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Capanno e posatoio: consigli utili.

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giamp50:
Certo Rimescolo,
a branchi vergini adriatici, stanchi della traversata, affamati ed in cerca di un sito sicuro per riposare è più che sufficiente vedere un'ala sfarfallare per curare sfacciatamente.
Tant'è che questi impianti hanno un volantino ed una palpa.

Diverso è per quegli impianti di retrovia ove necessita convincere il branco che effettua accurate ripetute radiografie prima di scendere od accostarsi.

Purtroppo la maggior parte sono sparatori e come tali si comportano e pertanto neanche sanno cosa siano quei momenti meravigliosi di curata progressiva fino alla buttata o comunque agli attimi antecedenti.

giamp50:
Provo ad immaginare lo spettacolo di cui possono godere le nubi sopra quei 700 mt al passaggio di un branco di Palombe quando quei 350 richiami vengono messi in opera.
La vista aerea dovrebbe essere veramentet spettacolare!

Certo che se fosse possibile effettuare in quei frangenti delle riprese video con dei droni passerebbero alla storia.

Prossimo anno mi auguro che qualcuno ci provi e ce li facciano vedere i video.

Per il resto, forse sarà perché io ho sempre dubbi, ma compatisco chi ha sempre certezze assolute.
Nella Storia ha sempre portato a disastri!

Rimescolo:
Si si Denis hai proprio ragione te, come sempre del resto....
buone feste a te e famiglia,
Rimescolo

Denis:
Rimescolo, io non confondo appostamenti fissi con temporanei come non confondo appostamenti nel bosco e appostamenti nei campi.
Sono 5 anni che non caccio nel campo a Mesola e quindi adesso sono in appostamento fisso ( e già ci andavo qualche volta prima) sulle alture nei boschi  e devo dire che non vedo differenza migliorativa sull’utilizzo di un maggior numero di piccioni volantini nel bosco rispetto al campo.
Assolutamente, anzi è il contrario e mi ripeto pochi volantini ma buoni come pochi zimbelli ma buoni e tutti posizionati a dovere ed anche utilizzati a dovere.
Lì sta la differenza tra tanti e pochi ma buoni.
Sinceramente mi fate sorridere nel Livornese voi se vi sentite costretti all’utilizzo di 100 piccioni a capanno per riuscire a cacciare.
Secondo me sarà meglio che rivedano le teorie di vera caccia al colombaccio e che primo si allontanino gli uni dagli altri e magari anche dalle aree interdette.
La tua teoria (quella Livornese se ho capito bene ) é proprio uguale a quella della caccia al campo a ridosso del bosco della Mesola:
Premetto che io ho fatto le più belle giornate attorno al bosco della Mesola quando ho incominciato ad allontanarmi dal calderone dove l’affolamento dei capanni costringeva in un certo qualmodo la teoria tua che per battere la concorrenza  si doveva avere un mega gioco.
In ogni caso adesso lì in quei posti ora non sparano più una fucilata nemmeno con il mega gioco visto che i colombacci hanno imparato l’antifona che in quel posto devono sorvolare fuori tiro e non nutrirsi  i giorni di caccia aperta.
Ma che strano : é proprio li che vado io a fare le fotografie dei colombacci e guardacaso il martedi e il venerdi quando i colombacci non vedono più il mercato dei volantini e zimbelli ce n’è da per tutto.
Hai voglia te avere il mega gioco.
Sai quale puo essere lì un mega gioco: 7/8 giostre più volantini più 200/300 stampi di colombacci 8/10 rulli più ribaltine e stantuffi vari terminando poi con il tiro al colombaccio quando è ancora sui 50/60 metri perché più di quel tanto non possono farli avvicinare se non vogliono che si ribaltano per la schioppettata del vicino a 150 metri o perché l’altro vicino sulla parte opposta lancia i suoi volantini solo quando i colombacci iniziano a curare sopra l’altro capanno mentre vanno a prendere il vento cosi tizio sfrutta il lavoro di caio.
Pensare che basta allontanarsi di qualche chilometro e con 3 volantini 10 stampi di penna 2 ribaltine si vedono delle curate da mozzafiato.
Tutto questo per dirti che la teoria livornese per me non sarà mai valida e se venissi io a cacciare in quei luoghi di sicuro non mi metterei mai in mezzo al calderone ma ben più à distanza e con i miei pochi richiami: pochi ma buoni, ben posizionati e ben utilizzati.
Ultimo: Mi parli di attrezzature all’avanguardia sull’Adriatico e quale sarebbero secondo te?
Per me basta un ramo di quercia come posatoio con 2 volantini, 3 zimbelli piccioni e 2 o 3 colombacci oppure anche soli zimbelli colombacci ( sempre che per chi vuole fare altretanto abbia oltre l’esperienza di allevarli la passione per detenerli ed usarli come si deve) e tutto dovrebbe finire lì anche sull’Adriatico.
Questo dobbiamo insegnare ai giovani e non tutto quel ambaradam che propone la caccia livornese.
E non teniamo conto del perchè rimangono poi tutti ammuchiati ( i cacciatori ) a ridosso delle zone interdette alla caccia.
Ma anche sull’Adriatico sappi che la megalomania é purtroppo nella caccia al colombaccio figlia dell’inefficienza venatoria abbinata al voler fare matematica.
A parere mio che i colombacci siano di entratura dal mare o che abbiano già sorvolato altri appostamenti rimane sempre efficace un appostamento con pochi richiami ma buoni, ben piazzati ed utilizzati a dovere. Altro che mega gioco, anzi quando hanno visto tanto meno vedono e meglio é.
Un saluto, Denis

giamp50:
Altra questione che credo meriti riflessione è come si tengono i piccioni a casa e quali sono le peculiarità conseguenti.

Il sottoscritto li tiene liberi ovverossia in gabbie che vengono chiuse solo di notte e qualche volta neanche.
Quindi durante il giorno o razzolano a terra o sono sul tetto di casa o fanno qualche giro a mo di volantini.

Vero è che ho sempre sentito dire che ciò li renderebbe inutilizzabili quali volantini in quanto andrebbero sui tetti o dove parrebbe loro.
Anche il grande Mazzotti sostiene questa tesi.

Ed invece per esperienza pluridecennale posso affermare che non danno assolutamente queste problematiche.

Anche i giovani, lasciati svolastrare liberi a casa da quando escono dal nido per far loro rafforzare la muscolatura alare, portati sul palco, nel giro di qualche giorno girano e rientrano regolarmente.
Quest'anno ne ho portati cinque e nessuno scarto preliminare.

Chiaramente in questo modo acquisiscono potenza nel volo, sicurezza ed autonomia.
Come tutti anch'io subisco ogni anno attacchi da falchi ed in particolare dai terribili sparvieri, terribili sia per tattica che per determinazione, ma mai nessun volantino è stato mai preso, volano veloci alti e lontani e rientrano quando il pericolo è venuto meno, qualche giovane invece s'infila tra le chiome e rientra quando si è rinfrancato.

L'unico problema che ho avuto con qualche femmina è che, avendo i palchi a vista di casa, i primi giorni se non tenute a dormire sul palco vanno a casa.

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