Club Italiano del Colombaccio > Colombaccio Scientifico

Introduzione al box Colombaccio Scientifico

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Denis:
Condivido in pieno il post di Badger ribadendo che TUTTI dovrebbero contribuire a scrivere indicazioni,notizie,informazioni, eventuali perplessità o quant'altro sulla vita del Colombaccio aprendo anche nuove discussioni.
Le 4 discussioni ( questa compresa) del box “Colombaccio scientifico” sono state visitate ormai 1000 volte e ciò  significa che in tanti siamo  a conoscenza di questo box,quindi ben vengano da parte di tutti i contributi elevando la qualità del Club Italiano del Colombaccio.

 Un saluto,Denis

BADGER:
Se uno ama visceralmente il colombaccio, e di più se comincia ad allevarlo, credo che sia normale dare sfogo alle tante domande che vengono alla mente. I tanti perché, che non vogliono individuare parametri atti a facilitarne la cattura, ma per cercare almeno un po' di capire ciò che presiede alla vita quotidiana di quest'uccello che, ma forse è un effetto placebo, sembra suggerire che dietro quegli occhi penetranti ci sia dell'altro. In più sto cominciando ad avere qualche problema, come dire, di recupero, ma questa è un 'altra storia, di cui non si può, perché troppo delicata, parlare. Sarebbe bello oltre che interessante che in questo box, TUTTI, indipendentemente dalla propria cultura, dalle informazioni che ha in suo possesso, etc, fornisse un contributo, anche il più piccolo, che costituirà senz'altro un arricchimento. Ciao

Francesco Paci:
Un sentito ringraziamento ad Enrico Cavina che, con interesse e vitalità adolescenziale - ma la passione è sempre e solo giovane - si è reso disponibile a fornire materiale per questo box - Colombaccio Scientifico - che sartà di sicuro interesse per molti, ma certamente di prestigio per tutto il Club ed il suo Forum. Grazie ancora Enrico .
Francesco Paci

Enrico Cavina:
KOALA mi ha chiesto in questa finestra " INTRODUZIONE" , ma è meglio trasferire tutto su " Meteo-previsioni" e " Vie migratorie , come quì di seguito:
" Enrico buongiorno ti invio altra domanda come mai  in data 13 Ottobre prima giornata di picco i migliaia di colombacci in transito percorrevano tutti un corridoio tra la terra ed il cielo, tutti sulla stessa linea ad un altezza tra i 1700 ed 1800 metri ,forse anche meno un saluto"( Koala)

Lo ringrazio perchè mi permette alcune precisazioni :
Vorrei che non si pensasse mai che io possa essere depositario della "verità assoluta " . Più semplicemente - e non mi stanco di sottolinearlo " da DILETTANTE " - cerco di cogliere quello che offre la Letteratura Scientifica ufficiale per provare a trasferirlo in qualche modo agli appassionati , quelli - come Koala- che desiderano approfondire alcuni aspetti , e lo fanno con grande merito .
Prima rispondo crudemente ( poi dopo vediamo ) : il perchè , IL PERCHE', si siano mossi così non lo so , anche se presumo che qualche buon motivo doveva pur esserci .
Allora ho voluto ricontrollare la situazione meteo ( per quanto riguarda il solo parametro PRESSIONE ATMOSFERICA ) nelle aree di partenza della Migrazione poi afferente all'Italia Nord-Orientale e Centro-Orientale Appenniniche . Su TRE vie (1) NORD-SUD ( centro Europa) (2) Nord-Est / Sud-Ovest ( Ungheria-Balcani a Nord ) (3) EST-OVEST ( Balcani ) sino all'Adriatico Nord-Centro , per TUTTE , ripeto per TUTTE , si è verificato che nei TRE giorni precedenti il Picco del 13 Ottobre la Pressione Barometrica , in quelle aree si era dapprima ( 9-10 Ottobre ) livellata in basso poco sopra 1000 mBar ed anche sotto , poi più o meno dopo mezzogiorno dell'undici Ottobre e poi 12 Ottobre è schizzata in alto sopra 1022 mBar , mantenendosi tale per il 13-14-15 Ottobre  . Situazione barometrica più o meno simile nel periodo anche sul Nord Adriatico ( riferimento Trieste )

Sull'Appennino dove ero personalmente in "valico"  ( Monte Cucco  - Fossato di Vico ) in altitudine 800m. il picco è stato dopo il 14 , con voli non in alta quota e mai sopra 1000-1100 m.

Mi sembra evidente che il flusso si è identificato con un "furor" migratorio decisissimo  a percorrere tutto d'un fiato il percorso di transvolata Mar Adriatico- Appennino e poi giù giù Mar Tirreno ecc.ecc.

Perchè mi ostino a considerare la Pressione Atmosferica come un elemento molto importante sul momento di decidere tutto il volo di massa ? Non unico certamente , ma necessariamente da valutare con tutti gli altri parametri meteo e altri ( fattori abiotici ) .
Con la Pressione Atmosferica alta non vi turbolenza , le condizioni aerodinamiche dello sforzo alare sono migliori per equilibrare in stabilità le pressioni sopra (dall'alto ) e sotto ( dal basso ) sulle superfici alari , l'umidità dell'aria è minore e questo consente miglior visibilità e maggiore fluidità ( aria più secca libera da pulviscolo ) dell'aria da inspirare ; inoltre ( e forse è il fattore principale , come tale recepito dai sensi dell'uccello ) la maggior Pressione Atmosferica preme in modo che l'Ossigeno inspirato più facilmente passa più rapidamente nel sangue a facilitare tutto il metabolismo dei muscoli impegnati nel volo migratorio ( la respirazione degli uccelli è molto più complessa e richiede quattro atti insp./esp./insp./espirazione perchè i processi di assorbimento di O2 e di eliminazione di Anidride Carbonica CO2 si compino )
Questa è un'interpretazione , sufficientemente motivata su basi scientifiche , ma è sempre un'interpretazione di un Dilettante e di pù non so . Discutiamone .

koala:
Enrico buongiorno ti invio altra domanda come ami in data 13 Ottobre prima giornata di picco i migliaia di colombacci in transito percorrevano tutti un corridoio tra la terra ed il cielo, tutti sulla stessa linea ad un altezza tra i 1700 ed 1800 metri ,forse anche meno un saluto

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