FORUM Club Italiano del Colombaccio

koala

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Risposta #5 il: 12/06/2014 - 17:57
cololmbaiosenese sai in quel di piazza signoria si conoscono persone che a volte ci fanno comprendere come il mondo femminile escluse le cacciatrici sia molto variegato nel suo io ora..torio  levando la parte ecclesiale,tuttavia va ritrovata all'interno del club quella faziosità di pudore proprio dell'io cacciatore ovvero andrebbero analizzate le doti di ora questa ora quella parte politica femminile  tanto per capire

colombaiosenese

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Risposta #4 il: 12/06/2014 - 17:00
..chiederemo all'amministratore di aprire una sezione " hot " con tanto di bollino rosso in alto e codici di accesso segreti per poter approfondire su qualità "ora..torie" del personaggio pubblico in essere.

Io mi ricordo bene di Carlotta in quel di Firenze di là dall'Arno..........

si bischereggia è Vascoo....... :)

koala

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Risposta #3 il: 12/06/2014 - 16:44
caro massimo voci attendibilissime confermano l'oralita della rossa, nel senso molto pudico del termine oralità una vera professoressa con lode tanto da partecipare a congressi, tesi e laboratori più o meno colmi di vati della prova

colombaiosenese

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Risposta #2 il: 12/06/2014 - 15:36
Personalmente,ogni qual volta la vedo,al di là della stizza per il suo continuo martellamento ideologico anticaccia,mi vien sempre alla testa sconcerie indicibili a sfondo unicamente e puramente sessuale..
Perdonate sincerità e franchezza ma è una deviazione a prescindere...e non sempre legata alla bellezza del soggetto in questione altresì da costumi e modi nel porsi al prossimo !

anche nel suo caso vale il detto : VINCEREMO POI !!

roberto trognoni

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Risposta #1 il: 11/06/2014 - 23:15
Nel 2001 crea il gruppo Sal Seafood e fonda la Sotra Coast International, società di vendita all’ingrosso di prodotti ittici che commerciano soprattutto in gamberi surgelati e salmone affumicato, da qui il suo soprannome “rossa salmonata”. Da questo le derivano feroci critiche da una parte del mondo animalista al quale lei risponde semplicemente "Non posso rifiutarmi di commercializzare il pesce"A fine 2002 la LNDC-Lecco rinuncia alla gestione del canile, e il Comune delibera con urgenza di affidare la gestione del canile, direttamente e senza gara d'appalto, alla LEIDA della stessa Brambilla, per 9 anni rinnovabili ed un importo di 542.000 €, di molto superiore al limite di 200.000 € fissato per gli appalti di pubblici servizi. La LEIDA, al momento di ottenere l'incarico, non è ancora iscritta al registro regionale delle onlus e non potrebbe pertanto ricevere finanziamenti pubblici.
Nel 2007 i volontari del canile presentano denuncia ad Asl e Comune lamentando lo stato di abbandono ed incuria del canile, dopo che per un mese è stato loro vietato l'accesso. La Asl replica con una lettera in cui afferma la “conformità della struttura e soddisfacenti condizioni igienico-sanitarie” e il sindaco di Lecco Antonella Faggi si dichiara d'accordo.
Nel maggio 2010, la Asl in una lettera al comune di Lecco indica che in base alla nuova normativa del 2008 il canile non possiede più i requisiti previsti; la situazione è talmente disastrosa che si parla di "canile lager";  i tecnici della Asl veterinaria hanno segnalato cani costretti a convivere in spazi angusti, mancanza di una fognatura adeguata che causa fetore nell’aria, locali fatiscenti e senza agibilità. A dover rimettere la struttura in regola, nonostante i 542.000 euro già stanziati (342mila in più rispetto al tetto massimo fissato per gli appalti pubblici) dovrà essere lo stesso comune di Lecco, con una nuovo, ingente, stanziamento di fondi pubblici.
Nel luglio 2012 il Comune di Lecco decide la chiusura del canile entro il 30 novembre, in quanto la struttura non risponde ai requisiti di legge. Spazi angusti, box e cucce inadeguate, carenze nell’illuminazione. Tutto questo dopo 13 anni di "gestione Brambilla", per la quale sussiste anche un fondato dubbio che il canile di Lecco, struttura pubblica costata alla collettività fior di denaro pubblico, sia stato da lei gestito a fini privati.