FORUM Club Italiano del Colombaccio

Denis

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Risposta #29 il: 29/11/2017 - 21:25
In seguito al tuo messaggio, Badger mi viene da dire:
E mò quasi mi in….o a leggere certe frasi.
Non credo proprio che (parlo di migrazione, passo, provenienza, svernamento, nidificazione, esistenza di malattie, perchè, per come, dove  e quando ) volere conoscere di più sul colombaccio voglia significare conoscere per avere di più.
Infatti sapere che proviene dall'Ungheria o dalla lontana Russia non mi farà sicuramente catturare più selvatici come non mi farà catturare più selvatici nemmeno conoscere se ha avuto una maggior riproduzione o se ha nell'intestino dei parassiti.
O ancora sapere che ha fatto un transito dalla Russia all'Italia passando da Porta Morava e che poi sia entrato in Italia dal Trentino o più in giù dall'Istria, oppure ancora se quelli arrivati nelle Marche sono nativi e provenienti dalla Bosnia o provenienti dai Carpazi della Romania o ancora dalla più lontana Ucraina dell’ovest.
Non mi farà sicuramente catturare di più nemmeno MCL perché sono ben troppe le varianti che possono fare sì che i colombacci ti arrivino nel tuo raggio di azione a tiro di fucile o ancor più a posarsi sulle tue querce che tu sia su un colle o in un appostamento fisso o a caccia con l’asta oppure anche in un campo in area vicino ad un oasi dove ci possono essere colombacci in Stop over oppure ancora conoscere la quantità degli svernanti ( consistenza, movimenti, erratismi , malattie ecc..).
Caso mai se vogliamo restituire alla caccia la sua dimensione naturale dovremmo forse buttarvia aste ed andare a cacciare gli svernanti alla borrita tra le querce oppure con il canto all’alba oppure utilizzare magari solo colombacci ammaestrati o ancora sparare rigorosamente solo al colombaccio posato come facevano nelle vecchie caccie di una volta e poi buttiamo via anche tutte le apparecchiature elettriche e le moderne cartucce ed utiliziamo magari tutti cartucce di cartone con contenitore in feltro ed andiamo a caccia con una sola cartuccera da 25 cartucce e limitiamo anche l’accesso ai fuoristrada ecc…
Ovvio che, come dici, oggi la più parte rincorrono il numero ed è  tutto ben visibile e documentato sul web ma proprio quelli che rincorrono la matematica sono proprio quelli che dello studio del colombaccio non gliene importa un fico secco e non voglio entare nel merito di certi argomenti sui periodi in cui si caccia.
Direi quindi che bisogna fare una gran bella distinzione tra Cacciatore che ha voglia di conoscere e cacciatore che non gliene frega un fico di conoscere ma ricerca solo la matematica.
Poi devi pensare che conoscere ed avere documentazione di quello che si è imparato o scoperto  su un selvatico cacciabile sicuramente serve e servirà per contrastare proprio le teorie di coloro che vogliono abolire la caccia ai migratori vedi la tortora africana che è stata dichiarata in declino e solo ora i nostri rappresentanti vengono a chiedere di farci sopra degli studi per evitare chi sa cosa :come minimo una sospensione della caccia alla tortora africana per quanche anno o ancor peggio l’eliminazione della tortora africana tra le specie cacciabili quando sappiamo tutti loro compresi ( rappresentanti nostri ma anche ecologisti ed anticaccia pure)che la decimazione della specie avviene in Africa in vari modi.
VEDIAMO PIUTTOSTO DI DARCI DA FARE TUTTI QUANTI, CA..O!!!!
Ovvio sì, hai ragione dicendo che oggi giorno la maggioranza sono proprio quelli con la c piccola.
E COME VEDI MI SON PROPRIO INC…..O.
Buona sera a Tutti, Denis.

walt46

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Risposta #28 il: 29/11/2017 - 20:04
Sinceramente penso che a parte tutte le previsioni,sbalzi pressori ecc ecc.....tanto ci saremmo lo stesso col naso all insu, io sono avantaggiato.....se nn è Liguria....puo essere PIEMONTE  O LOMBARDIA....pero, questo mondo affascinante dello studio, anche empirico,se vogliamo se non ci fosse.......scrivere,segnalare, chiamare di qua e di la..........mancherebbe il sale.....questo penso. Ciao a tutti

BADGER

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Risposta #27 il: 29/11/2017 - 19:16
Per Lore ancora su quanto è moderno. E' vero io che viaggio molto sono passato da cercare le postazioni dei PC negli alberghi a portarmi dietro un notebook fino all'attuale IPHONE. Imprescindibile senza ombra di dubbio. Si ma per viaggiare ma per andare a caccia? D'accordo ormai sono un anziano (almeno per l'anagrafe perchè per la passione sono ancora un giovanotto, un po' acciaccato ma è inevitabile, 65 anni di vita lasciano il segno) e mi piace ricordare il tempo che fu, tuttavia dammi retta se tutti, dico tutti, restituissimo alla caccia la sua dimensione più naturale che è quella di un uomo che percorre i sentieri della natura ascoltando, osservando, prendendosi il tempo di respirare, di pensare e di godere così di quanto puoi raccogliere, io credo che tutta questa voglia di conoscenza non sarebbe così pressante. Perchè continuo a pensare che alla radice di tutto c'è la voglia di conoscere ma per avere di più. Per predire i giorni migliori, per essere là dove è meglio essere. Purtroppo oggi la caccia si misura sempre di più in numeri, la qualità è suddita della quantità o no? Se non ammazzi quanto e più degli altri sei un coglione o no? E' chiaro che siamo nel regno di uthopia ma qualcuno ha detto "il cuore ha delle ragioni che la ragione non conosce" e allora lasciami illudere che posso ancora sentirmi cacciatore senza che i miei frigoriferi trabocchino di penne e senza sapere se sono  o no partiti dalla Svezia o se Mesola ospita colombacci a dismisura. In fondo a Potter, che è il mio colombaccio preferito, domani quando sarà in cima all'asta cosa gliene importa? Niente credo, ecco nemmeno a me. Ciao

massimiliano

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Risposta #26 il: 29/11/2017 - 16:52
"Il mio collega di caccia dice "pare che seguano l'odore dei primi che sono passati".
Lore
Post: 33
Oggi alle 15:35
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Annuivo leggendo.
E'si ! Ha proprio ragione.. Da noi si dice che quando prendono un filone seguono sempre e solo quello . Motivo ?  Misteri e magie del passo . 
Saluti e salute a tutti


Lore

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Risposta #25 il: 29/11/2017 - 15:35
X Badger: il desiderio di conoscenza e sapere è stato il motore dello sviluppo e del progresso dell'umanità. Senza questa innata spinta al sapere non ci sarebbe stato il progresso e lo sviluppo come lo conosciamo noi oggi. Il tuo pensiero è dettato più dalla malinconia dei tempi passati, quando eravamo giovani è liberi. Ma probabilmente saremmo andati a caccia dell'uccello blu  ancora con la fionda.

Per quanto riguarda le caratteristiche migratorie dell'annata 2017, io credo siano dovute ad un insieme di fattori favorevoli che hanno spinto in massa i colombacci verso le nostre latitudini. Forse il freddo al nord-est precoce, confermata dai dati meteo, forse una ulteriore nidiata ritardata su tutto il basso areale dell'est Europeo, confermata dalle nostre osservazioni, la concomitanza di condizioni meteo climatiche favorevoli per un lunghissimo periodo, confermate dai dati pubblicati da Enrico, hanno tutte insieme reso possibile l'intensità della migrazione durante l'autunno 2017.
Aggiungo un'altra annotazione personale che è riscontrabile molto più facilmente in pianura rispetto alla montagna o collina. In certe giornate di passo si vedono i colombi prendere una direzione, passare per una determinata traiettoria e la seguono per tutto il giorno, uccelli che passano anche a distanza di molto tempo tra un branco e l'altro. Il mio collega di caccia dice "pare che seguano l'odore dei primi che sono passati". Ci potrebbe essere anche l'influenza di un comportamento ripetitivo di questo genere che ha portato uno spostamento di masse di colombacci verso il nostro paese.
Salutiamo Lorenzo.

No park ranger

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Risposta #24 il: 29/11/2017 - 12:38
Grazie a Tutti per le risposte e aspettiamo con serenita' e calma i risultati degli studi di Enrico.

Enrico Cavina

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Risposta #23 il: 28/11/2017 - 22:54
Caro Walter ,ti sembrerà strano ma la griglia di tutte le Mappe , non satellitari, ma isobariche le ho già tutte scarcate in Archivio ...e spero - credo durante l'Estate , proverò a collegarle all'andamento MCL ed in particolare con le schede più significative dei Segnalatori . Un programmadi studio un po' pesante ma vedremo ..... a dopo lEstate ....concedimi . Ciao . Enrico
Enrico Cavina
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giamp50

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Risposta #22 il: 28/11/2017 - 21:33
Certo che OSSERVARE continuamente in campo comportamenti non certo etici e dover anche sopportare filosofie anarchiche tendenti ad inficiare qualsiasi tentativo di assunzione di RESPONSABILITÀ della categoria e di conseguenza proporre regolamentazioni consone alla realtà faunistico/ambientale ed alle attuali convinzioni di rispetto animale della società civile determina un cadere sconsolato delle braccia!

walt46

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Risposta #21 il: 28/11/2017 - 20:53
Ciao Enrico,ciao Denis io lungi da me questa proposta abbia un qualcosa di scientifico..... prenderei le immagini satellitari del tempo dal 1 ottobre al 15 novembe e coi dati Mcl alla mano accelererei le immagini per vedere l evoluzione delle perturbazioni e di tempesta???.... Ophelia in primis , sbalzi pressori in partenza ed in arrivo......stop over Mesola (date e orari).......transiti a Genova,Savona  (siamo gli ultimi a vederli al momento )poi direi di dare sempre negli stessi giorni e orari una controllata ai transiti nel Nord Francia.....scommetto scarsi e quelli di Francia e poi  Pirenei sud.....scommetto copiosi !!! Ciao

Enrico Cavina

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Risposta #20 il: 28/11/2017 - 18:20
Quesiti di Denis . Personalmente - sempre in termini di ipotesi molto molto approssimative - penso che ovviamente insiema ad altri fattori , abbiano giocato molto le nidificazioni , forse più ripetute che non nelle norme stagionali .
Precoci e con successo prima , poi ripetute  e con successo in piena stagione , poi vista la stagione annunciata dalla alta pressione in settembre ed ottobre ancora nidificazione tardiva . Meschenko che mi ha scritto pochi giorni fa' conferma la regola quasi assoluta di due nidificazioni in Russia , ma non ha altri dati certi nel 2017 .
D'altra parte vanno considerati i numeri : 1milione e mezzo nidificanti a primavera porta a 4 milioni e mezzo in prima estate pronti a migrare  , poi aggiungiamo ancora 3 milioni a fine Estate ( seconda nidificazione ) e ....se c'è la terza ancora almeno due milioncini .
Arriveremmo ad una massa "Russa" di circa 10 milioni .

Se questa matematica fantascientifica fosse vera allora ci spieghiamo : precoci,tanti,tardivi !
Enrico Cavina
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Denis

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Risposta #19 il: 28/11/2017 - 17:01
L’ho scritto qualche giorno fa ed ora lo riscrivo perché vorrei capirlo meglio con il vostro aiuto.
Nella parte più ad est della russia se guardate su  wundermap negli ultimi giorni ci sono state temperature di 50 gradi sotto lo zero.
Prima domanda: in quelle zone in estate ci sono i colombi? Se non ci sono il discorso si chiude subito,se invece non fosse cosi e ci fosse la certezza che in estate ci vivono allora sarebbe da chiedersi se in quelle zone d’inverno si raggiungono sempre quelle temperature polari,se cosi fosse il discorso si richiuderebbe.Se invece quella ondata di gelo fosse un’evento eccezionale allora forse si potrebbe incominciare a pensare che potrebbe aver influito sul passo anomalo di quest,anno.

Io direi che temperature precipitate a -50 in Russia negli ultimi giorni potrebbero avere sì spostato popolazioni di colombacci facendoli partire magari qualche giorno prima e magari vedi contingenti passati ultimamente a novembre.
Bisognerebbe capire però o meglio domandarsi :
Perché popolazioni di colombacci dalla lontana Russia si sono spostate cosi tanto in ritardo visto che normalmente sono i primi ( vedi studi scientifici esistenti) a spostarsi in ottobre e perché hanno conflitto da noi ? 
Risposta ipotetica : Perché nel SUD della Russia vi è stato un produzione molto abbondante di grano come mai era successo la quale ha ritardato le partenze ed ha fatto si che popolazioni di colombacci si fossero già anticipatamente spostate verso Sud della Russia per meteo sfavorevole in primavera.
Ma poi siamo sicuri che queste ultimi popolazioni di colombacci pervenute da noi della lontana Russia non vadano in migrazione normalmente su altre direttive ossia verso Francia da sopra le Alpi o vadano verso Sud Ucraina Crimea ecc. ( vedi altri studi scientifici esistenti).

Ma se anche fosse una o altra la risposta  rimane sempre la prima  domanda da farsi :
Domanda:
Perché una migrazione cosi PRECOCE, MASSIVA E QUASI CONTINUA FIN DAI PRIMI DI OTTOBRE E FINO A NOVEMBRE?
Risposte ipotetiche:
1°)Sono arrivate i primi di ottobre popolazioni che non dovevano passare da noi per altri motivi da definire?
2°)Ha poi proseguito la nostra normale migrazione come tutti gli altri anni in ottobre ?
3°)Sono arrivati poi a novembre inoltrato altre popolazioni di altra origine ancora che non avrebbero dovuto passare da noi ?
4°) c'é stata una super riproduzione del colombaccio in quei luoghi e per motivi vari hanno in parte ritardato le partenze mentre l'altra parte sarebbe partita in massa prima ??

Troppe domande ci dobbiamo fare finché non si fanno studi del tipo Suivi satellitare o studi isotopi e DNA.
Un saluto a Tutti, Denis


Vasco

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Risposta #18 il: 28/11/2017 - 16:01
Ecco le tue perplessità che sono mie,già più volte espresse.La dove le temperature sono scese a -50 ci sono contingenti di colombaccio,da quanto ne so, molto numerosi, quindi anche la migrazione di quest'anno potrebbe essere stata influenzata dal flusso di questi contingenti mai migrati nel sud dell'Europa e forse mai passati sopra l'Italia.
Le ultime previsioni a lungo termine sono un pò cambiate, alcuni giorni fa prevedevano un inverno nella norma, ora però tendenti ad un inverno precoce e molto freddo. Boh staremo a vedere.... "il mio satellite" prevede tanto freddo.....

No park ranger

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Risposta #17 il: 28/11/2017 - 15:41
L’ho scritto qualche giorno fa ed ora lo riscrivo perché vorrei capirlo meglio con il vostro aiuto.
Nella parte più ad est della russia se guardate su  wundermap negli ultimi giorni ci sono state temperature di 50 gradi sotto lo zero.
Prima domanda: in quelle zone in estate ci sono i colombi? Se non ci sono il discorso si chiude subito,se invece non fosse cosi e ci fosse la certezza che in estate ci vivono allora sarebbe da chiedersi se in quelle zone d’inverno si raggiungono sempre quelle temperature polari,se cosi fosse il discorso si richiuderebbe.Se invece quella ondata di gelo fosse un’evento eccezionale allora forse si potrebbe incominciare a pensare che potrebbe aver influito sul passo anomalo di quest,anno.

Vasco

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Risposta #16 il: 28/11/2017 - 15:32
Giamp mi sono trovato un paio d'anni fa in una finta battaglia,ero a conoscenza della cosa ma non avevo mai visto dal vivo.
Sono esercitazioni per passare il tempo,forse si,ma da quello che ho visto mica scherzano tanto,radio,fuoristrada,mimetismo meglio di Rambo,fucili che costano quasi quanto quelli veri ecc.Ma sono rimasto perplesso quando ho notato che molti partecipanti erano su con gli anni......sarà nostalgia del passato o  un modo di divertirsi come tanti altri?
Un abbraccio.
vasco

Carlos

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Risposta #15 il: 28/11/2017 - 10:56
Personalmente il "cercare di capire" mi affascina quasi come l'azione di caccia. Sono due cose molto legate tra di loro e difficilim da separare. Ma non credo che sia una novità. Quando avevo le braghe corte, una montagna di anni fa, mio nonno, che mi portava con se in motorino, la sera scrutava il cielo e faceva i piani per il giorno dopo. Usava un misto di esperienza, sentito dire e istintoe, per fortuna, come accade oggi, qualche volta ci prendeva e molte volte no.
Quando ci prendeva era contento perchè secondo lui "aveva capito bene la situazione".
Oggi ci sono i mezzi per poter capire scentificamente qualcosa di più e personalmente credo sia un bene utilizzarli.
Non capiremo mai fino in fondo, e questo lo ritengo un bene, poi le cose cambiano in continuazione e questo confonde l'idee, ma è bello partecipare . Quando poi, come nel nostro caso, lo studio si protrae nel tempo, si analizzano diversi aspetti e si cominciano a capire cose che i nostri nonni non avevano i mezzi per capire, trovandone conferma  nella previsione di eventi successivi, essere coinvolti è un modo per vivere meglio il nostro rapporto con quell'ambiente che ci è così caro.