-   precoce flusso migratorio di massa 7-9 Ottobre sul versante Mar Adriatico
-   più tardivo flusso migratorio di massa 23-24 Ottobre sul versante Mar Tirreno
Molto significativi sono stati gli involi di massa , osservati direttamente (https://www.ilcolombaccio.it/) :
-   19- 23 Ottobre dai boschi di San Rossore (Pisa-Livorno) *
-   20 Ottobre da boschi in area Adriatica –PesaroUrbino
-   25 Ottobre bosco della Mesola ( Ferrara) *
-   25-27 Ottobre Monte Conero ( Ancona)
-   2 Novembre (flusso) – area Tirreno- Grosseto
I fenomeni d’involo “a striscia” di migliaia e migliaia di colombacci , all’alba , S.Rossore e Mesola sono stati documentati con video e fotografie .
Tutti i flussi migratori di massa ( 2014) – per quanto riguarda i fattori abiotici – sono stati caratterizzati da condizioni di crescita graduale ( stabilità di ALTA Pressione Atmosferica uguale o superiore a 1020 hPa) o di aumento rapido 36-12 h. prima dell’inizio dell’involo sia sul versante Mar Adriatico sia sul versante Mar Tirreno

Tutti gli involi migratori di massa dalle aree Italiane di stop-over sono stati caratterizzati da aumenti rapidi di P.A. con sbalzi ( 24-12 h ) di oltre 10 hPa .

Può essere significativo segnalare che una previsione “ NON ATTENDIBILE”  perché basata su previsioni meteo (https://www.metcheck.com/IT) a lunghissimo termine (60gg) del 4 Settembre 2014 , si è invece rilevata ATTENDIBILE  : lo sbalzo di P.A. previsto (4 Sett.)  a lungo termine sulle aree Centro-Orientali Europee per il 3-5 Ottobre , si è verificato e si è combinato perfettamente con il flusso migratorio di massa trans-Mar Adriatico quale avvenuto dalla sera del 7 Ottobre sino al 9 Ottobre , quale picco migratorio precoce ed in combinazione con Luna piena .



CONCLUSIONI  -

Volendo comparare i dati ottenuti  su Svezia ( area di primo take-off)  e Francia ( area di take-off dopo sosta ) prevale una sostanziale analogia d’incidenze ( numeriche e statistiche ) circa i fattori abiotici che possono aver influenzato la decisione del take-off : non si rilevano significative differenze tra le due aree riguardo quasi tutti i fattori presi in esame ( vedi Tabelle A e B nel testo completo in bozza ) .

Per quanto riguarda l’innalzamento o “sbalzo” della Pressione Atmosferica nelle ore (36h/24/18h ) precedenti il take-off , questo innalzamento è comunque una costante ( 92,62 % Svezia – 92,85 % Francia ) prima di un vero picco migratorio  e la quantificazione di alcune differenze permette solo di rilevare una maggior incidenza di aumento  nelle ore più lontane ( 48-24 h )precedenti il take-off  in Francia ( 73,80 % ) rispetto alla Svezia dove in queste ore lontane  l’incidenza è solo 27,65 % , mentre nelle due aree nel settore “18h” prima dell’involo l’incidenza è 78,72 % ( Svezia ) e 76,19 % ( Francia ) . Un’interpretazione sempre in termini assoluti d’ipotesi potrebbe essere la seguente : l’innalzamento stimola il take-off più prepotentemente  ed in tempi più brevi nei Colombacci acclimatati da lungo tempo nell’area di nidificazione , mentre lo stimolo è più diluito nel tempo ( 1-2 gg. prima ) nei Colombacci che già da tempo sono in migrazione e stop-over [86].A prescindere da questa interpretazione ed ipotesi , è più importante rilevare che l’innalzamento è costante oltre il 90 % nei picchi di migrazione di massa . [7-34-61]

L’insieme dei dati presentati – qui in forma semplice di numeri crudi e percentuali non elaborate in termini strettamente statistici  , e quindi in definitiva più comprensibili – suggerisce l’opportunità e/o possibilità  di approfondimenti mirati ad individuare integrazioni d’analisi con gli altri fattori abiotici e biologici  ( ricerca di algoritmi ,equazioni , formule statistiche, indici matematici di analisi e/o previsione ) [32-51-66].
L’estensione di questa metodologia di analisi ( ornitologia – meteorologia ) ad altri territori di nidificazione e di transito ( eventualmente anche in primavera ) potrebbe fornire ulteriori contributi di comprensione del fenomeno Migrazione , approfondendo anche l’analisi  in termini climatologici , così tanto oggi attuali nei mutamenti stagionali sempre più incombenti  ed influenti sull’ambiente .[69]

La verifica “live” direttamente sul campo 2014 , circa la Migrazione in Europa ed in particolare in Italia  - come espressa nel paragrafo “ Allargamento spaziale e temporale della Ricerca” – ha dato piena conferma dei Risultati acquisiti con la Ricerca retroattiva globale .

Infine vogliamo sottolineare che il sensore terminale delle variazioni della Pressione Atmosferica
è ben individuabile nell’Organo Para-Timpanico ( PTO ) di Vitali [20-21], quale studiato per la prima volta da Vitali  in Italia  nei primi decenni del Secolo scorso , tutt’ora oggetto di approfondite ricerche morfologiche e funzionali [19-24 ] : se “il dito che preme “ è individuabile nei mutamenti della Pressione Atmosferica ( lo “sbalzo” )  , “ il pulsante” sul quale preme è verosimilmente l’Organo Paratimpanico di Vitali , dovendosi considerare tutte le integrazioni neuro-funzionali con le strutture adiacenti nell’Orecchio Interno ( Lagena , Apparato vestibolare ) sino ai Centri Cerebrali e del Cervelletto .
Per spiegare tutto quanto abbiamo esposto in questo studio retroattivo è indispensabile che ci sia una precisa base anatomica intesa appunto come barometro “biologico” .[83-84-87].


VEDI BOZZA con TESTO COMPLETO E BIBLIOGRAFIA nell'allegato 1
VEDI : elaborazione grafica di foto "live" dell'involo da Mesola 25 Ott. ( si ringrazia G.Rossi )
Enrico Cavina
ecavinaster@gmail.com