FORUM Club Italiano del Colombaccio

giamp50

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Risposta #58 il: 23/11/2013 - 22:24
Personalmente dalle mie esperienze ritengo che per poter esercitare su posa bisogna prima verificare in campo i gusti e preferenze dei branchi.
Inoltre che i punti di posa verificati non siano troppi e troppo distanti dal palco.
Per quante considerazioni e ragionamenti si possano fare su quali siano i punti di posa nulla potrà sostituire l'osservazione reale in campo del branco in condizioni meteorologiche diverse.
Una volta avuta la certezza posizionare opportunamente il palco e da li tutto sarà molto più facile.
Naturalmente ci sarà sempre qualche branco, gruppetto, coppia o singolo che non si atterrà alla norma, ma sono poche eccezioni o comunque diversità comportamentali determinate da anomalie contingenti.
In situazione ottimale si vedranno spettacoli inenarrabili e si gusteranno emozioni intense che rimarranno indelebili nella nostra memoria.
Difficilmente tali risultati si potranno ottenere in compagnia, mimetismo, immobilità e contemplazione non sono alla portata di tutti. 

Vasco

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Risposta #57 il: 23/11/2013 - 20:58
Aldorin, non fa una piega.  ;)

BADGER

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Risposta #56 il: 23/11/2013 - 19:02
Ritengo che riuscire a far posare il colombaccio sia difficile e quindi di grande soddisfazione. Dirò di più, da vecchio cacciatore di anatre, quando un colombaccio (o più) accennano alla posa, io mi blocco e non riesco a sparare a volo neanche se voglio, ma c'è un ma, spesso, il colombaccio prosegue lasciandomi in uno stato di avvilente frustrazione per la fucilata mancata. Te lo immagini se, chiuso dentro un capanno, mi succede più volte di non poter sparare a colombi più che a tiro perché all'ultimo, come dire, rifiutano? Addio la sera mi ci vuole l'analista, ecco perchè non può fare per me, tutto qui. ( a meno che si possa ovviare che ne so, con un piccolo spazio dove uscire e sparare a volo alla bisogna, ma forse non so cosa dico)Ciao

aldorin

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Risposta #55 il: 23/11/2013 - 17:18
Si Denis, lo dimostra il fatto che raramente, piuttosto raramente, mi succede di posare due volte lo stesso branco. Non tutti, ma parte del branco si. E questo accade quando sono sveglio io e ne hanno particolare voglia loro. Per meglio dire se mi si posano la prima volta alti, dietro al capanno... vado a segno poi "se sono sveglio io" mando via il volantino in mezzo a loro che fuggono (a volte neanche troppo disturbati dal colpo di fucile)e a volte accade il miracolo che quando il volantino inserisce la marcia indietro ... pure alcuni del branco...
A dimostrazione che sparando a fermo non li si infastidisce più di tanto.
Se però dopo allo sparo a fermo segue quello al volo, la musica cambia diametralmente. A me, da un pò di anni a questa parte (ormai tanti) da gusto  fare a questo modo perchè si vivono "dimensioni" inusuali e "travolgenti".
Incontri ravvicinati del 1^ grado.
Ripeto... non ho niente in contrario... da dire insomma per chi ama sparare al volo.

Denis

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Risposta #54 il: 23/11/2013 - 16:43
Che centra Badger ai tuoi mica gli fischia il piombo dietro le orecchie dopo una curata.
Ai colombacci in curata(quelli morti sono morti) ma i superstiti che se ne vanno sentono le fucilate e sentono il piombo fischiare tra le orecchie o no.
sta li la differenza tra i tuoi colombacci o nostri e loro quelli che sono presi di mira mentre stanno curando.

LO DICO PRIMA E LO SCRIVO MAIUSCOLO :  SPARATE COME VI PARRE CHE NON ME NE IMPORTA NULLA ( tanto ci guadagna lui il colombaccio).

Altro è invece quando lo sparo è da fermo :
i superstiti che se ne vanno collegano la fucilata a niente perche non stava in quel attimo succedendo nulla ne da parte loro ne da parte di nulla.

Ciao,Denis

BADGER

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Risposta #53 il: 23/11/2013 - 15:52
Ok, domani mi vesto da Heidi, se funziona è fatta! Scherzi a parte vi voglio raccontare una cosa. Quando sul capanno esco fuori e sparo tutti fermi, ma se per caso provo a brandeggiare il fucile ecco che almeno uno dei colombacci si incolla e se insisto si agita. Ha quindi associato quell' attrezzo al rumore dello sparo, e sono a circa trenta metri. Il resto pensatelo da soli. Ciao

Denis

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Risposta #52 il: 23/11/2013 - 15:45
Giustissimo  Vasco

Da incorniciare il tuo ultimo paragrafo e che il colombaccio diventa sempre più diffidente lo conferma anche Rimescolo dicendo che curano il martedì e il venerdì.

A riprova questa foto dove malgrado io fosse in piedi nella capezzagna ben visibile con la macchina fotografica( la macchina con il tele e paraluce sembra un canone)  a scattare fotografie per una calata spettacolare dove non si riesce a vedere un solo colombaccio che abbia timore di me.
Capiscono tanto bene quando noi siamo pacifici e quando non lo siamo.
Provate ad andare a fare foto un giorno di caccia aperta e mi saprete dire.
Ciao,Denis

Vasco

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Risposta #51 il: 23/11/2013 - 15:24
Il bello sta tutto qui, ogni anno una situazione diversa e valutazioni contrastanti sul comportamento di un animale che vive in un "mondo" che non ci appartiene e che mai riusciremo a comprendere anche in piccola parte. 

Dopo qualche decennio trascorso tra querce cerri e lecci ancora non posso dire con certezza perché i colombacci si comportano in modo diverso con condizione meteo differente...posso però affermare con una buona percentuale di ragione che per vederli scendere giù, quelli che passano nel mese di ottobre, ci vuole il sole, con il cielo grigio colombaccio o piccione che frulla sarà sempre poco attraente e convincente. 

Non c'è dubbio che il colombaccio come zimbello è certamente più attraente, ma ho visto delle curate mozzafiato anche con i piccioni per zimbelli, quindi il potere d'ingaggio maggiore che ha il colombaccio nei confronti del piccione non avrebbe certamente fatto, secondo me, molto di più ma poco in più in un passo come quello appena terminato.

Però  è vero che diverse condizioni determinano risultai diversi, quasi tutti gli appostamenti hanno catturato molto meno della media, altri hanno fatto più degli anni passati, quindi risultato diverso con condizioni differenti, vorrei essere smentito, ma secondo me chi ha fatto più degli altri non ha l'appostamento  nella "mischia" e molto poco fastidiato.
Ha ragione Rimescolo quando dice che il martedì e il venerdì curano e forse curano perché non hanno sentito il "BOOM" del fucile o si trovano difronte la prima tesa? certamente sì. Tutte le modifiche che faccio all'appostamento, per verificare l'efficacia, le sperimento sempre una alla volta ma nei giorni di silenzio venatorio.

Il concentramento degli appostamenti fissi e la pressione venatoria esercitata sul colombaccio dei ultimi anni li ha resi più diffidenti? senza alcun dubbio sì e, come narra il proverbio, "non tutti i mali non vengono per nuocere", tutto questo sarà a beneficio del colombaccio? forse si, ma tornando indietro negli anni i ricordi di tante belle giornate di caccia con curate da incorniciare sono secondo me  sempre più irripetibili, come forse sarà un ricordo del passato la caccia tradizionale al colombaccio.

Un abbraccio.
vasco
« Ultima modifica: 23/11/2013 - 15:34 da Vasco »

BADGER

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Risposta #50 il: 23/11/2013 - 08:08
i Livornesi, razzaccia indubbiamente, ma altrettanto indubbiamente tra i più malati del colombaccio, dicono semplicemente "la volevano lì". Questo per dire che questa volta era il cerro spigarolo ma la prossima? L'unica prova certa è appunto la prova. E purtroppo basta poco, ma poco, per modificare un equilibrio faticosamente raggiunto. Ma questo è appunto il bello della "diretta". ciao

Rimescolo

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Risposta #49 il: 22/11/2013 - 20:29
Conosco il cerro spigarolo, da noi si chiama cerro/sughero, non fruttifica.
Non conoscevo questa esperienza, e allora la mia mente è subito volata sui pini, eppure ci si posano, e non certo per mangiare i pinoli, così come sui lecci d'ottobre, la ghianda è verde e amara.
Avrei azzardato un posizionamento dell'azzico più in basso e non sulla chioma, ma sono solo supposizioni e non certezze.
Certo è che lo scambio di amicizie sui palchi, con i relativi convivi è tanta roba! Al di là dei risultati di carniere....buon per tutti quelli che si scambiano conoscenze, esperienze e fantasie.
con rispetto saluto,
Rimescolo
La passera è sempre la passera! Solo la fetta di cocomero fresca ci va vicino.........

luca64

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Risposta #48 il: 22/11/2013 - 20:04
... per cerro spigarolo s'intende un ibrido tra cerro e roverella, albero che non produce ghianda. In bocca al lupo. Luca Bececco

luca64

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Risposta #47 il: 22/11/2013 - 19:58
…Condizioni meteo, pressione atmosferica, vento, umidità dell’aria, pressione venatoria,   disponibilità di cibo, dormitori, parchi, pasture nelle riserve di caccia, Pianura Padana, Luna,  formazione del branco, campi morfici, sentinelle, strategie, controstrategie, piante di buttata, tagli dei boschi, memoria, rotte di migrazione, soste migratorie, imbrecciatura, erbai ecc. ecc. Potrei continuare ancora ad elencare argomenti per i quali l’esperienza non è mai abbastanza e la conoscenza si modella con le storie vissute in ottobre e comunque, i miei migliori maestri di caccia sono stati tutti gli errori commessi, nati dalla presunzione degli anni vissuti in cima ai lecci dell’Argentiera. E’ bello leggere le esperienze, i credo e le teorie del  minuscolo popolo dei sognatori d’ottobre. Il 2013 è stato uno degli anni più negativi che ricordo, i venti contrari, che hanno imperversato nella costa Tirrenica e nella mia terra di Maremma, guidavano i colombi nel versante opposto della valle dove ho la tesa, in quei momenti  immaginavo  anche cosa pensavano di me e dei miei piccioni, gli uccelli blu: “… si vede lontano un miglio quella tesa, tutte le piante si muovono al vento di sud-est mentre nel versante opposto sono ferme, non curerà nemmeno un giovane senza collare alla pianta di buttata …” Questo è stato il mio ottobre col vento cattivo. Una cosa, che avevo messo nel cassetto dei misteri del colombaccio, l’ho scoperta durante i festeggiamenti dell’ottobrata Amerina, tenutasi al capanno di Amedeo Castellani venerdì 1 novembre del corrente anno. Bella giornata di passo e bella giornata passata con gli amici Umbri nel giorno della festa di tutti i Santi. I discorsi ovviamente sono stati tutti a senso unico e tra tutti uno, quello di Sensini Maurizio e la caccia dei Cerri, dove aveva sistemato “un’ azzico” nella chioma di un bel cerro, ma le palombe in curata ci arrivavano vicino e lo scavallavano sempre. Maurizio non si dava pace, tutto era stato sistemato perfettamente però le palombe continuavano a scavallare lo zimbello e ad ignorare quel cerro. Sappiamo bene che il vero cacciatore di palombe non si perde d’animo e dopo aver cercato di togliere inutilmente il malocchio a quella pianta si recò a chiedere consiglio a Ceccarelli Quirino, vecchio cacciatore Amerino che aveva cacciato al capanno dei Cerri prima del Sensini.
Alla domanda di Maurizio rispose:- “portame na’frasca della pianta!”
Detto – fatto, alla vista della frasca Quirino sorrise ed esclamò: “ questo è un cerro spigarolo , tuqquì nun ce se buttano i piccionacci!”.
Ecco svelato il segreto, anch’ io ai vecchi capanni  avevo messo un cimbello sulla chioma di un cerro spigarolo e i colombi non ci sono mai voluti andare. Saluti Luca Bececco

koala

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Risposta #46 il: 18/11/2013 - 18:25
ti ringrazio ina nticipo in segno di stima e fiducia per lo springer io cerco una linea di sangue di quel coradeschi san fabiano. Per quanto riguarda i colombacci secondo me in questo matto 2013 hanno vinto loro e le nebbie meglio cosi ne vedremod i più di ripasso al muraglione per gli appostamenti è andata bene ed  è giusto secondo me che chi ha costruito in un bosco  seconde case le debba smontare

colombaiosenese

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Risposta #45 il: 18/11/2013 - 17:50
"....Pensa che dal 28 di ottobre a ieri viaggiavano sempre a gozzo pieno ma con meno schioppettate e piccioni sfrullazzanti ogni dove........"
 
quoto 1000000000000000000000000000000   :D

pelo52

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Risposta #44 il: 18/11/2013 - 17:37
Guarda Koala che i gobbi hanno una parola sola.
Chiedi a Rinaldo come vanno i miei colombacci e il prossimo ottobre come andrà lo springer che ti regalerò. Ancora non mi è andata in calore - penso presto. I cuccioli li regalo come regalo i colombacci semplicemente a chi li merita e chi ne tiene di conto.
Ti ho telefonato prima. Hai la segr tel. Ti leggo sempre anche se a volte mi hai fatto.........andare oltre. Ma può far parte di stima come per il befa e il badger.
Confermo che la causa minima delle non curate è il gozzo pieno. E' una concausa della causa maggiore che è la pressione venatoria. Ormai tutti hanno un piccione più o meno sfrullazzante  in terra o per aria.
Dal 28 di ottobre a ieri bastava solo vederli che ti entravano fisicamente nel capanno. Parlo di quelli di passo considerato che al mio appostamento non arrivano rilasci di riserve od oasi.
Pensa che dal 28 di ottobre a ieri viaggiavano sempre a gozzo pieno ma con meno schioppettate e piccioni sfrullazzanti ogni dove.
Che dire? Il resto è bla bla bla. Almeno per me